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Secondo giorno di scuola, fantastico! Mi alzo con gli occhi gonfi dal pianto di ieri sera. Vado in bagno e per coprire un po' la situazione, per la prima volta, mi trucco per andare a scuola. Non l'ho mai fatto e non mi piace nemmeno ora, ma sono costretta. Matita e mascara possono bastare e mi sembrano anche troppo. Prendo lo zaino e mi faccio accompagnare all'inferno, come ogni santo giorno.

Una volta arrivata sento gli sguardi di tutti addosso. Questa volta non commentano o non giudicano, semplicemente mi osservano. O forse stanno studiando altri insulti perché dopo un po' iniziano ad essere ripetitivi. Mi siedo nel mio solito posto in fondo all'aula a sinistra, sotto alla finestra. Amo quel posto e sono cinque anni che è destinato a me. Nessuno sembra interessato a quel posto e io non devo litigare con nessuno per averlo. Non sembra ma in realtà mi saprei difendere meglio di qualsiasi persona qua dentro ma semplicemente preferisco il silenzio alle parole. Per ferirmi usano quest'ultime e io non voglio usarle troppo o rischiano di diventare un'arma anche per me. Col tempo chiaramente ho imparato ad essere fredda e insensibile e a fregarmene dei commenti degli altri. Mi vesto come voglio e nessuno si può permettere di ferirmi. Nessuno di questi si merita anche solo la mia voce. Sembro egoista ma dopo cinque anni di inferno mi sembra l'unica cosa giusta da pensare. Entra la professoressa di italiano anche vice preside e sorride apertamente. E' successo qualcosa che l'ha resa di buon umore

"Il professore di storia dell'arte vi avrà comunicato che sono previsti nuovi arrivi no? Bene, esattamente si tratta di una ragazza e tre ragazzi che vengono da paesi differenti quindi non si conoscono nemmeno fra di loro. La cattiva notizia è che non abbiamo fonti certe sui tre ragazzi mentre la buona è che la ragazza ha anticipato a domani" e sorride. Ma cosa sorride sempre!?

"Proprio una bella notizia" sbuffa

"Hey magari è carina"

"Hai ragione amico!" e in due secondi anche loro ne sono felici

I maschi. Mi irritano. Dopo il mio ragazzo mi irritano. Lui stava con me per vantarsi con i suoi amici, non so ancora di cosa ma non importa. Tutte le mie compagne sembrano irritate da quello scambio di pareri. Che c'è ora i ragazzi non vi aprono più le gambe?

"Hey vampiro sei contenta?"

"Si si certo..." in realtà no

Non mi sono mai piaciute le sorprese. Tanto meno se di questo genere. Non oso nemmeno immaginare come possa essere questa sconosciuta. Probabilmente sarà una ragazza bellissima che attirerà i ragazzi e forse li distrarrà dall'insultarmi. Impossibile. Allora forse è una sfigata un po' come me e prenderemo insulti e botte insieme. Improbabile pure questa. E mentre deliro su queste ipotesi la lezione arriva al termine.

Una volta a casa non trovo il benvenuto in cui speravo

"Cos'è questa storia!?"

"Che c'è mamma, le chiavi sono sul mobile se le hai perse di nuovo!" sbuffo

"Ora basta! Pensi che non me ne accorga? Ho visto che sei depressa e molto fredda nonché insensibile, io e tuo padre abbiamo deciso, ti manderemo da uno psicologo, vedrai ti aiuterà"

"Stai scherzando vero? Ok dove sono le telecamere?" scherza vero?

"Non sto scherzando Nicole e non rivolgerti a me con questo tono insolente! Ora vai a fare i compiti, fra un'ora hai il primo incontro" ma siamo impazziti?

"Non potete mandarmi da uno strizzacervelli senza motivo!" strillo mentre salgo le scale

"Io i miei motivi ce li ho e ora basta scenate così, ho deciso per il tuo bene!" strilla anche lei

"Per il tuo bene. Lo facciamo per te. E' perché ci teniamo bla bla bla, voi in realtà mi mandate dallo strizzacervelli perché non avete la figlia che avete sempre desiderato, che c'è non sono perfettina come volevi? Mi sono fatta un piercing e ho perso la verginità troppo presto per voi? Beh a fanculo voi e le vostre regole del cazzo!" urlo chiudendo la porta a chiave

"Sei fortunata che è chiusa a chiave perché quelle parole non le dici a me, chiaro!? Appena esci le prendi se non vai dallo psicologo!"

"Vaffanculo mamma!" strillo sapendo che non può sentirmi

Una volta chiusa la porta, la mia stanza è completamente insonorizzata e questo perché da piccola facevo così tanto rumore e strillavo così tanto che hanno optato per questa soluzione. Inizio a tirare pugni al cuscino con una violenza impressionante. Sono per caso impazziti!? Mandarmi dallo strizzacervelli solo perché mi vedono un po' giù di morale!? Comunque, stavo per dimenticarmi cose importanti della mia vita. Come ho urlato prima a mia mamma, ho un piercing sul labbro, è un anello nero che ho fatto circa quattro mesi fa. E non sono più vergine da quando stavo con il mio ex nonché unico ragazzo. Il nostro non era il classico rapporto ragazza-ragazzo ma consisteva più nel soddisfare i bisogni dell'altro non so se mi spiego. Tanto so che anche voi leggete quel tipo di libro con quel tipo di storia che finisce con uno dei due che si innamora, il lieto fine etc. Beh per me non è andata così. Diciamo che io non ho avuto un lieto fine da quando sono nata. Ovvero diciassette anni e mezzo di depressione e isolamento. Che poi io non sono depressa, mi sento più come se fossi l'unico essere ragionevole circondata da omini tutti uguali. Tutti con le stesse idee e certezze, tutti con la stessa merda in bocca. Quando ho ammazzato per bene il mio cuscino (gli chiederò perdono più tardi) inizio a calmarmi e a pensare. Fra mezz'ora devo andare da un fottuto strizzacervelli con gli occhiali e sdraiarmi, parlando praticamente da sola mentre quello annuisce. E come se non bastasse domattina arriva quella tizia sconosciuta. Che bello, davvero.

*********

"Allora Nicole, perché non inizi raccontandomi la tua giornata di oggi?"

"Partiamo dal presupposto che odio questo posto e mia madre. Stamattina mi sono svegliata e mi sono vestita per andare in quella merda di scuola dove tutti mi sfottono dalla mattina alla sera. Solo i professori mi apprezzano perché vado bene, che sfigata eh? Poi quando hanno finito di sfottermi mi hanno ricordato che domattina arriva una completa sconosciuta nella nostra classe e altri tre ragazzi più avanti. Ora, io non ce l'ho con lei perché non la conosco e non voglio avere pregiudizi ma questa non può arrivare e mandarmi a puttane tutta la settimana con la sua esistenza capisce? Ah giusto, lei e tutto questo branco di disagiati non potete capire. Io mi sento così diversa... E probabilmente domattina le prenderò... Hey.. Parlarne mi ha fatto bene, grazie mille!"

E senza dire una parola esco da quel postaccio. In effetti parlarne ad alta voce mi ha fatto veramente bene. Ho espresso i miei pensieri odierni liberandomene completamente. Mi sento... Più leggera. Mia madre non dice nulla mentre salgo in auto, e sarà meglio che continui così perché se solo si azzarda a commentare qualcosa su oggi pomeriggio, le farò rimpiangere di avermi messa al mondo. Troppo tragica? Naaah. No perché, non so se avete presente quelle giornate in cui odi tutto e tutti e che a prescindere da chiunque ti trovi davanti lo insulti? Ecco, io sono così all'incirca tutti i giorni. Tranne quando sono nel mio periodo... Stranamente sono un po' più umana.

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Preferivo i fiorellini ma oggi ho postato dal tablet e qui ho solo gli asterischi... che normalità noiosa. Anyway! Eccomi con un
Altro capitolo. Ho cambiato idea ancora un volta! Non l'avreste mai detto eh? Beh questa volta ho scelto con la mia besty e
Ho capito che pubblicherò quando ho tempo o voglia quindi non vi spoileró mai nulla prima del dovuto ;)
Spero che questa storia vi stia piacendo (so che lo dico ogni volta ma non sarei io altrimenti) e magari votate :)
All the love as always. xx
~Harreh~

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