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LOUIS

Mi faccio firmare il permesso di uscita da Harry e dopo averlo mostrato alle bidelle esco dalla scuola. Finalmente, sono troppo stanco. Cammino fino ad arrivare davanti alla porta della casa di Nicole. Busso alla porta e dopo circa due minuti mi apre suo padre. Mi osserva da capo a piedi più volte. Devo avere un aspetto terribile...

"Scusi il disturbo ma io... Stavo cercando Nicole, è in casa?" sospiro

"Sì, è di sopra. Forse sta ancora dormendo, entra mentre vado a vedere"

"Grazie mille signore"

Entro e mi fa accomodare in soggiorno. Non so dove sedermi. Se mi siedo sulla poltrona sembra che io sia il più potente qui dentro, mentre se mi siedo sul divano, troppo spazio vuoto mi fa apparire piccolo. Oh fanculo, purché riesca a sedermi. Appena appoggio il culo sul divano scende suo padre

"Ha detto che si cambia e scende"

"Va bene, grazie ancora" gli sorrido sincero

"Allora. Sei tu quello che ha portato mia figlia alla festa ieri sera?"

"Sì, l'ho invitata io"

"Già... So che probabilmente ti sembrerò un padre burbero e forse anche sclerotico... E' solo che sono geloso della mia piccolina. E' passata dall'essere sempre sola ad essere circondata dai ragazzi, e ovviamente ho reagito molto di fretta" wow... Allora ce l'ha un cuore quest'uomo

"Si figuri, anche io se avessi una figlia come Nicole sarei protettivo"

"Andiamo ragazzo smettila di darmi del lei, dammi del tu o mi sento troppo vecchio"

"D'accordo, come vuoi" gli sorrido ancora

"Quindi, che intenzioni hai con lei?" mi osserva

"Oh no... Cioè ha sbagliato persona. Io sono solo un buon amico"

"Ah... Scusami avevo capito che ci fosse qualcosa ecco..."

"Beh dovrebbe guardare qualcun altro..." lascio in sospeso la frase

"Allora vecchi, basta parlare del torneo di briscola, Louis vieni di sopra?"

"Certo arrivo"

Indossa delle leggins nere e un maglioncino arancione. Ma ne ha di tutti i colori? Ai piedi indossa solo dei calzettini neri e la sua solita collana. Un giorno le chiederò a cosa corrisponde quella chiave. Appena sono entrato mi chiude la porta alle spalle e sfila la chiave dalla collana chiudendo la porta. Ma certo, è la chiave di camera sua. Direi molto geniale

"Allora, che ci fai qua?" mi chiede sorridente

"Come mai così di buon umore?"

"Domani è il mio compleanno" mi ricorda

"Lo so, pensavo odiassi quel giorno"

"Già beh... Diciamo che ho cambiato idea. Comunque, devi raccontarmi qualcosa?" chiede curiosa

"Sì. Volevo parlarti di tu sai chi"

"Oh... E sentiamo, cosa c'è di così urgente da venire fino a casa mia?" sbuffa

"Ho letto la vostra chat di stamattina. Ti ha chiamata amore, non è da lui"

"E questo dovrebbe cambiarmi la giornata?" risponde fredda

"Facciamo così, apriti con me. Tanto sai che non gli dirò nulla" in realtà sto mentendo, ma vabeh

"Va bene. Vai avanti"

Una Vita Sola ||h.s.||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora