Capitolo ventisei

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Asia guardava con sguardo spento la finestra, sperando che da un momento all'altro potesse entrare nella sua stanza l'unico ragazzo che avesse mai amato nella sua vita, Diego.
Con lui non era tutto facile come con gli altri ragazzi: passava da momenti di dolcezza a momenti di estrema freddezza e solitudine. La ragazza stava male per questo, sentiva un peso dentro di sé e avrebbe voluto piangere.
Provocare Arianna in quella maniera a cena era stata una mossa azzardata eppure.. si divertiva. Godeva nel vederla accigliata, arrabbiata o sofferente. Non perché fosse sadica, non le era mai passato in mente che lo fosse. Semplicemente la odiava. Odiava che fosse sua sorella, con quel sangue che considerava sporco, sangue di madre di diversa. Era una specie di meticcia per Asia, e non riusciva ad accettarlo: per lei qualsiasi cosa o doveva essere bianco o nero.
Arianna invece non era così: amava le sfumature della vita, e nonostante tutto quello che le era successo, non si era mai abbattuta. L'afefobia era un semplice muro nato probabilmente per mancanza di affetto, o per attirare l'attenzione, chissà.
Asia detestava che sua sorella, in un modo o nell'altro, attirasse l'attenzione di tutti: la sua freddezza affascinava, il suo sguardo gelido incantava e quelle rare volte che sorrideva, riusciva a sciogliere le persone con cui aveva a che fare. Per fortuna non accadeva spesso.
Si, lei non provava solo odio. Provava anche invidia.
Perché nemmeno sua madre riusciva ad odiarla? Solo lei si accorgeva dell'ipocrisia e falsità di Arianna?
Asia si sedette davanti al suo grande specchio e si osservò. Si trovava bella, molto più di sua sorella: gli occhi azzurri non potevano minimamente competere con quelli marroni di Arianna, e i suoi lunghi capelli dorati erano come seta, in confronto all'ammasso disordinato del cespuglio di sua sorella.
Allora perché lei aveva tanti amici? Perché sua madre si preoccupava costantemente per lei? E perché Diego la guardava come un rimbecillito?
Asia stava per lanciare qualcosa contro lo specchio, quando Diego entrò in camera sua.

《Ti disturbo?》domandò il ragazzo.

《No, dimmi》

《Volevo semplicemente comunicarti che sono tornato. Buon..》

《Aspetta》lo interruppe Asia alzandosi e abbracciandolo 《dormi con me stanotte. Mi lasci sempre sola.. non mi vuoi più?》chiese guardandolo.

Diego tentennò e avrebbe voluto rispondere "non ti ho mai voluta", ma frenò la lingua nel pensare alle minacce del capo.

《Certo che ti voglio ancora》

《Allora dormi con me》

Diego sospirò e annuì, mentre Asia gioì e si sdraiò sul letto, dove passò la notte tra le braccia del ragazzo.

Il giorno dopo, a colazione, l'intera famiglia era a tavola, tranne Sofia che non si sentiva bene e aveva preferito rimanere in camera sua.

《Ah, che notte magnifica che abbiamo passato! Non è vero, Diego?》chiese Asia stiracchiandosi, mentre Arianna la guardava come se in quel momento volesse ucciderla.

《Ehm..non mi sembra il luogo adatto per..》commentò Diego.

《Sei stato così dolce! Non puoi capire Arianna!》lo interruppe la bionda.

《Oh, vuoi dirmi anche le varie posizioni e i momenti della notte così capisco meglio? 》sbottò ironica Arianna, facendo sbuffare Diego.

《Non è come pensi..》cercò di dire Diego.

《Come no? Non è mica una bambina, sa benissimo come ci si comporta da fidanzati.. ah no, ops, tu non sei mai stata fidanzata 》ridacchiò Asia, mentre Arianna le versò il caffè addosso.

《Oh..ops! Non ti avrò per caso sporcato? Che peccato..》

《Arianna! La mia camicetta nuova!!! Ahh, ti odio!》

Ti odio, mi piaci, ti amoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora