"Finché ti ricordi che lo ami e che lui ti ama – e finché tutti e due vi comporterete di conseguenza -ogni difficoltà fra voi sarà superata"
*
Quando apro gli occhi sento la testa pulsare e far male, cerco di alzarmi ma intorno a me è ancora buio, i fari dell'auto sono ancora puntati verso di me, non so che ore sono ma ho un gran sonno così sospiro e lascio che le palpebre si chiudano per riposare ancora qualche minuto.
Non so quanto tempo sia passato ma ora qualcuno chiama il mio nome, altri continuano a ripetere dei numeri che non riesco a capire. Le voci arrivano ovattate e non riesco a distinguere se sto sognando ancora o se sono voci reali. Batto le palpebre spaventato quando qualcuno cerca di aprire i miei occhi con una luce forte puntata contro.
"E' sveglio" sento dire e subito dopo qualcuno mi scuote "Signore mi sente?"
Annuisco cercando di aprire bene gli occhi, respiro a fatica e un colpo di tosse mi fa bruciare la gola, attorno a me ci sono due uomini vestiti di blu, sulla divisa riesco a riconoscere il simbolo del pronto soccorso.
"Riesci a muoverti?" chiede uno dei due abbassandosi accanto a me, è giorno ormai e c'è una donna che non conosco che mi guarda spaventata. Stringo gli occhi cercando di collegare un nome al suo volto ma non ci riesco "E' la donna che ci ha chiamati" mi spiega il ragazzo che ora mi sta misurando la pressione.
"Oh" dico solo, forse dovrei ringraziarla per avermi salvato la vita.
Accenno un sorriso nella sua direzione prima di sentire il battito del cuore risuonarmi nelle orecchie e osservare il ragazzo al mio fianco annuire con la testa.
"Ti portiamo in ospedale ok?" dice rivolto a me e io strabuzzo gli occhi scuotendo la testa.
"Stai tranquillo, è solo un controllo, ora mettiamo una flebo e ti teniamo in osservazione per qualche ora" continua aiutandomi a mettermi seduto. Annuisco guardandomi attorno e passo una mano sul viso per calmarmi.
"Il mio collega ha già contattato qualcuno tramite il tuo cellulare ci raggiungeranno in ospedale" dice pensando di tranquillizzarmi ma ottiene l'effetto contrario perché "Chi? Chi ha chiamato?" chiedo ansioso.
Lui mi guarda un po' confuso poi "Alex? Chi hai contattato?" dice mentre mi aiuta ad alzarmi. Mi tengo al suo fianco mentre l'altro ragazzo si avvicina passando un braccio dall'altro lato per sorreggermi e "Ho fatto partire l'ultima chiamata e mi ha risposto un ragazzo, è un dottore, il tuo amico era preoccupatissimo" dice rivolgendosi a me con un sorriso. Io vorrei solo tornare a dormire. Mi fanno sedere nell'ambulanza e mentre uno dei due mi sistema la flebo, l'altro chiude le porte per poi partire in direzione dell'ospedale.
Chiudo gli occhi poggiando la testa contro le pareti del mezzo e conto i secondi che mi separano dall'arrivo. Non credo di essere pronto a vedere Liam, sono ancora arrabbiato per quello che è successo ma ho anche bisogno di lui, ora come ora vorrei solo stringere il tessuto della sua felpa tra le mani e affondare la testa nel suo petto per piangere e lasciarmi coccolare.
"Dov'è ora il mio cellulare?" chiedo gentilmente.
"Oh certo" risponde il ragazzo tirando fuori dalla tasca sia il cellulare che le chiavi della macchina di Niall "L'abbiamo chiusa noi" dice lasciandole cadere sul palmo della mia mano e io ringrazio accennando un sorriso. Sblocco lo schermo del cellulare trovando la chat di whatsapp intasata di messaggi di Liam.
"Scusa amore, scusa, scusa, scusa"
"Sono dovuto correre in ospedale"
"Mi dispiace, dovevo avvertirti ma sono entrato in sala operatoria con il mio paziente"
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StorylineZiam
FanfictionWriter!Zayn Doctor!Liam Zayn ha bisogno di ritrovare l'ispirazione per il suo nuovo romanzo, deciderà di trasferirsi in un paesino poco distante da Londra ma con una realtà del tutto diversa. Riuscirà a portare a termine il suo lavoro e rispettare...