Harry parcheggia la macchina esattamente davanti al dormitorio, spegnendo il motore.
"Beh, direi che siamo arrivati" Sospira lui, afferrando la mia mano e lasciando un dolce bacio sul dorso.
"Grazie" Sorrido, facendo incontrare i nostri occhi. "Di tutto"
"Non devi ringraziare di nulla" Bacia un'altra volta la mia mano, facendomi ridacchiare. "È il tuo compleanno"
"L'hai detto trentacinque volte da quando siamo saliti in macchina" Lo derido, lasciando gentilmente la sua mano.
"Buon compleanno" Socchiude gli occhi, regalandomi un sorriso dotato di fossette.
"Trentasei" Lo schernisco, alzando gli occhi al cielo.
Slaccio la cintura che mi tiene legata al sedile e lascio un bacio veloce sulla guancia di Harry.
"Mi saluti così?" Piagnucola, facendomi sospirare.
"Ciao Harry, grazie per quello che hai fatto per me. Sono felice di stare con te, sono felice quando sono con te" Porto le mie braccia al suo collo, baciando le sue labbra.
"Sono stato bene con te, ieri sera" Sussurra al mio orecchio, stringendomi di più nell'abbraccio.
"Anche io" Arrossisco leggermente, nascondendo la mia faccia nell'incavo del sul collo.
"Beh, sarà meglio che tu vada" Dice lui, baciandomi ancora una volta e slegando la nostra posizione.
"Hai ragione" Ridacchio, scendendo dalla macchina.
"Chiamami!"
**
Busso lentamente alla porta. La tensione è alle stelle, non so se posso reggere tutta questa situazione.
Mio padre apre la porta, attirandomi immediatamente in un abbraccio. "Jane, tesoro mio! Tanti auguri!" Esclama, stringendomi tra le sue braccia.
"Grazie, papà" Dico, sorridendo leggermente.
"Vieni dentro, fuori si congela" Dice, prendendo la mia borsa da terra.
La casa è calda, ma non più accogliente come ricordavo. Non sento quel senso di protezione quando sono qui, non sento di essere al sicuro.
"Jane!" Esclama mia madre, correndo nella mia direzione ed abbracciandomi. "Tanti auguri!"
"Ciao mamma" Rispondo titubante, ricordando della piccola discussione che abbiamo avuto.
"Perché non ci sei mai venuta a trovare? La scuola è qui, non ti costava nulla venire a salutare i tuoi vecchi" Mi rimprovera mio padre.
Ci risiamo.
"Ho avuto da fare. Inoltre, voglio ricordarvi che siete stati voi a prendermi una camera al dormitorio" Ringhio, zittendoli entrambi.
"Hai ragione.." Dice mia madre, nervosa. "Vieni, il pranzo è quasi pronto"
Dopo aver sistemato le mie poche cose, aver mangiato con i miei genitori ed aver fatto una piccola dormita, mi preparo per la grande cena che si terrà questa sera a casa mia.
Ci saranno i miei nonni, i miei zii, mia cugina Patricia e James. La presenza dell'ultima persona non è gradita, penso.
Sistemo meglio la gonna che cade dai miei fianchi, finendo di arricciare i capelli.
Il campanello della porta suona. "Jane, vai ad aprire tu!" Urla mia madre, dall'altra stanza.
Stacco la spina della piastra, correndo giù per le scale ed infilandomi velocemente le scarpe. Il campanello suona un'altra volta, ed io apro immediatamente la porta.
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Beats •H.S.
Fanfiction"La vide per com'era, non per come le persone volevano che fosse" Jane, perseguitata da uno strano passato. Dopo l'infanzia difficile, sembra andare tutto tranquillo. Ma poi, arriva lui. La fonte dei suoi problemi. Riuscirà Harry a scoprire che cosa...