Capitolo 22

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Jane's Pov

Non so che cosa mi sia preso l'altra sera, non so che cosa mi è passato per la testa.

Mi sono sentita libera di baciare Harry- perché si, avevo dannatamente voglia di farlo. E quando lui stesso mi ha chiesto di farlo, non ho potuto dirgli di no.

So che ho sbagliato, ma non mi sento per niente in colpa. Provo davvero qualcosa per Harry, e spero che io- per lui- non sia solo una cosa passeggera.
**
Cammino fuori dal dormitorio, dirigendomi verso l'entrata della scuola. Ho saltato le lezioni mattutine perché non mi sentivo tanto bene. Ho avuto un mal di testa allucinante, ma adesso sono pronta per la lezione di informatica. Non devo lavorare con Harry, devo creare un sito dove andranno le nostre ricerche.

Passo affianco alla mensa, e mi ci fermo davanti. Non ho ancora sentito Harry, oggi, magari è qui dentro.

Sbircio dalla porta, passando in rassegna tutti i tavoli. I soliti studenti sono seduti ai soliti tavoli, e non mi degnando di uno sguardo.

Io li ignoro, girandomi e cominciando a camminare verso la mia classe d'informatica.

Ma dove si è cacciato? Ho fatto qualcosa di sbagliato?

Derek's Pov

Eccola lì, mentre spia dalla porta della mensa. Il piccolo sorriso che aveva in volto appena si era affacciata, è svanito.

No, Jane. Il tuo amico non c'è oggi.

È stato orribile non poterla toccare, non poterla comandare. Non ho avuto niente da fare, in questo mese. Quel ragazzo l'ha difesa, sono sempre stati insieme.

Ho cercato di bloccarlo, ma quel ragazzo fa dannatamente paura. Penso che se avesse un coltello in mano, potrebbe anche uccidere.

Sono scappato a gambe levate un po' di volte, fino a quando mi sono arreso. Non volevo io ad essere la vittima.

Spero solo che Jane non gli abbia rivelato il mio segreto, perché potrebbe diventare anche lei il mio segreto.

Mi alzo dalla sedia, mentre muovo velocemente i miei piedi fuori dalla mensa. Il ragazzo non ci sarà per un po', gli abbiamo bucato le gomme e quel cretino è corso da un carrozziere. Tiene troppo alla sua macchina, più della sua Jane.

Mi trovo a circa tre metri di distanza da lei, mentre cammina nel corridoio della scuola. Il suo corpo slanciato è diverso da come ricordavo: prima era chiusa, la testa bassa ed era molto più magra.

Adesso i suoi vestiti non le cadono, anzi- la fasciano come dovrebbero. La sua camminata è normale, ma non del tutto sicura. Solo quando è con quel deficiente si sente la regina del mondo.

Ma non più.

Affretto leggermente il mio passo, standole esattamente dietro. Fa per girare nell'aula d'informatica, ma io le afferro la mano e la trascino nel bagno degli uomini.

Non si rende conto che sono io, pensa che io sia quel cretino. Ma appena mi degna del suo bel viso, sento il potere crescere dentro di me.

"D-Derek, lasciami andare" Balbetta, visibilmente spaventata.

"Principessa, ma quanto sei diventata bella? Guardati" La guardo in faccia, notando il suo aspetto curato. I capelli perfettamente sistemati, il trucco che illumina la sua faccia.

"Per favore" Piagnucola, cercando di liberarsi dalla mia presa.

"Sono incantato, davvero. Non sai quanto io sia stato male in questo mese, senza di te. Ho visto che mi hai rimpiazzato, ma lo sai che non puoi farlo" Ridacchio, liberando una sua mano e poggiando la mia sulla sua guancia.

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