A metà strada.

134 10 0
                                    

Richard Moutier, conte di Savigny, sedeva su di una panca in legno con al suo fianco i fedelissimi compagni Bernard e Louis. Tutti e tre, con in mano un calice di vino, brindavano a quello che pensavano fosse il dolce epilogo di una particolare storia d'amore, la quale, si sarebbe conclusa con incantevoli nozze ed il classico "e vissero tutti felici e contenti". Dal largo finestrone del castello scozzese dove ancora per pochi giorni avrebbe ospitato Richard ed i suoi seguaci, si poteva osservare una meravigliosa distesa verde,una landa che si perdeva all'orizzonte e nella quale un fiumiciattolo pareva cingerla come una cintura.Quella per il giovane conte era davvero una serata speciale.

Intanto,Rosalinda e Lady Cath, ancora in preda al panico per ciò che era accaduto un paio d'ore prima,non riuscivano a prendere sonno. E come avrebbero potuto? L'idea di fare qualsiasi cosa pur di fuggire da quella casa per raggiungere il suo amato era l'unico pensiero che attanagliava la debole mente della giovane ragazza.Ella non stava pensando a suo padre,alla sua reputazione,a quel diavolo di un visconte;l'unica cosa che contava per lei era quella di rifugiarsi fra le braccia di Richard e,per questo motivo,decise d'attuare un piano di fuga,logico e sensato.Lady Cath, avendo difficoltà a stare distesa s'alzò dal grande letto a baldacchino definitivamente,guardò negli occhi spiritati di Rosalinda e le chiese a cosa stesse pensando ma in special modo,se si fosse sentita meglio.

La ragazza fece cenno di sì con la testa e rispose all'amata governante di non preoccuparsi di questo,ma piuttosto di preparare un bagaglio a mano per entrambe.La buona donna restò sulle prime attonita e basita; cosa voleva dire Rosalinda con questo?Cosa voleva fare? Beh,ebbe presto la sua risposta.La giovane,favorita dall'oscurità,aveva deciso di prelevare la seconda carrozza di suo cugino Ludovico per partire immediatamente e raggiungere Edimburgo nel più breve tempo possibile.Non sarebbe di certo rimasta alla mercé di quel James.Per quanto riguardava suo padre,per quanto dolorosa sarebbe potuta sembrare la sua decisione,era certa che avrebbe capito.Era certa Rosalinda delle minacce subite da suo padre,che da semplice mercante di stoffe,non avrebbe potuto far altrimenti che acconsentire ai capricci di James.Così,dopo aver spiegato tutto a lady Cath e dopo aver scritto una lunga missiva a suo padre Mario,nella quale spiegava le motivazioni ed i perché della sua decisione,si preparò e andò a svegliare lo stalliere,caro amico di Cath.Egli capì subito e senza battere ciglio si lanciò in quest'avventura,per affetto e rispetto di quella giovane donna che si era fatta tanto amare da tutti.
Fu così che la storia prese una direzione diversa.
I cavalli che Andrew lo stalliere aveva a disposizione erano veramente tanti e tutti di una notevole forza ma egli scelse Starlight e Shadow,due stalloni di montagna,i più belli di tutta la scuderia.Così,dopo aver preparato tutto e dopo aver conferito con il resto della servitù,Rosalinda,Lady Cath e Andrew partirono alla volta di Edimburgo.
I cavalli erano ben riposati,pertanto,secondo un'approssimativa stima di Andrew,entro circa due giorni e con le dovute soste si sarebbero lasciati alle spalle l'Inghilterra.
Intanto Richard,che in quegli istanti riposava beato nel suo letto,sognava di Rosalinda.Il suo era un vegliare piuttosto che un riposare,e in quegli strani attimi si lasció andare in un leggero sonno tumultuoso,quasi sembrasse senza fine.Sobbalzando madido di sudore dal suo cuscino,non poté fare a meno di risollevarsi dato che aveva realizzato di aver avuto un incubo,ma,non poté neanche fare a meno di dimenticare ció che lo aveva destato.
Sognava d'essere appena fuori le mura del castello,sulla riva destra del fiume che tagliava in due la landa verde circostante.
Al suo fianco André,fedele destriero che rilassato brucava dell'erbetta fresca e di fronte a lui Rosalinda in lacrime,con in mano un fazzolettino sporco di sangue.Nonostante i tentativi disperati di parlare con lei,ogni sforzo risultava vano;non riusciva né a parlare né a udire ció che la sua amata volesse dirgli.Altro particolare più inquietante erano tre corpi,tre cadaveri per la precisione,che giacevano riversi con i volti nella fanghiglia.Lasciandosi per un istante alle spalle quella Rosalinda piangente e disperata,si era chinato per guardare più da vicino a chi appartenessero i volti di quei tre uomini in terra e...con grandissimo orrore constató che non si trattava che di Bernard,Louis e lui stesso.Avevano il volto sfigurato da ipotetiche percosse,e lui in particolare,aveva un foro da arma da fuoco all'altezza dell'orecchio destro.
Quale angoscia!Che inquietudine!Il giovane conte non poté più prendere sonno;egli si sentiva talmente a disagio che inizió ad avere il brutto presentimento che qualcosa sarebbe dovuto accadere.Così,in un primo momento,fece per non ripensarci più su,ritiró lenzuola e coperte sulle spalle e s'adagió sul fianco ad occhi chiusi.No!Tutti vani i tentativi per rilassarsi un pó.Poi,ad un tratto,un'illuminazione.Richard,si era ricordato che durante la settimana trascorsa con Rosalinda in Inghilterra,la giovane gli raccontó di un incubo simile al suo,che turbava il suo riposo notturno molto spesso.
-"No!Non é possibile!Bernard!Louis!Venite qui!"-urló spaventato e severo Richard.
I due attendenti accorsero immediatamente ai cospetti del loro amico nonché superiore.Vedendolo stravolto non poterono fare a meno di chiedergli cosa fosse accaduto.Egli rispose a malapena,ma l'unica cosa che specificó era quella che si sarebbero dovuti mettere in viaggio e anticipare la loro partenza per raggiungere Rosalinda.I due soldati si guardarono a vicenda e senza dir nulla s'apprestarono ad indossare gli stivali e gli armamenti.
Intanto,Rosalinda dormiva tra le braccia di Lady Cath,cullata dal dondolìo della carrozza in movimento,ignara del fatto che a metà strada,avrebbe riabbracciato Richard.

RosalindaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora