Part nine.

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La spiaggia si estendeva dinanzi a noi, vuota, con solo il rumore del vento a portar via il silenzio di quella mattina, troppo fredda per un giorno d'estate.
Era lì che voleva essere, in quel momento. D'altronde era sempre stata così, imprevedibile.
-Amy, ti va di andare al mare?- mi domandò.
-Nonna, ma sono solo le 6, non ti sembra troppo presto per andare in spiaggia? L'acqua è fredda, e non è ancora sorto il sole.-
-Ah, tesoro mio, non è mai troppo presto per il mare.-
Così, svogliatamente, mi alzai, e insieme ci dirigemmo verso la spiaggia.
Ogni volta, rimanevamo lì, ad ammirare la maestosità delle onde infrangersi sul bagnasciuga, in silenzio.
-Nonna, perchè il mare è così bello?-
-Perchè è come l'amore. Spaventoso, ma terribilmente affascinante.-
-Quindi il mare è amore?-chiesi, con l'innocenza della bimba di sei anni che ero.
-No, piccola, il mare non è amore. È ciò che rappresenta l'amore. È talmente spaventoso da essere bello. E l'amore è così, bambina mia. Bello, e pericoloso.-

____

Una mano dolce mi sfiora il braccio, e il suo continuo tocco mi costringe ad aprire gli occhi, seppur svogliatamente. Metto a fuoco, e noto di essere nella camera di Michael, nel suo letto, e ricordo l'accaduto di ieri sera.

Si è confidato con me, mi ha parlato dei suoi problemi, si è fidato di me. Sorrido a quel pensiero, e mi rendo conto che Michael mi sta guardando con la testa piegata di lato, con fare curioso. E' ancora steso accanto a me.

-Perché sorridi?-domanda, con l'innocenza di un bimbo.

E il mio sorriso si allarga.

-Buongiorno anche a te.-dico, continuando a guardarlo sorridendo. Mi stiracchio, e mi metto seduta, sbadigliando.

-Dormito bene?-

-Abbastanza.-

-Mmh.- e si mette seduto anche lui, stiracchiandosi e imitandomi palesemente.

Gli do un colpetto sulla spalla e ridacchio.

-Mi prendi in giro per caso?-

-Chi, io? Perché dovrei?- dice facendosi serio.

A un tratto abbasso lo sguardo, e noto di star indossando solo una t-shirt, così, arrossendo, mi copro con le lenzuola. Mi sento come se ieri avessi preso una sbronza, e oggi non ricordassi più nulla.

Lui si alza, e io lo seguo con lo sguardo. E' così bello anche di prima mattina; potrei stare ore a guardarlo.

-Mike.-

Lui si gira, e mi guarda. -Dimmi.-

-Ehm..- sono imbarazzatissima, e mi sento avvampare.

-Cosa c'è?- chiede.

-Non ho i pantaloni, e sono in camera mia.-dico, e in questo momento vorrei sprofondare dalla vergogna.

-Oh, capisco.-e si volta.

Farfuglio un "Grazie" ed esco dalla stanza quasi immediatamente, ancora rossa in viso.

Appena apro la porta, mi ritrovo davanti un ragazzo, già visto da qualche parte, alto e con i capelli color miele..

Dopo un po' realizzo che è Ashton, l'amico di Michael, e io sono praticamente senza pantaloni. -Ehm..ciao- dico per poi scappare nella mia stanza, chiudendo la porta e tirando un sospiro di sollievo.

MICHAEL'S POV

Ashton entra in stanza con un dito alzato e la faccia confusa.

-No no no no no, Mike, cosa mi nascondi? Ti scopi la sorella di Luke?-

-Ma che Ash, sei impazzito?-

-Sai com'è, l'ho vista uscire da questa stanza senza pantaloni.-

-Ha dormito qua.-

INSOMNIA// m.g.cDove le storie prendono vita. Scoprilo ora