Capitolo 33

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"E Derek, che fine ha fatto?" Gli chiedo, poggiando la mia testa sul suo petto.

"Derek è in ospedale, credo" Sospira. "Sei arrabbiata con me?"

"Perché dovrei?" Alzo la testa, sorreggendola con una mano.

"Perché l'ho picchiato a sangue. È comunque una persona, per quanto stronzo possa essere" Chiude gli occhi, toccandosi il collo. Per fortuna, la ferita non è  troppo grave. È qualcosa di superficiale, non rimarrà nemmeno la cicatrice.

"Non sono arrabbiata con te, se l'hai fatto è stato per un buon motivo. Ti sei sempre trattenuto" Affermo, accarezzando i suoi capelli.

"A parte quel giorno fuori da scuola" Ridacchia, facendo sorridere anche a me.

"Ssh" Lo derido, poggiando due dita sulle sue labbra.

"È ora che io vada, ho già approfittato troppo della vostra gentilezza. Oggi è la Vigilia, quindi penso che dobbiate passare questo giorno tutti insieme" Dice, togliendo la mia mano da lui.

"Ma.. Harry, non è un problema per noi. Anzi!" Lo richiamo, mentre si alza dal letto.

"Mi avete già fatto dormire qui una notte, non posso approfittarne" Si infila le scarpe, sorridendomi appena.

Mi alzo dal letto e corro verso la porta, chiudendola a chiave.

"Jane" Sbuffa il mio nome, infilandosi la giacca. "Anche se farai la bambina, io non cederò"

"Ne sei davvero sicuro?" Ammicco un sorriso, infilando la chiave della porta nella tasca posteriore dei miei pantaloncini- nascosta agli occhi di Harry.

"Sono troppo sicuro" Ride, avvicinandosi a me. Io mi scanso, lasciandogli via libera.

Allunga la mano verso la porta, ma quando si accorge che manca la chiave, mi fulmina con i suoi occhi verdi. "Jane, ti ho sentito mentre la chiudevi"

"Cosa?" Alzo le mani in segno di resa, trattenendo un sorriso. "Io non ho fatto assolutamente niente. Aprila"

"Se.." Mi punta il dito contro, per poi puntarlo contro la serratura. "..è chiusa, te la farò pagare"

"Scommettiamo?" Sorrido, incrociando le braccia al petto.

Abbassa la maniglia, cercando di aprire la porta, ma senza successo.

"J.."

"Andiamo, Harry. So che non hai nessuno con cui passare il Natale, me l'hai detto tu stesso. Non vedo che cosa ci sia di male se rimani con noi questi due giorni. La mia famiglia non vede l'ora di conoscerti! E poi, potresti aiutarmi con.. mio fratello" Mi schiarisco la voce alla fine della frase, abbassando gli occhi.

"J, davvero" Sorride, poggiando una mano sulla mia spalla.

"Non voglio che tu sia circondato da ragazze, mentre io sono in mezzo ai miei parenti. Sarebbe tremendamente scorretto" Piagnucolo, togliendo la sua mano da me.

"Sei gelosa, eh?" Mi prende in giro, facendomi arrossire.

"No! Non sto dicendo questo.. Solo che, beh.." Mi blocco, sapendo che ha ragione. Sono gelosa, forse perché lui è l'unica cosa buona che mi è successa.

"Ho occhi solo per te" Si avvicina, lasciando un bacio sulla mia fronte. "Tu sei la ragazza più bella, sensibile e buona di questa terra. Tralasciando il fatto che ti trovo estremamente sexy con questi pantaloncini da calcio" Mi deride, indicando i miei pantaloncini troppo grandi.

"Cosa vuoi che indossi? Qualche completino?" Alzo gli occhi al cielo, spingendolo via da me.

Lui riafferra la mia mano, facendo scontrare i nostri petti. "Saresti troppo provocante. Non riuscirei a trattenermi"

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