Part one.

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I primi capitoli sono davvero terribili, quindi vi consiglio di andare avanti con la storia prima di giudicare.

Spengo il computer sbuffando ed intrecciando le braccia al petto. Soffio verso l'alto per spostare una ciocca di capelli, finita davanti al mio viso precedentemente.

-Ehi, che succede?- mi chiede Cecilia, guardandomi preoccupata.

-Tutti postano foto e stati, riguardanti il nuovo anno. Ma è inutile. Sarà la stessa merda degli altri.- decreto, sedendomi sul letto.

La ragazza fa una risatina.

-Amy, la gente ha una vita e degli amici, e magari è anche felice di quest'anno nuovo, a differenza tua.- dice, smettendo di dondolare le gambe snelle.

-In questo posto non sopporto nessuno, a parte un paio di persone. Sto bene così.- rispondo, per poi guardarla alzarsi dal letto, sollevare le braccia in aria, e dire -Come vuoi tu.- Sa che odio questa città, che ormai non è più un rifugio, una casa.

-Piuttosto, vieni qua ad aiutarmi con il vestito.- mi ordina, tirando fuori dall'armadio il suo nuovo abito da sera.

L'aiuto a tirare su la zip e le sistemo i capelli castani, con qualche ciocca più chiara, sulle spalle.

-Sicura che non vuoi venire? Ci saranno anche gli altri e..-

-Sicura.- dico sorridendo, prima che mi elenchi i nomi dei vari invitati.

-Mh, okay. Io vado. Ti voglio bene.- mi saluta dandomi un bacio sulla guancia, per poi prendere la borsa ed uscire di casa.

Cecilia è la mia migliore amica da molti anni.

È una brava ragazza, intelligente ed altruista. E poi è veramente bella, solo a guardarla ti toglie il respiro.

Siamo vicine di casa, quindi è molto facile ritrovarsi l'una nel letto dell'altra, a parlare fino a tardi, e a condividere ogni singola cosa.

Siamo entrambe al secondo anno di liceo.

Lei è figlia unica, mentre io ho un fratello, rompiballe, ma che sa anche esser dolce. Si chiama Luke, ed ha 17 anni, frequenta il nostro stesso liceo.

Luke è..bhe, Luke è bellissimo.

Biondo, occhi azzurri, alto..a scuola gli vanno tutte dietro.
A volte mi diverto a guardarle ingelosire se si avvicina a me e mi abbraccia durante i cambi dell'ora.

Io, però, non sono bella come Luke.

Ho i capelli castani, e lunghi, gli occhi marroni, e odio il mio riflesso. Ma sto imparando a conviverci.

Non ho mai dato il primo bacio, e non ho mai avuto un ragazzo.

Anche se c'è questo ragazzo,
Michael Clifford, 17 anni, occhi verdi, taglienti, labbra rosee.
Dio, quanto vorrei baciare quelle labbra.

Canta, e suona la chitarra, anche se io non l'ho mai sentito suonare o cantare.

So che non mi noterebbe mai.

Mi limito a guardarlo da lontano, in silenzio.

E mi ritrovo spesso a pensare a lui.

Dovrei smetterla davvero.

Devo dimenticarlo, non ho altra scelta.

Il campanello di casa mi riporta dai miei pensieri incessanti, alla realtà.

-Chi è che non è ancora andato alla festa?- penso tra me e me, mentre scendo le scale per raggiungere il piano inferiore, ed aprire la porta.

Il campanello continua a suonare.

-Sto arrivando!- urlo.

Apro la porta, e con gli occhi sgranati, me lo ritrovo davanti.

-Ciao, che ci fai qui?- dico cercando di assumere una voce normale, non acuta ed incredula, ma con scarsi risultati.

-Luke è in casa?- domanda.

Già, dimenticavo, è amico di mio fratello.

-No, è alla festa da Jess.-

-Ohw, d'accordo. Senti, posso aspettarlo qui? È una cosa urgente, e vorrei parlargliene non appena torna.-

-Certo, entra pure.- dico non credendo a ciò che sta succedendo. Quando viene a casa, io non ci sono mai, perché Luke sa benissimo quanto mi vergogni davanti ai ragazzi, quindi ogni volta che invita qualche amico, controlla premurosamente che io non ci sia.

-Grazie.- dice, e sorride, entrando in casa.

Si siede sul divano, io faccio per andarmene di sopra, ma mi ferma dicendo -Non voglio aspettarlo da solo, potresti restare qui?-

-Okay.- risposi, quasi a stento.

Non so cosa fare. -Ti va qualcosa da bere?-, trovo il coraggio di pronunciare quelle parole, per sembrare il più educata possibile.

-Oh, bhe, sì, magari un po' di Coca-Cola?-

-Certo.- sorrido voltandomi verso il frigo rossa in viso e versando il liquido dolciastro in un bicchiere.

Glielo porgo.

-Grazie.- e sorride a sua volta.

Sembra preoccupato, è teso.
Dev'essere successo qualcosa, e questo non fa che mettermi in ansia.

-Ohw, accendi la tv se ti va.- dico senza guardarlo.

-Okay.- dice, a suo agio.

Non rispondo.

Accende e si mette a guardare Harry Potter e la camera dei segreti.

Rimango con gli occhi sgranati, non pensavo gli piacesse Harry Potter.

Da piccola mi piaceva pensare che la magia esistesse veramente. Pozioni, animali strani, incantesimi. Era come se potessi rifugiarmi in qualcosa, e potessi rimediare sempre ai miei errori, qualsiasi cosa succedesse. Anche se poi, crescendo, ho realizzato che non era così che andavano le cose, purtroppo.

-Davvero ti piace Harry Potter?-mi scappa.

-Oh, certo, e a te?- domanda, apparentemente curioso.

-Certo.- dico sorridendo.

-Ti va di guardarlo?- chiede. È fin troppo gentile.

-Perché no.- gli sorrido.

E mi fa segno di sedermi sul divano con lui.

È inverosimile.

-Allora, come mai non sei andata alla festa di Capodanno?- domanda senza levare lo sguardo dalla tv, mentre prendo posto sul sofà ad una distanza di sicurezza spaventosamente calcolata.

-Non volevo cominciare l'anno nuovo con gente che non sopporto.- dico, facendo spallucce.
-Capisco.- ribatte.

-Tu, come mai non ci sei andato?- provo ad apparire il più naturale possibile.

-Neanche a me stanno proprio tutti simpatici, ma questo è un segreto.- risponde ridendo.

Sorrido, e continuiamo in silenzio a guardare il film.

Però il fatto che muove nervosamente la gamba o che si tortura le labbra mordicchiandole mi fa notare che non è per niente rilassato, come se dovesse liberarsi di un peso troppo grande.

E in effetti così fa.

Non riesco più a parlare, non so cosa rispondere, non so cosa aspettarmi.

So solo che la paura mi attraversa gli occhi, e che rallenta anche il suo cammino.
Serro le labbra, e sento la gola seccarsi.
Cosa avrei fatto, ora?

•••
Ciao a tutti, io mi chiamo Erika.

Questa è la prima ff che scrivo; non sono molto esperta, ma spero vi piaccia:)

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INSOMNIA// m.g.cDove le storie prendono vita. Scoprilo ora