18 agosto 2016
Mi svegliai con la consapelevolezza che, quella, sarebbe stata la giornata più bella della mia vita, dal giorno del trasferimento: Louis sarebbe venuto a Doncaster verso sera.
Mi feci una doccia veloce e indossati un paio di leggins in jeans, una maglia bianca, le vans bianche e la borsa a scolaretta in pelle nera.
Il mese precedente i ragazzi mi avevano fatto una sorpresa: arrivarono a Doncaster senza avvisarmi, e me li trovai a casa.
Jen ed Ellen vennero come "single" (parole loro), senza Ian e Liam. Io al posto loro non mi sarei fidata a lasciarle sole, visto che facevano complimenti abbastanza spinti a ragazzi che adocchiavano per strada.
Rimasero per circa una settimana e poi tornarono a Mullingar.
Un pomeriggio, quando erano in camera con me, videro la maschera che avevo accuratamente nascosto in cima alla libreria e mi chiesero se mi mancasse Niall.
Ma quello fu un tasto dolente. Ero riuscita finalmente a dimenticarlo e stavo vivendo la mia vita, senza pensieri nè preoccupazioni.
Feci di no con il capo, ma i miei occhi leggermente rossi, che cercavano di trattenere le lacrime, dicevano tutto. Harry guardò male Louis gli diede uno scappellotto alla nuca, che si massaggiò la parte dolorante. Quella scena mi fece ridere, ma i l'acrimonia ebbero la meglio.
Fecero un abbraccio di gruppo, uno di quegli abbracci di cui avevo assolutamente bisgno, uno di quegli abbracci che ti ispirano protezione e serenità, uno di quegli abbracci che mi erano mancati come l'aria.
Uscii di casa incontrandomi con Ariana, una delle mie nuove amiche e andammo in centro: quella sera volevo essere perfetta per il mio amico e avevo voglia di fare shopping.
Comprai un vestitino blu corto, un paio di vans dello stesso colore, una giacca corta di pelle nera e un paio di orecchini dorati.NIALL'S POV:
«Scherzi, vero?» Liam quasi mi urlò in faccia.
«Liam, è inutile agitarsi!» mi difese Ian.
«Inutile agitarsi? Inutile?? Ian, ti rendi conto dell'errore che ha fatto?» Liam si agitò, segnandomi.
«Non diciamo nulla ad Ellen e Jen..» affermò Ian calmo.
«Come minimo! Hope non lo deve assolutamente sapere!» Liam, taci.
«Mi dici cosa cazzo centra Hope adesso? Lei non c'è e penso che non le possa fragr nulla di me ormai, no? Se ne è andata ed è meglio così!» risposi.
«Niall, ti ricordo che sei tu quello che venisti con noi e che decidesti di non salutarla. Se tu quello che la amavi e la ami ancora. Etu cosa fai? Vai a letto con Taylor?» ok, mi stava stancando.
«Liam, chiudi quella bocca»
«Ti ricordo che sei tu quello che ha cambiato e che è stato in grado di far esternare il tuo vero ego.» ancora «Non negarlo»
»No, non lo nego» risposi «Ma ti ricordo che sono stato io quello ferito e preso in giro!» risposi.
«Oggi Liam va da lei e mi ha detto che ha un biglietto in più perché Harry non ci va più per un imprevisto. Potresti andarci tu. Pensaci.» e con questo, se ne andò da casa con Ian, lasciandomi solo.
Lanciai un urlo e diedi un pugno al muro, facendomi male. Salii in camera e cominciai a strappare i cuscini, creando una nube di piume svolazzanti. Mi accasciai a terra con le lacrime agli occhi.
Non avrei mai e poi mai immaginato che una ragazza potesse farmi questo effetto.
Lei aveva conquistato me e la mia fiducia, permettendomi di farle conoscere il vero Niall che nessuno aveva mai conosciuto.HOPE'S POV:
Il pomeriggio tardi feci una doccia veloce e mi lavai i capelli, per poi infilarmi l'intimo pulito e indossai i vestiti comprati la mattina e mi truccai.
Stavo contemplando il risultato, quando sentii mia madre.
«Hoope! C'è una visita per te!» urlò per le scale.
«Si mamma, scendo!» risposi.
Osservai l'orologio, consapevole del fatto che con Louis mi sarei vista direttamente in centro.
Affermai la borsa con chiavi e telefono e scesi, trovandomi Ariana.
«Ari» le sorrisi «alla fine hai deciso!» l'abbracciai.
«Sí, non mi andava di stare a casa» fece una piccola e tenera smorfia, che mi fece sorridere ancora di più.
Nel pomeriggio l'invitai ad uscire con me e Lou, ma lei non sapeva se venire, non sentendosi di troppo.
Salutammo mia madre e uscimmo, recandoci oin centro.
Ci sedemmo ai tavolini del bar accordato con il moro e aspettammo il suo arrivo.
«Chi è?» qualcuno arrivò alle mie spalle, coprendomi gli occhi con le mani.
«Lou, questo trucco è vecchio quanto i dinosauri!» risposi.
«Guasta feste!» mi abbracciò da dietro e ai presentò ad Ariana, porgendole la mano.
«Come va qui a Donky?»
Sì, io e Lou chiamavamo Docaster "Donky", per non dire il nomer per intero.
«Tutto apposto» risposi sorridente.
«Bene, mi fa piacere » mi sorrise il moro. Mi erano mancato «E con i ragazzi come andiamo?» fece una faccia maliziosa, dandomi delle leggere gomitate, che fece ridere Ariana.
Ok, mi rimangiò le parole. Non mi era mancato.
«Non si quaglia nulla, Lou.. Almeno per ora..» risposi.
«E se ti aiutassi io?» chiese lui «Un mio amico ci sta raggiungendo» sorrise.
«Ehm.. Ok» risposi.
Parlammo del più del meno: della relazione con Harry, come Lou tornava grasso a Mullingar perché a Doncaster mangiava come se non ci fosse un domani..
«Ariana, scusami, posso chiederti una cosuccia?» Louis guardò la mia amica.
«Certo, dimmi pure!» Ariana sorrise.
«Però è una cosa privata..» si alzò porgendole la mano, per invitarla ad alzarsi «Hope, te la rubo un secondo» e, dopo avermi fatto l'occhiolino, si allontanò, urlandomi che sarebbe arrivato il suo amico biondo.
Stavo sorseggiando il mio the freddo, qua do qualcuno si siede davanti a me. Alzo lo sguardo. Niall.
Ecco chi era l'amico biondo di Louis! Questa il moro me la paga!
«Ciao» mi salutò tutto timido.
«Ciao» risposi.
«Hope, io..» Niall cominciò a parlare, ma lo interruppi quando, poggiate le mani sul tavolino, notai una di esse fasciata.
«Cosa ti è successo?» chiesi, prendendo la sua mano, nella mia.
«Per te» rispose.
Non capivo.
«Il giorno peggiore dell'amare qualcuno, è quando lo perdi. Non importa quanto mi mancassi o quanto dolore provassi, non avrei mai cancellato tutto quello che abbiamo avuto. Anche se stessi annegando nel dolore, preferirei aggrapparmi ad ogni singolo momento che ho avuto con te o ad ogni risata che ho ascoltato, o ad ogni attimo di felicità che abbiamo condiviso. Preferirei passare ogni istante in agonia, piuttosto che cancellare il ricordo di te. Tu sei la migliore influenza su di me. Ho bisogno di te. Tu sei il bene ed io ho bisogno di un po' si bene nella mia vita. Perché senza ci sarebbe solo tantissima oscurità. Ma.. Tu sei stata terribile, hai fatto le scelte sbagliate, e fra tutte quelle che ho fatto io, questa alla fine sarà la peggiore, ma non mi dispiace di essermi innamorato di te. Ti amo, Hope.»
Rimasi di stucco.
«Niall.. Io..» non avevo parole.
«Se non ricambi, posso capirti» mi sorrise dolcemente.
Ma io mi alzai dalla mia sedia, mi sedetti sulle sue gambe e lo baciai.
«Anche io ti amo Niall James Horan»
E mi sorrise.
Il sorriso della felicità, il sorriso che si poteva leggere anche nei suoi occhi. Un sorriso che conquistava.
Mi abbracciò, stringendomi tra le sue braccia e mi beai di quel calore che sarebbe durato per sempre.--------------------------------
ZALVE GENTAH DI WATTPAD!
Allora, oggi pomeriggio avrei dovuto studiare diritto, ma non l'ho fatto perché volevo scrivere questo capitolo e ho l'esame dopodomani.
Bene.
Allora, innanzitutto vi dico si, la dichiarazione di Niall ad Hope sono le dichiarazioni di Damon ad Elena in The Vampire Diaries, lo ammetto!
Inoltre.. Non so quando aggiornerò..
Poi, sto lavorando a tre altre storie: una su Once Upon A Time, una su The Vampire Diaries (entrambe con nuovi personaggi), e una storia con personaggi "comuni", non famosi.
La terza è più o meno a metà, quindi credo che pubblicherò prima quella.
Che mente perversa che ho (?)!
Inoltre, per tutto il mese di Ottobre l'Università sarà chiusa e comincerò a Novembre, qui di avrò un mese per continuare le altre storie.
Bene, vi lascio!
Un bacio!-A
STAI LEGGENDO
The Mask|Niall Horan|
RandomNiall Horan, bullo della scuola. prepotente. Hope Bennet, capro ispiatorio del bullo. dolce. Solo un ballo ed una maschera li avvicinerà e cambierà loro la vita.