L'ultima canzone

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"Quando lo raggiunse, gli gettò le braccia al collo e lo baciò con passione.
Se rimase sorpreso, si riprese in fretta e ricambiò il bacio"

*

Cammino per le strade di Cranfield vestito di un sorriso che non ho mai indossato e continuo a toccarmi le labbra ogni volta che ne ho la possibilità, tra un "Non abbiamo bisogno di aiuto" e un "Le faremo sapere".

In questo posto non c'è molta scelta per un lavoro e in meno di tre ore mi ritrovo ad essere entrato in tutti i locali commerciali senza aver concretizzato niente.

Passo la mano tra i capelli e sbuffo, questa mattina non ho nemmeno visto Liam quando sono uscito di casa, l'ambulatorio era aperto ma ho avuto paura ad attraversare la strada ed entrare e ora sono nervoso, ho così tanta voglia di vederlo ma se lui non volesse baciarmi ancora?

Mi tocco le labbra mentre spingo la porta dell'Eagle sentendo il suono familiare dei campanelli, cerco Niall con lo sguardo ma non lo trovo da nessuna parte così mi vado a sedere al bancone per aspettarlo ed ordinare qualcosa di fresco da bere. I tavoli con mia grande sorpresa sono quasi tutti pieni, c'è più gente del solito e quando sento la porta della cucina sbattere mi volto di scatto giusto in tempo per vedere uscire Niall con un vassoio colmo di bicchieri e stuzzichini in mano, mi alzo senza pensarci due volte e corro ad aiutarlo.

"Zayn!" mi sorride grato quando mi vede.

"Ciao Nì, dove li devo portare?" chiedo afferrando due bicchieri tra le mani.

"Mmh, fa vedere, prendi il bicchiere di Aperol e lascia lo spumante, ok quei due sono per il tavolo accanto alla finestra" dice indicando con la testa due ragazzi seduti ad un piccolo tavolo. Annuisco e senza aspettare oltre mi dirigo verso di loro a passo svelto, mi stampo un bel sorriso in viso e "Buongiorno" dico gentile appoggiando i bicchieri sul legno facendo attenzione a non far cadere neppure una goccia.

"Grazie" mi dicono in coro sorridendo e io mi congedo accennando a mia volta un sorriso entusiasta.

Vedo Niall ridere con le persone ai tavoli come se le conoscesse da sempre, come se fossero parte integrante delle sue giornate. E' un ragazzo sveglio e felice e mi ritrovo ad invidiarlo un po', io che non sono mai stato l'anima della festa o quello che viene ricordato per una battuta fatta.

Appoggio la suola delle scarpe sul poggia piedi del bancone mentre torno a sedermi sullo sgabello, lo dondolo avanti e indietro, mi stendo in avanti e afferro un'oliva dal contenitore dietro al bancone, non so di preciso cosa mi spinge a farlo ma so di certo che Niall non si arrabbierà.

Tiro fuori dalla tasca il telefono e ancora una volta provo a scorrere la rubrica fino al nome di mia sorella, non vedo Harry da quella famosa sera e un po' sono felice di questo, almeno ho più tempo per elaborare tutto, tutte balle, in realtà ho solo paura di schiacciare questo tasto verde.

"Zay, amico, grazie! Stanno tornando tutti in paese per l'inizio delle lezioni al college e non so più dove sbattere la testa, ogni anno è così in questo periodo, qui le case costano meno di Bedford e anche se dista una mezz'ora gli studenti preferiscono affittare una stanza da queste parti, non chiedermi il perché, non l'ho mai capito! Io non mi sveglierei un'ora prima del previsto se avessi la possibilità di vivere davanti al college!" alza gli occhi al cielo poggiando dei bicchieri sporchi nel lavello e rispondendo ad una domanda che nella mia mente non avevo ancora formulato.

E' questo il bello di Niall, arriva, ti scombussola un po' la giornata con delle chiacchiere di cui tu non sapevi di aver bisogno.

"Ah, non saprei ma almeno riesci a lavorare bene" dico guardandolo e lui annuisce.

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