Part fifteen.

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Sono le 18:50 e io sono pronta per uscire.
L'ora di pranzo era stata terribile. Michael continuava a guardarmi, e sembrava volesse parlarmi, sembrava volesse dirmi qualcosa di davvero importante, anche se ogni volta che mi giravo a ricambiare il suo sguardo, lo distoglieva.

Sospirando dopo questi pensieri, decido di concentrarmi su altro.

Mi specchio per un po' per controllare che tutto sia in ordine. Indosso un paio di skinny jeans che mi fasciano perfettamente le gambe, un semplice maglioncino nero, con lo scollo a V, e le mie amate vans.
Non volevo essere elegante, era una semplice cena tra... tra cosa? "Tra amici" penso.
Sì, amici che si sono baciati.
Ma per ora non voglio pensarci.

Il campanello suona, così prendo la mia borsa, e, velocemente scendo le scale.
Michael era già andato ad aprire, e quando vede Ashton, serra le labbra.
Io nel frattempo raggiungo la porta.
-Dove andate?- chiede duro.
-Che ti frega?- ribatte Ashton.
Sento gli occhi di Michael bruciarmi addosso ancora una volta. Mi fissava, da capo a piedi. I suoi occhi parlavano, ma era una lingua che io proprio non riuscivo a capire.
-Non tornare tardi.- dice, rivolgendosi solo a me; dopodiché si avvicina e mi sussurra uno "Sta' attenta." che mi inquieta parecchio.
Lo guardo con interesse.
Finalmente mi ha rivolto la parola, nonostante io non sia riuscita a capire cosa intendesse.
Devo uscire più spesso con Ashton, allora.

Chiude la porta, e io mi volto verso Ash, che nel frattempo aveva messo un braccio sul mio fianco, cosa di cui mi accorgo dopo.
-Andiamo.-dice cominciando a camminare verso delle auto, tra cui penso possa trovarsi la sua. Non so se guidi o meno, ma ben presto l'avrei scoperto.
Gli tolgo il braccio dal mio fianco.
-Ash, non stiamo andando ad un appuntamento.-
Lui lo rimette nella sua posizione precedente, e quando lo sposto di nuovo, lo sento sbuffare.
Ma non m'interessa, non è mica il mio ragazzo.
Raggiungiamo una macchina rossa, apparentemente non troppo costosa. Si limita ad aprirla e ad andare dal lato del guidatore.
Non mi aspettavo di certo che mi aprisse lo sportello.

-Quanto dista casa tua?- cerco di dire nel modo più tranquillo possibile, per fargli capire che non sono arrabbiata con lui.
-Ci arriviamo tra un paio di minuti, niente di che.- dice, senza far trapelare alcuna emozione.

Arrivati a destinazione, scendiamo dal veicolo avvicinandoci all'abitazione.
Il suo braccio si piazza di nuovo sul mio fianco, e io non posso che ridacchiare.
-Perché ridi?- chiede alzando un sopracciglio.
-Non ti arrendi proprio mai, eh?- gli dico divertita.
Stavolta non l'avrei respinto.
Non risponde, limitandosi a sorridere.

-Non c'è nessuno, i miei sono fuori.-

Una volta entrati in casa, si offre di farmi fare un giro all'interno di essa.
È abbastanza grande, e accogliente.
La cucina è ampia, e dotata dei classici strumenti culinari e di un tavolo da lavoro. Il salone ha una parete attrezzata con su la tv e altri oggetti, su mensole posizionate qua e là. Di fronte ad essa, due divani rossi formano una "L". Il resto della stanza è occupato prevalentemente da una grande libreria dotata di più volumi.
-Wow, è bellissima.- dico.
-Non abbiamo ancora finito, manca la mia stanza.-
Mi guarda maliziosamente, ricevendo come risposta un finto sguardo disgustato.
La sua camera è, devo dire, molto carina. Il letto è matrimoniale, e accanto ad esso c'è un comodino. Le pareti sono di un bordeaux caldo e rilassante, e una grande televisione è sospesa in aria, attraverso un "braccio" che la collega al muro.
La scrivania all'angolo della stanza è occupata da un pc, una stampante, e molti CD. Le tende sono bianche, e cadono ai lati di una finestra coi vetri un po' appannati, evento dovuto all'umidità che c'è nell'aria da un paio di giorni a questa parte.
Di certo, però, il tempo non è a favore dei miei capelli, che continuo a stirare.
Senza accorgermene mi ritrovo a guardare attraverso quei vetri, perdendomi un po'. Mi accadeva spesso, è come se spegnessi il cervello, e la maggior parte delle volte, ciò era dovuto a qualcosa che catturava particolarmente la mia attenzione.
Succedeva con Michael, e con tutto ciò che mi coinvolgesse così tanto da non poter smettere di guardarlo.

Diamine, Michael.

Tutto mi riporta a lui, ormai, e io sono sempre più decisa a lasciarmelo alle spalle. Voglio provare emozioni diverse, che mi facciano sentire bene.

-Heey Amy, mi ascolti?- Ashton mi riporta alla realtà.
-Sì, scusami.- dico, ancora soprappensiero.
Mi volto di colpo e lo vedo a circa dieci centimetri da me.
Mi accarezza la guancia, mettendo un dito sotto il mio mento e alzandolo verso di lui.
-Hai fame?- mi chiede.
-Un po'.- dico.
-Andiamo giù dai, ho già preparato tutto.- sentenzia lasciandomi un bacio a stampo sulle labbra.

Ci rechiamo nuovamente in cucina, dove armeggia per un po', dicendomi di stare seduta. Poco dopo torna al tavolo con due piatti fumanti di risotto alla zucca.
-Prego.- dice, sedendosi e aspettando che ne assaggi un po'.
Così faccio. Non mi aspettavo fosse così buono, ma non voglio dirglielo subito, mi diverto a guardarlo ribollire e negare.
-Beh, a me non sembra un piatto prelibato. Fa un po' schifo.- dico, ma non riesco a trattenermi guardando la sua faccia, e scoppio a ridere.
-Scherzo, è buonissimo.-
-Sei una stronza.- dice.
-Come scusa?- faccio finta di incazzarmi provocando la sua risata.

Continuiamo a mangiare tranquillamente.

-Amerai il dolce.- dice poco dopo aver tolto i piatti della portata precedente, andando verso il frigorifero.
Torna portando con sé un contenitore che penso possa contenere una torta.
Però quando si avvicina noto che si tratta di una cheesecake.
-Ha un ingrediente segreto.- sorride entusiasta.
-Sarebbe?-
-Beh, è segreto, no?-
Ne assaggio un pezzettino. Da' di frutta, ma anche di vaniglia. Questo ragazzo sa davvero cucinare bene.

Però non mi ha permesso di toccare nulla, avrei voluto dargli una mano nella preparazione.
Così mi alzo per sparecchiare, ma lui mi ferma dicendo che l'avrebbe fatto lui.
-Fatti un giro in casa, o ciò che vuoi, arrivo subito.- dice dolcemente.
Dopotutto non è così male.
Decido di andare a sfogliare un po' di libri, per capire di cosa trattassero. Mi avevano attirata da quando sono entrata.
Ne avevo già visti un paio, quando sento delle braccia prendermi da dietro, costringendomi a voltarmi.
Subito le labbra di Ashton si precipitano sulle mie, ancora una volta. E io non provo nulla, non le classiche farfalle nello stomaco, o qualcosa del genere, ma qualcosa di più rude, però non mi sottraggo a quel contatto, in fondo qualcosa in lui non me lo permette.
Una sua mano si sposta sulla mia schiena, scendendo sempre più in basso, finché un suono squillante fa irruzione in tutta casa, costringendoci a staccarci.

Ashton mi dice di star ferma lì, ma, da cocciuta qual sono, non lo sto ad ascoltare, e lo seguo, anche se cautamente.
-Sono le undici e mezza, Amy deve tornare a casa.-
Michael.

Ma che ci fa qui?

-Michael, cosa c'è?- chiedo, innervosita dal suo recente comportamento.

-Dobbiamo andare, Amy.-
Mi guarda, implorandomi con gli occhi.
-Mi accompagnerà Ashton a casa, non c'è bisogno che ti scomodi.- dico acida.

Così entra in casa, spingendo il ragazzo riccio dalle spalle, e venendo verso di me, con uno sguardo duro, che ancora una volta, mandava messaggi che io non riuscivo a decifrare.
Mi mette una ciocca di capelli dietro l'orecchio, avvicinandosi ad esso.
-Ti prego.- dice in modo che solo io possa sentirlo. Mi viene la pelle d'oca quando mi è così vicino.
-Okay- sospiro rassegnandomi -andiamo.-

Mi rivolgo verso Ashton, che guardava Michael come se da un momento all'altro potesse sbranarlo.
-Scusa, devo andare.- balbetto abbracciandolo goffamente.

-Mi dici cosa diavolo ti prende?- dico alzando il tono della voce quando la porta si richiude alle nostre spalle.
-Amy, fidati di me. Ti prego, devi fidarti.- dice esasperato.
-Ti fidi di me?- domanda un'ultima volta, con la voce che gli si spezza in gola.

•••
I CAPELLI DI ASHTON
Lo adoro così e lo adoravo coi capelli lunghi, com'è possibile?

Anyway, come sempre, se vi piace ricordatevi di votare, inoltre vi ringrazio perché la storia è arrivata a 3,3K visualizzazioni.💓

INSOMNIA// m.g.cDove le storie prendono vita. Scoprilo ora