Trascino le mie valigie fino alla porta della mia stanza. Sono felice che i miei genitori mi abbiano ascoltata, e che abbiano capito che mi piace stare per conto mio. Ma credo che questo sia troppo.
Mi trovo al quinto piano, nel corridoio J. La mia stanza è la numero 347.
Ci sono altre due porte, vicino alla mia. O, a dire la verità, si trovano a tre metri di distanza da me, e non so nemmeno se siano occupate o no.
Infilo la chiave che mi è stata consegnata ed entro nella mia camera. E' abbastanza piccolo il soggiorno, e a malapena riesco a far stare tutte le mie valigie. Do un'occhiata veloce al bagno e alla camera, controllando e situazioni. Non sono molto puliti, è come se questa stanza fosse stata abbandonata a se stessa.
Questa serata sarà molto lunga, penso.
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Dopo aver passato un'ultima volta le stanza con la scopa, il mio lavoro è finito. Butto la polvere nel cestino e ripongo, al loro posto, scopa e paletta. Mi siedo sul divano, e sospiro rumorosamente.
Ci ho messo due ore e mezza per pulire tutto e sistemare i miei vestiti, quindi le mani mi fanno letteralmente male.
Decido di farmi una doccia e di uscire a mangiare, sperando di non trovare qualche amico di Derek per strada.
Accendo l'acqua calda della doccia e mi libero dei miei vestiti. Controllo la temperatura con la mano e, quando è tiepida, lascio che percorra tutto il mio corpo.
Mentre mi lavo i capelli, un flashback di quella sera mi invade i sensi.
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"Puoi raccontarlo a me, lo sai. So mantenere un segreto" Mi incita Derek.
Oggi non è stata una bella giornata, per niente. Sono caduta di nuovo, e nessuno mi ha aiutata. Penso che mi porterà all'esasperazione, questo mio problema, mi mangerà viva.
"Non lo so, Derek. Non voglio che tu mi guardi come una pazza scatenata" Sbuffo, pensandolo davvero. Mi siedo sul divano e picchietto la mano vicino a me, per farlo sedere.
Non volevo davvero essere sua amica, ma lui si è avvicinato troppo. Voleva conoscermi, studiarmi da vicino. Pensava che io non fossi sempre felice, ed aveva ragione.
"Non lo farò, te lo prometto" Appoggia una mano sul suo petto, guardandomi negli occhi.
"Non lo so, Dere-"
"Facciamo una cosa: tu mi dirai il tuo segreto, ed io ti dirò il mio. Almeno non ti sentirai sola" I suoi occhi si fanno più cupi e il suo sguardo è tagliente, come una lama.
"Io ho-" Vengo interrotta dal suono del campanello.
Devo davvero fidarmi di lui?
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Asciugo in fretta i miei capelli, cercando di non pensare a quella notte. Vorrei ripetermi mille volte che il mio problema non era grave, ma lo era eccome. E, anche Derek non scherza. Se penso solo a che cosa ha fatto..
Mi infilo un paio di jeans neri ed una maglietta bianca, accompagnati dalle mie Vans nere. Prendo le chiavi della mia stanza e chiudo la porta dietro di me, assicurandomi di avere con me il mio cellulare ed il portafoglio.
Mi assicuro anche che non ci sia nessuno per i corridoio, anche se è impossibile che in questo piano ci sia anche un solo essere umano- oltre a me, ed esco dal Campus.
La luce che emanano i lampioni del campo da calcio per poco non mi acceca. L'entrata principale del dormitorio è proprio davanti ad uno di questi fari.
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Beats •H.S.
Fanfiction"La vide per com'era, non per come le persone volevano che fosse" Jane, perseguitata da uno strano passato. Dopo l'infanzia difficile, sembra andare tutto tranquillo. Ma poi, arriva lui. La fonte dei suoi problemi. Riuscirà Harry a scoprire che cosa...