Part ten.

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Ho preso una decisione.

Proverò a dimenticarlo. So che non sarà facile, ma forse dovrei distrarmi, non pensarci più.

Dovrei fare nuove esperienze. Ed in fondo io so che ce la farei.

Ma, anche se volessi distrarmi, come potrei?

Dovrei aumentare le ore da trascorrere in palestra alla settimana?

Dovrei trovarmi un hobby?

Forse dovrei sentirmi apprezzata, voluta da qualcuno, amata.

Credo che sia proprio questo il punto. Io voglio essere amata e nessuno s'è mai preso\si prenderebbe l'impegno di farlo. Mi sono sempre sentita un peso, e solo a volte, con Cecilia, con Luke o...sì.

Sì, con Michael, riesco a dimenticare le mie paure e i miei dubbi.

______

-Luke?-

-Heey Amy, come va?-

-Bene Lukey, tranquillo. Piuttosto, lì?-

-Nulla di nuovo.- dice, e il mio cuore perde un battito.

-Oh.-

-E tu, come va a scuola? E a casa, con Mike?-

La solita, e ormai amica, fitta al petto che si ripresenta ogni qualvolta ascolti il suo nome, non tarda ad arrivare.

Sospiro mentalmente e rispondo.

-Tutto bene, mi ha presentato due suoi amici, mi accompagna a scuola..-

-Che amici?-

-Due tizi, Calum e Ashton mi pare si chiamino.-

-Mi sembra di aver già sentito nominare quell'Ashton. E' stato con molte ragazze, stai attenta.-

-Non mi preoccupo. Luke ora vado, ci sentiamo, ciao figone.-

Lo sento ridacchiare, e la cosa mi fa sorridere. Ho sempre amato la sua risata. È rassicurante, e adorabile sul suo splendido viso. Cerco di immaginarlo, con gli occhi assonnati e le labbra rosee, e i capelli scompigliati, che sorride. Ha sempre cercato di proteggermi, per qualsiasi cosa. Gli voglio un bene dell'anima. Sarà molto frustrato, e conoscendolo, non credo neanche che stia dormendo molto. Lui sta vivendo direttamente ciò che sta succedendo a mia madre, e non dev'essere facile.

-Ciao, piccola.- dice una voce che non proviene dal cellulare che ho ancora in mano. Mi giro improvvisamente e vedo uno dei due ragazzi che Michael mi aveva presentato al bar vicino al mare, sulla porta di camera mia.

-Chi è, Amy?- mi domanda Luke con fare preoccupato.

-No, nessuno Luke, ci sentiamo.- dico arrossendo e sperando che il ragazzo in piedi nella mia stanza non abbia ascoltato la nostra conversazione, che conteneva anche il suo nome.

-Mh, okay, okay, me lo dirai prossimamente.-

E attacco.

-Ehm, c-che ci fai qui?-

Fortunatamente sono già pronta per uscire un po'. Voglio andare a fare due passi, in tranquillità, magari per pensare, o non so.

-Nulla, volevo salutarti. Non pensavo di essere un "nessuno".-

-Oh, bhe, ciao allora.-dico senza badare alla sua affermazione.

E mi giro, facendo finta di cercare qualcosa nell'armadio.

Non sono abituata a questo genere di situazioni, perciò preferisco avere qualcosa da fare per distrarmi.

Lo sento ridere e sussulto quando riesco a sentire il suo respiro particolarmente vicino.

INSOMNIA// m.g.cDove le storie prendono vita. Scoprilo ora