Chapter 10: Love

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POV Cato:

Sono le cinque. Mentre aspetto Clove, osservo gli altri ospiti dell'albergo. Un bambino sta facendo lo slalom tra le gambe di alcuni uomini d'affari. Uno è appena caduto a terra. Mi copro la bocca per non scoppiare a ridere. I genitori di quel monello lo stanno rincorrendo per tutta la hall. - Jack! Torna immediatamente qui! - Distolgo l'attenzione da quel simpatico siparietto non appena la quindicenne che stavo aspettando si siede accanto a me. - Ciao - dico, accomodandomi meglio. - Ciao. - Si sta torturando le mani. - Allora? Cosa puoi dirmi su Peeta? - domanda alla fine, dopo alcuni interminabili attimi di silenzio. - Be', molte cose le conosci già, visto che sei stata la sua ragazza. Potresti dirmele, così provvederò a riferirti ciò che manca - le propongo. Lei accetta di buon grado. - Il suo colore preferito è l'arancione. Non quello brillante, ma quello del tramonto. È un pittore. È un fornaio. Gli piace dormire con la finestra aperta. Non mette mai lo zucchero nel tè. E si annoda sempre due volte i lacci delle scarpe. - Sembra che stia per piangere. Forse parlare di lui le ha fatto ricordare qualche bel ricordo di quando stavano assieme. - Ok. A Peeta piacciono molto i film fantasy. Magari, per rompere il ghiaccio, potresti invitarlo al cinema a vederne uno, oppure, in alternativa, prestargli un tuo libro riguardante quel genere e parlarne. - Clove scuote mestamente il capo. - Io leggo solo fantascienza. - Sospiro. - Be', allora potresti provare a farlo appassionare ai film fantascientifici. - Scrolla le spalle. - Ci posso provare. Ma se non funzionasse? - Mi gratto la testa. - A quel punto, dovresti chiedere ad Haymitch di rimettervi definitivamente in squadra insieme. Passando più tempo a tu per tu, succederà inevitabilmente qualcosa che vi farà avvicinare, com'è stato la prima volta. - Un sorriso spunta sulle sue labbra. - Forse hai ragione. Tanto vale provarci. Grazie mille. Tu di cosa avevi bisogno? - Ci siamo. Chiamo a raccolta tutto il mio coraggio e le dico: - Parlami di Katniss. - Lei non batte ciglio. - Il suo colore preferito è il verde. È una cacciatrice. Si prende cura della sua famiglia dal giorno in cui è morto suo padre, cinque anni fa. È una delle ragazze più coraggiose che conosca. È anche molto impulsiva. Odia le persone false e gli arroganti. Può sembrare molto dura, ma in realtà è dolcissima, soprattutto con Prim. - Mi annoto mentalmente ogni singola informazione. - Cosa le piace fare, di solito? - Clove ci pensa un po' su. - Anche lei, come Peeta, è una grande appassionata di fantasy. Ne parla in continuazione, quando non c'è nulla che la preoccupa. E poi adora viaggiare. È la prima volta che si trova fuori da Bruxelles, ma non vede l'ora di ripetere quest'esperienza. - Gli occhi le si illuminano mentre parla della sua migliore amica. Si vede che sono molto legate. - Grazie tante! Mi sei stata utilissima - le dico con un sorriso, pensando a come poter sfruttare le passioni della ragazza dei miei sogni a mio vantaggio.

POV Katniss:

Mi guardo intorno, alla ricerca di Peeta. Ma dov'è finito? All'improvviso, sento un dito che picchietta sulla mia spalla. Mi volto di scatto e mi ritrovo faccia a faccia con l'ex della mia migliore amica. - Scusa il ritardo - dice. - Figurati. Dai, andiamo a sederci. - Fortunatamente, troviamo un divano libero. - Cosa vuoi sapere di Clove? - gli chiedo. - Be', so già molte cose di lei... - inizia. - Ad esempio? - lo interrompo. - Il suo colore preferito è il rosso. Nello specifico, rosso sangue. Si è addestrata a lungo al tiro coi coltelli. È una tipa combattiva. Detesta le oche che fanno di tutto per mettersi in mostra. Il suo sogno è di andare ad abitare all'estero. Il suo idolo è Audrey Hepburn. - Annuisco, pensando a cos' altro posso dirgli. - Clove è una fanatica della fantascienza. Sa tutto su quel genere e non perde mai occasione per comprare un libro o vedere un film di quel tipo. - L'espressione di Peeta si fa più triste. - Oh. Io non ci capisco nulla. Mi piace solo il fantasy. - Mi mordo il labbro inferiore, pensando ad una soluzione. - Mmh... Potresti provare a "convertirla". Cioè, parlale di cosa ti piace tanto di quel genere, prestale un libro, invitala a vedere un film. In sintesi, cerca di passare più tempo che puoi con lei e trova qualcosa che avete in comune. - Peeta annuisce, e dopodiché mi sorride. - Grazie mille, Katniss, mi sei stata di grande aiuto. Se non sbaglio, volevi sapere qualcosa anche tu. - Faccio un respiro profondo. - Sì, in effetti... volevo chiederti di parlarmi di Cato - dico tutto d'un fiato. Lui si massaggia la tempia ed inizia a raccontare. - Il suo colore preferito è l'azzurro. Più precisamente, azzurro ghiaccio. È... un ragazzo molto particolare. Può sembrare strafottente, ma ti assicuro che non lo è. È divertente, e sa sempre farti tornare il sorriso. In più, ti ascolta e cerca di darti un sincero parere quando gli esponi un problema. È davvero un amico speciale. - Sentire tutte queste belle cose di lui mi fa sorridere. Ma in fondo l'avevo sempre saputo. Mi sporgo in avanti ed abbraccio il mio coetaneo. - Se ti serve qualcosa, qualsiasi altra cosa, non esitare a chiedere - gli dico, pensando nel mentre a come poter usare tutte le informazioni che mi ha dato.

POV Cato:

Stasera, in TV, fanno il film "Titanic". Tutte le ragazze ne vanno pazze ed è praticamente impossibile che non piangano ogni volta che lo vedono. Chiederò a Katniss di guardarlo insieme, e sarò pronto a consolarla nel caso non sopporti di vedere la morte di Jack. Pensare al protagonista maschile del kolossal mi fa tornare in mente il bambino di questo pomeriggio. Hanno lo stesso nome. Sorrido nel ricordare la caduta di quell'uomo d'affari. A pensarci meglio, però, ho la sensazione di averlo già visto da qualche parte. Mi fermo nel bel mezzo del corridoio a riflettere. Quando, però, vedo Katniss dirigersi verso di me dalla direzione opposta, mi scordo di tutto il resto, concentrandomi unicamente su di lei.

POV Katniss:

Non vedo l'ora che arrivi stasera. Trasmettono il mio film preferito, "Titanic". Verso fiumi di lacrime ogni volta che assisto alla morte di Jack. Se devo essere sincera, Leonardo DiCaprio è stato la mia prima cotta, e quando, a sei anni, mio padre mi ha fatto vedere il film, non riuscivo a distinguere la finzione dalla realtà, e così ho creduto che fosse morto. Ah, l'innocenza di quei tempi! Mi viene ancora da ridere al pensiero. Salgo le scale ed, una volta in corridoio, noto Cato appoggiato ad una parete. Sembra pensieroso. Quando mi vede, però, il suo viso si anima, e quell'espressione corrucciata scompare mentre mi viene incontro.





A/N: Il capitolo dieci! Scusate se non è molto interessante, ma ho la mente occupata dal pensiero che tra poco andrò a vedere "Maze Runner - La fuga" (AWWWWWWWWWW!!!!!!!!), e quindi non sono riuscita a fare di meglio. XD Anche questo capitolo è dedicato a @AccioHermioneWatson. Ringrazio nuovamente @Laila_Love_Write, @SariMack e @SofySoo per il loro continuo supporto. A presto! Baci! *-* :* <3

Tears of a Burning FireDove le storie prendono vita. Scoprilo ora