Harry's Pov
Finalmente le ho parlato. Erano tre giorni che volevo rivolgerle un saluto, ma Finn mi ha proibito di farlo.
Quando l'ho vista andare via da scuola in fretta e furia, l'ho seguita. L'ho seguita fino dal benzinaio, anche se non dovevo fare il pieno.
Ho dovuto prendere un caffè dentro al market, per evitare che mi scoprisse. Ma non ci ha fatto tanto caso, visto che era impegnata con quel.. Derek.
Avrei voluto restare e picchiarlo, se le avesse fatto qualcosa. Ma lei mi ha supplicato di andare via, e così ho fatto. Ma sono rimasto vicino, per controllare che andasse via.
Quando la sua macchina mi è passata davanti, ho respirato. Sarei voluto andare da Derek e chiedergli perché la tratta così, ma mi sono trattenuto.
Se l'avessi fatto, molto probabilmente Jane l'avrebbe scoperto e non mi avrebbe nemmeno più guardato.
Non so che cosa ci trovo in lei, ma voglio scoprire di più. Perché a scuola la guardano così? Perché Derek minaccia tutti e soprattutto lei?
Jane's Pov
Il week-end è stato abbastanza tranquillo. Io sono rimasta sigillata in casa a preparare le mie cose. Non voglio davvero andarci, ma lo farò.
L'unica cosa che mi rincuora, è che Derek non dorme al Campus.
Ho pensato ad Harry tutto questo tempo. Molto probabilmente non frequenta nemmeno la mia scuola; dato che New York è grande, ci sono un sacco di scuole disponibili.
É quasi impossibile che frequenti proprio la mia, se no non mi parlerebbe nemmeno.
È stato.. bello parlare con qualcuno. Ci siamo detti solo due parole, ma mi ha fatto sentire bene. Non sono stata giudicata per il mio passato, oppure per le persone che mi circondano. Anzi, per Derek che mi sta sempre attaccato.
Lui non mi conosce, e non si è fatto problemi a parlarmi. È così che dovrebbe essere, e invece le persone mi odiano.
**
Lunedì arriva troppo presto, ed io non sono pronta. Cioè, le mie cose sono tutte messe in ordine nel bagagliaio della mia macchina, ma io non sono emotivamente pronta.Metto in moto e, dopo aver salutato i miei genitori con un cenno della mano, guido fino a scuola.
Non porterò subito le cose nella mia stanza, lo farò quando la scuola si sarà svuotata.
Parcheggio al primo posto libero del bar, e scendo frettolosamente dalla macchina. Con la scusa che ho dovuto caricare tutte le valigie, sono leggermente in ritardo.
Faccio una leggera corsetta, ed entro nell'istituto. Raggiungo la mia classe d'informatica in tempo, e la professoressa Miller entra subito dopo di me.
"Buongiorno alunni! Oggi inizierete a lavorare a quel progetto di letteratura con un'altra classe. Vi avevo già assegnato i compagni, quindi niente discussioni.
I posti a sedere dovranno essere distanziati, quindi occupate un computer e quello accanto lo lasciate libero. Non voglio che nessuno copi, chiaro?"
Un grugnito collettivo rimbomba nella classe, facendomi ridacchiare mentalmente. Il ragazzo che si trova vicino a me, che credo che si chiami Kevin, si alza e si sposta nel computer dietro.
Appena sento la porta aprirsi, abbasso lo sguardo. Non voglio vedere i miei 'nuovi' compagni, so già che mi eviteranno.
Accedo con il mio account e ignoro tutti i ragazzi che entrano in classe.
"Sedetevi vicino ai vostri compagni e seguite i loro consigli. Voglio una ricerca completa su un autore a vostra scelta. I voti li troverete nel vostro registro elettronico. Buon lavoro" Annuncia la professoressa Miller.
Qualcuno striscia la sedia accanto a me, ma io non guardo chi si siede vicino a me.
"Ciao Jane" Mi saluta qualcuno. Giro la testa di scatto verso il mio interlocutore, e riconosco il ragazzo che ho incontrato dal benzinaio la settimana scorsa.
"Ehi" Lo saluto, portando tutta la mia attenzione al monitor. Bene, viene nella mia stessa scuola. E se mi parla, vuol dire che mi vuole deridere. La maggior parte delle persone mi ignorano, ma lui mi parla. Fantastico.
"Quindi tu frequenti questo indirizzo?" Inizia una conversazione.
"Già" Dico solamente, aprendo la pagina di Google.
"Ho fatto qualcosa di sbagliato?" Mi chiede.
Giro la testa verso di lui e un cipiglio è visibile sul suo volto. Mi dispiace per lui, mi dispiace che voglia essere gentile con me.
"No" Scuoto la testa, sorridendo leggermente.
Il silenzio cala tra di noi: solo il bisbigliare degli alunni e il rumore della tastiera.
"Allora, su cosa vuoi fare la ricerca?" Chiedo, non guardandolo.
"Chi vuoi tu" Ridacchia, avvicinandosi di più a me.
"Emh, Virginia Woolf?" Suggerisco, non ricordando quasi nulla sulla scrittrice. L'ho studiata al liceo, mi sembra, ed è l'unica che ricordo. Almeno il nome.
"Quella di Una gita al faro?" Mi chiede Harry.
"Si, lei" Sorrido, digitando il nome della donna sul computer.
"Posso farti una domanda?" Interrompe i miei pensieri.
"Certo" Dico incerta, tenendo gli occhi sul monitor.
"Chi era quello dal benzinaio?" Impallidisco alla sua domanda.
"Di cosa parli?" Mento, continuando a fissare la foto della scrittrice.
"Dai, il ragazzo che è sceso dalla macchina" Dice infastidito, toccandomi la spalla. Mi giro al contatto e la sua espressione seria mi mette in soggezione.
"Era Derek" Sospiro, tornando al computer.
"E?" Mi incita a parlare.
"Non ti deve interessare" Sbotto, con voce troppo alta. Mi guadagno qualche occhiataccia dalla professoressa Miller. Abbasso lo sguardo e mi giro verso Harry. I suoi occhi color giada sono scuri, mentre mi fissa male.
"Scusa, non volevo. Solo che non ne voglio parlare. Possiamo fare il lavoro e basta?" Chiedo, speranzosa. Questa è forse l'unica persona che mi parla e non vorrei perderla.
"Va bene" Sospira, ancora irritato.
La lezione va avanti lenta, mentre io ed Harry non ci rivolgiamo praticamente parola.
Finiamo dieci minuti prima e salvo il lavoro in una chiavetta, che ripongo in borsa.
"Oh, dovete lavorare anche a parte. Vi troverete per conto vostro e scriverete dei resoconti su delle opere che avete trovato" Interrompe la professoressa.
Perfetto, penso.
"Tu dormi al campus?" Mi chiede Harry, con voce bassa.
"No" Dico. Poi mi ricordo della stanza che non ho ancora visto, e mi correggo "Cioè si, da oggi"
"Dove possiamo incontrarci per finire il compito?" Mi chiede il riccio.
"D-Dove vuoi tu" Balbetto.
"Decidiamo quando vuoi tu" Sorride ampiamente.
"Va bene"
Spero solo che Derek non lo sappia.
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Beats •H.S.
Fanfiction"La vide per com'era, non per come le persone volevano che fosse" Jane, perseguitata da uno strano passato. Dopo l'infanzia difficile, sembra andare tutto tranquillo. Ma poi, arriva lui. La fonte dei suoi problemi. Riuscirà Harry a scoprire che cosa...