Capitolo 28

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"Volevi vedere come sarebbe stato stare con una ragazza completamente diversa dalla tua ex? È stato bello potermi usare? Ti sei reso conto che la ami ancora e che preferisci farti rubare i soldi da lei che impegnarti con me?" Dei piccoli singhiozzi lasciano le mie labbra, mentre mi siedo sul letto.

"Jane, non ti ho mai lasciato"

La mia bocca si apre, per riempilo di insulti. "Hai anche la faccia tosta di far finta di niente? Harry, mi hai esplicitamente detto che non possiamo continuare la nostra relazione!" Urlo, esasperata.

Il dolore si trasforma in rabbia, e la rabbia si trasforma in dolore. Non so se andare nella mia stanza e piangere, oppure ricoprirlo di insulti. Forse farò entrambe le cose.

"Jane, non ho fatto semplicemente niente! E come sei entrata qui dentro, comunque?" Mi accusa, ma senza usare un tono minaccioso.

"Pensi che io sia stupida? Che non sappia chi è lei?" Vado verso di lui, puntandogli un dito contro.

"Lei chi?" Storce la bocca, un cipiglio sul suo viso.

"Farah. Lei mi ha fatto entrare" Faccio spallucce, guardandolo un'ultima volta prima di uscire dalla sua stanza.

"Jane, fermati" Mi richiama lui, ma senza successo.

Afferra la mia mano, ma riesco a fuggire dalla sua presa. Non voglio che mi tocchi.

"Pensavo davvero che con te sarei stata felice, che avresti portato un po' di gioia nella mia vita di merda. Pensavo davvero di potermi fidare di te, ed è quello che ho fatto. Ma forse abbiamo corso troppo, siamo dentro una cosa troppo grande che non possiamo gestire. Tu non riesci a gestire" Le lacrime mi pizzicano gli occhi quando incontro i suoi, di un verde delicato.

"Jane, lei è venuta qui di sua spontanea volontà. Abbiamo discusso ancora e ancora, ma alla fine le ho detto di andarsene" Dice lui, avvicinandosi lentamente a me.

"Non cercare di tirarti fuori, adesso" Lo accuso, sentendo la rabbia crescere. Perché non vuole ammettere di aver fatto una stronzata? Potrei andare a casa serena se lui mi dicesse in faccia che è finita veramente tra di noi.

"Non sto cercando di tirarmi fuori da niente! L'ho solo mandata via e mi sono fatto una doccia, niente di più" I suoi occhi parlano, mi vogliono dire che è sincero. "Perché avrei dovuto scriverti un messaggio se avessi voluto lasciarti? Non avrei paura di dirtelo faccia a faccia" Sospira leggermente, mandandomi in confusione. "L'idea di lasciarti non mi ha mai attraversato la mente, nemmeno per un secondo"

Mi giro di scatto, cercando di mettere insieme i pezzi. Non posso essermi immaginata quel messaggio, non posso essermi immaginata tutto.

"E vuoi dirmi chi ha scritto quel messaggio, con il tuo telefono?" Marco l'ultima parola, puntandogli il dito contro.

"Farah" Diciamo all'unisono, guardandoci negli occhi.

"Non ci posso credere" Biascica lui, cominciando a imprecare ad altra voce. "Io la ammazzo!"

Un sospiro di sollievo lascia le mie labbra quando mi rendo conto che lui non voleva davvero lasciarmi. È stato solo un grande malinteso, un qualcosa che si poteva risolvere benissimo dieci minuti fa.

Ma una cosa non torna.

"Perché Farah era qui?" Chiedo rassegnata, con un pizzico di gelosia. Ho chiaramente visto il mio opposto quando sono entrata qui dentro. Non so come sentirmi: da un lato sono felice che lui non abbia scritto quel messaggio, dall'altro mi sento come una cavia. Come se dovesse provare a se stesso di essere riuscito a salvare la ragazza sfigata che tutti evitano, quella completamente diversa dalla sua ex fiamma. Come se dovesse provare a se stesso che può stare perfettamente con entrambi i tipi, entrambi i caratteri.

Beats •H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora