O mia,o di nessun altro.

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I giorni che seguirono lo spiacevole incontro con il visconte di Galles non furono,purtroppo,dei migliori.Tristi avvenimenti cominciarono a susseguirsi l'uno dopo l'altro nella vita della povera Rosalinda.
Il suo ritorno in Inghilterra,segnó per lei un tristissimo periodo,cosa che non si sarebbe mai aspettata.Ella,insieme a Lady Cath riprese alloggio presso la villa di suo cugino Ludovico,preferendola alla corte,dove invece,per soltanto altre due ultime settimane,suo padre Mario avrebbe dovuto ultimare il suo lavoro per la regina Elizabeth.Il caro Bernard,intanto,era ritornato ad Edimburgo,sereno e tranquillo,convinto d'aver assolto al suo dovere e d'aver protetto degnamente la futura moglie del suo superiore,nonché migliore amico il conte di Savigny.Richard Moutier.
Egli peró,non sapeva che la notizia più importante,oltre allo stato di salute della ragazza e dei preparativi per la partenza alla volta della Francia,la custodiva nella sua bisaccia,scritta nero su bianco,in una missiva d'amore,nella quale Rosalinda,portava a conoscenza il suo amato della sua gravidanza e di quanto fosse felice di potergli donare un figlio.
Infatti."Felice".Quale parola più semplice di questa per esprimere uno stato d'animo deliziato da una favorevole notizia,da un piacevole avvenimento.
Purtroppo,l'ira e la matta gelosia di James,il visconte di Galles,lo avevano trasformato da un semplice spaccone ad un vero e proprio demonio.Approfittando dell'assenza di Mario e Ludovico,fece in modo d'infiltrarsi nella villa dove,una notte,Rosalinda riposava tranquilla nel suo letto.Mentre un suo scagnozzo controllava che Lady Cath non si muovesse dalla sua camera,James irruppe in quella di Rosalinda,facendole prendere un colpo apoplettico e le disse:-"Mia cara.Buonasera.Non siete stata saggia come sembrate a non accettare la mia corte.Io,non perdo mai e pertanto,ció che avete concesso a quel francese senza indugiare,adesso me lo prenderó anche io.Sappiate un'altra cosa;ho già parlato con vostro padre e vostro cugino,anzi....mio zio,il duca d'Essex ha interceduto per me e......é stato molto.....persuasivo.Tre concessioni terriere,un baule d'oro e la sicurezza di una vita agiata per voi sono bastati a farvi mia moglie.Tra sette giorni sono fissate le nozze e vi consiglio di non mancare!Adesso...non volete baciare il vostro futuro marito?"-Rosalinda,inebetita,col fiato spezzato dalle lacrime,si tirava su le coperte per non farsi vedere seminuda tra le trasparenze della sua camicia da notte di lino.-"Io non credo vogliate sposare una donna incinta di un altro,vostra grazia!"-rispose tra le lacrime la ragazza.
A quel punto James,infuriato e con tono sarcastico,disse:-"Ahahah!!É così che stanno le cose eh?!?Ma badate bene,io non sono geloso;il vostro bastardo crescerà come figlio mio,non vi procurerei un simile dolore mia cara.La vergogna di dover dire d'aspettare un bambino senza essere sposata...no,no,no!Dareste un dolore simile a vostro padre?A me sembra tanto un brav'uomo.Diremo che é mio e che é nato prematuro..non ve ne preoccupate.Ad avvertire poi il francese della vostra rinuncia ci penseranno i miei uomini!"-
Rosalinda aveva perso il suo roseo colorito.La sua pelle aveva un colore cadaverico;i suoi occhi fissi e immobili non battevano ciglio.I suoi capelli rosso tiziano,mettevano in risalto ancor di più quel pallore innaturale,generato dallo spavento,dalla serie di notizie che aveva ricevuto e all'effettivo e maligno ricatto di James.Il suo spirito era in tumulto.Cosa fare?Sposare quel lurido verme per non dispiacere suo padre?Dire la verità sulla sua gravidanza?Fuggire da Richard e con lui partire per sempre?
Sì,sarebbe fuggita.Un momento.E suo padre?L'uomo che l'aveva cresciuta e fatto dono di tutto quel che aveva per renderla felice...abbandonato così meschinamente per non rivederlo più?E come avrebbe potuto?Restare in Inghilterra con Richard avrebbe significato condannarlo a morte dato che James era un visconte inglese e dopo gli ultimi avvenimenti politici era cosa poco saggia.Partire per Savigny invece,avrebbe significato non ritornare più in Inghilterra,condannare suo padre alla solitudine e magari ad una vendetta trasversale da parte del visconte(cosa molto probabile).Cosa fare allora!Veramente avrebbe dovuto scegliere tra suo padre e Richard?Oh no,quale dilemma,quale tragedia morale era quella.
Non ebbe neanche il tempo d'affardellarsi di pensieri che James le strappó via la camicia da notte.Soffocó le urla della giovane con un fazzoletto che le piantó in bocca.Si caló le braghe e violentó con fare animalesco e brutale la ragazza che lasció bocconi,riversa sul letto.
-"Ecco,che questo vi serva da monito mia cara.Con me non si scherza.Ah...a proposito.Non tentate di fuggire altrimenti....vi ammazzo.O mia o di nessun altro."-A quel punto il visconte bació la fronte madida di sudore di Rosalinda,voltó le spalle e lasció la camera.Fece segno al suo compare di seguirlo e svelto s'allontanó nella boscaglia dove aveva legato i suoi cavalli.Lady Cath non s'era accorta di nulla.Dormiva profondamente.
Con grande sforzo fisico da parte sua,Rosalinda si trascinó verso la stanza di Cath e disperata bussó.La buona donna sobbalzó e corse ad aprire.Vide dinanzi a sé uno spettacolo dei più spiacevoli.La povera Rosalinda che si cingeva la vita con i pochi lembi della camicia da notte ridotta a brandelli da James e i seni nudi che s'intravedevano sotto la folta chioma riccioluta che le cascava sul davanti.
-"Mia cara!!!!!Cosa vi é accad.....coff,coff!!"-non fece in tempo a finire Lady Cath che cominció a tossire freneticamente.Accanto al suo letto un fazzoletto intriso di un liquido dall'odore acre,oppiaceo.Molto probabilmente usato per stordirla e lasciarla continuare a dormire all'arrivo del visconte.
-"Milady...lasciatemi entrare.Vi spiegheró tutto.Posso dormire con voi?"-Lady Cath fece un cenno di sì con la testa e la invitó ad entrare.
-"Vi prego,solo voi mi potete aiutare!"-inizió a spiegarle Rosalinda....

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