Chapter 3: Snow

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POV Cato:

L'attenzione di tutto il gruppo è focalizzata su Clove e Peeta, che si fissano con astio. - Ehi, ma che sta succedendo? Vi conoscete? - domanda Katniss, rivolta alla quindicenne dai capelli neri. - Sì - quasi ringhia lei. - È a causa sua che ho dovuto abbandonare momentaneamente la Spy - spiega. - Aspetta un attimo! - la interrompe il mio migliore amico, furente. - Io non ho nulla a che fare con questo! Sei tu che hai deciso di lasciare l'agenzia tutt'ad un tratto, senza dire niente a nessuno! Avremmo potuto risolvere tra noi i problemi che si erano creati! - Lei sbuffa. - Mellark, fammi il piacere di chiudere quel forno che hai per bocca! E voi cosa avete da guardare? - grida, rivolta al resto della sala. - Tornate a mangiare e fatevi i fatti vostri! - Uno dei presenti, timidamente, osa contraddirla. - Veramente, le spie si fanno sempre i fatti degli altri... - Un suo sguardo basta a zittirlo. Clove torna a sedersi nel silenzio generale, seguita immediatamente dal resto di noi. Finch tenta di spezzare il silenzio imbarazzante che si è creato. - Quindi... fatemi indovinare. Tu sei Glimmer - ed indica la ragazza bionda che è stata affidata a Marvel. Lei annuisce. - Rue - e punta il dito verso la ragazzina seduta di fianco a Thresh, che conferma. - E Katniss. - La mia partner le sorride. Mi rendo conto che è la prima volta che la vedo mostrare un qualsiasi segno di affetto o simpatia per qualcuno. I suoi occhi sono più luminosi che mai. Certo che è proprio bella... Non appena mi rendo conto di cosa sto pensando, abbasso lo sguardo sul piatto di spaghetti che ho davanti. Amo la cucina italiana. Qui in Belgio sono pochi i ristoranti che la propongono, ed Haymitch fa sempre le ordinazioni da uno di loro, "Da Roberto" o una roba del genere. - Gale, ti va di parlarmi della tua missione? - domanda la ragazza dagli occhi grigi. - Volentieri, ma non ora. Magari più tardi. Mi dici il numero della tua stanza? - chiede il mio coetaneo. Stringo i denti. Mi da fastidio questo loro legame. Sono troppo intimi per i miei gusti. - Certo! È la 625. Passa pure quando vuoi - risponde. - Eh, no! - la interrompo. - Ti ricordo che hai anche le sessioni pomeridiane. Stavolta resterò ad osservare i tuoi progressi. - Gale prende la parola. - Non ce n'è bisogno. - Lo guardo, inarcando un sopracciglio. - Posso rimanere io con lei. - Respiro profondamente. - Si dà il caso, Hawthorne, che la Everdeen è stata affidata a me. Non ho la minima intenzione di lasciarti un altro peso, tanto più che, se non sbaglio, il capo ha bisogno di alcuni agenti per una missione. Sei sempre il primo ad offrirti volontario, perché non lo fai anche ora? - Ci fissiamo con disprezzo. - Okay, forse è meglio se ci diamo tutti una calmata - dice Marvel, guardando prima me e poi Gale. Decidiamo di seguire il suo consiglio, e per il resto del pranzo nessuno osa proferir parola.

POV Katniss:

Una volta finito di mangiare, Cato è scomparso, dicendo che doveva chiedere una cosa a Tax e dandomi appuntamento alla sala degli allenamenti. Dopo aver salutato Gale, Finch, Clove e Peeta, mi dirigo verso la mia meta in compagnia di Glimmer, Rue ed i loro due tutor: uno dai capelli e gli occhi castani, magro, di nome Marvel; l'altro alto circa due metri, dalla pelle scura, i capelli neri e gli occhi dorati, chiamato Thresh. Arriviamo in palestra in men che non si dica, e troviamo Cato appoggiato al muro. - Forza, Katniss, fammi vedere cos'hai imparato stamattina - dice, salutando gli altri con un cenno della mano. Gli mostro il modo in cui mi è stato insegnato sparare e poi lo porto alla postazione di camuffamento. Alla fine della giornata, seguendo i consigli suoi e degli addestratori, posso considerarmi più che soddisfatta. Usciamo e salutiamo velocemente gli altri. Mi incammino in direzione della mia stanza ma, ad un certo punto, mi accorgo che Cato mi sta seguendo. Mi volto. - Sì? - chiedo. - Perché ti sei fermata? - domanda lui. Inarco un sopracciglio. - Per sapere il motivo per cui mi stai scortando - rispondo, come se fosse la cosa più ovvia del mondo. - Non voglio che tu faccia incontri che ti distraggano dal tuo obiettivo principale, l'allenamento. - Incrocio le braccia al petto. - Ti riferisci a Gale, vero? - Non risponde. Poco male, chi tace acconsente. - Cos'hai contro di lui? - Sospira. - Te l'ho detto, non devi avere distrazioni. - Mi avvicino lentamente a lui. Quando ci troviamo a pochi centimetri di distanza, sibilo: - Sarai anche un buon istruttore, ma non sei la mia guardia del corpo. - Dopodiché mi allontano senza voltarmi. Non sento più i suoi passi, quindi presumo che non mi stia più seguendo. Raggiungo la mia stanza e mi chiudo la porta alle spalle, deglutendo rumorosamente. Fa uno strano effetto trovarsi a pochi centimetri di distanza dal viso di Cato. Un effetto che non voglio più provare.

POV Cato:

Vaniglia. Katniss profuma di vaniglia. L'ho sentito quando si è avvicinata a me. I suoi capelli hanno davvero un buon odore. Mi chiedo se le sue labbra abbiano un eguale sapore. Scuoto la testa per scacciare l'ennesimo pensiero molesto che mi tormenta da quando ho conosciuto quella ragazza. Devo distrarmi. Esco fuori dalla sede della Spy. Passeggio per un po' tra i vicoli di Bruxelles, respirando l'aria della mia città. Amo questo luogo. Improvvisamente, delle voci molto familiari attirano la mia attenzione. Mi guardo in giro, e noto Finnick Odair ed Annie Cresta, due degli ex-membri dell'agenzia. Vicino a loro c'è una graziosa ragazzina dai capelli biondi. Pare che stia chiedendo qualcosa, forse delle indicazioni. Mi avvio verso il gruppetto. - Ehi, ragazzi! - esclamo, attirando la loro attenzione. - Cato! Da quanto tempo! - dice Finnick, venendomi incontro. Ci abbracciamo. - Annie, come stai? - chiedo, rivolto alla ventiduenne dai capelli castani che ci sta osservando. - Oh... Bene. E tu? - Sorrido. - Idem. - Purtroppo so che non è così. Annie, durante una missione, è stata catturata e torturata da Snow. Da quel momento, non è più stata la stessa. Rivolgo la mia attenzione alla ragazzina dagli occhi azzurri che mi sta fissando incuriosita. - E tu saresti...? - le chiedo gentilmente. - Primrose Everdeen. Sto cercando la Spy. Voglio fare una sorpresa a mia sorella Katniss. Mi ci puoi portare? - Incredibile! Quella ragazza continua a perseguitarmi. La cosa che più mi stupisce, però, è l'assoluta assenza di somiglianze tra le due. - Ehm... Certo! Vieni, ti accompagno. Passate anche voi due? - domando a Finnick ed Annie. - Ovvio che sì! - rispondono in coro, così ci avviamo.

POV Katniss:

- Be', è stato un racconto emozionante. Spero che partiremo insieme per una missione - dico a Gale, uscendo con lui dalla mia camera dopo aver parlato del suo ultimo caso. - Puoi contarci! - dice, abbracciandomi e poi allontanandosi. Io mi dirigo verso la stanza di Clove per parlarle di un dilemma che occupa la mia mente dall'ora di pranzo. Busso. - Clove, sono Katniss. Posso entrare? - La sua risposta non tarda ad arrivare. - Vieni pure. - Apro la porta e la vedo, seduta sul letto. - È successo qualcosa? - domanda, preoccupata. - A dire il vero, volevo chiederlo io a te. Come mai hai avuto quella reazione quando hai visto Peeta? - I suoi occhi s'adombrano. - È una storia lunga - dice solo. Mi siedo accanto a lei. - È lui il ragazzo con cui hai avuto problemi? - Annuisce. - Posso chiederti di che genere di problemi si è trattato? - Sospira. - Sì, certo. Vedi, io e lui avevamo una... una specie di relazione. Durante una missione, però, abbiamo litigato, rischiando di mandare tutto a monte e di farci beccare dagli scagnozzi di Snow. Ti ho parlato di lui, vero? - Faccio un cenno d'assenso, ricordando tutti i discorsi pieni d'odio della mia amica nei confronti del leader dell'organizzazione rivale della Spy. - Per questo motivo ho preferito allontanarmi piuttosto che continuare a svolgere missioni con lui. - Rimaniamo in silenzio per un po', poi mi viene in mente una proposta. - Ti va di andarci a prendere un gelato? - Clove alza il viso e, sorridendo, dice - Potrei mai rifiutare? - Usciamo dalla sua stanza ed, in men che non si dica, ci ritroviamo nell'atrio. All'improvviso, una voce urla il mio nome. - Katniss! - Mi volto di scatto. La riconoscerei tra mille. Con un sorriso a trentadue denti, esclamo a mia volta: - Prim!





A/N: Buonsalve a tutti! Questo è il terzo capitolo. Spero che lo apprezziate. Ringrazio nuovamente AccioHermioneWatson, Laila_Love_Write e @SariMack, che hanno recensito e votato gli altri due. Ancora non ci credo: diciannove visualizzazioni! Grazie di cuore a tutti per essere passati. Questa fanfiction significa molto per me. Posterò il prossimo capitolo domani. A presto! Baci! *-* :* <3

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