POV Cato:
"Titanic" è giunto al momento cruciale: il naufragio della nave. Questa è la parte peggiore. È impossibile non commuoversi di fronte ad uno dei più grandi disastri avvenuti lo scorso secolo. Katniss è stretta a me e, seppur sappia già come andrà a finire la vicenda, leggo nei suoi occhi una disperata voglia di cambiare il finale e far sì che tutti si salvino. È una ragazza incredibilmente altruista. L'ennesimo punto a favore per lei. Torno a concentrarmi sullo schermo. Jack e Rose stanno attendendo i soccorsi. Finalmente giunge il momento del discorso. La mia partner si aggrappa alla camicia che indosso, stringendo le labbra per impedirsi di piangere. Continuiamo a guardare il film in silenzio: la scoperta della morte di Jack, il salvataggio di Rose, il ritorno al presente ed il decesso della protagonista proprio come desiderava il suo unico amore, anziana, al calduccio nel suo letto. Durante i titoli di coda, Katniss si alza e va in bagno. Decido di lasciarla da sola per un po'. Capisco il suo bisogno: se fossi al suo posto, anch'io farei lo stesso. Approfitto di questo suo momento d'assenza per cambiarmi. Una volta fatto ciò, spengo la TV e mi metto a riflettere sulla missione. Chi potrà mai essere la talpa? All'improvviso, mi torna in mente il misterioso uomo d'affari che è caduto nella hall. Diamine, dove l'ho già incontrato? Sono sicuro di conoscerlo, almeno di vista. È un tormento che mi ossessiona da stamattina. - Tutto bene, Cato? - La voce di Katniss mi fa sobbalzare. Non mi ero accorto che fosse uscita dal bagno. Mi scruta con un'espressione preoccupata. - Ehi! Mi vuoi dire cos'hai? - Le faccio segno di mettersi accanto a me. - Stavo pensando alla talpa. Mentre facevo colazione, ho visto un uomo che mi è sembrato molto familiare. Non so perché, ma credo che ci sia un collegamento fra le due cose - le rivelo. Lei resta un attimo in silenzio. - Era un agente della Secret? - domanda, pensierosa. - Non ne sono sicuro. Potrebbe anche essere uno dei nostri. D'altra parte, però, Haymitch ci avrebbe avvisati dell'arrivo di qualche altro membro dell'agenzia - rifletto. - A meno che neanche Haymitch sia a conoscenza della sua presenza qui - dice Katniss. Mi volto di scatto verso di lei. - Non ci avevo pensato. Allora... può essere lui la talpa! - La mia compagna non sembra del tutto convinta. - Io non ne sarei così sicura. Insomma, è venuto ad alloggiare nel nostro stesso albergo, col rischio che noi potessimo notarlo e riconoscerlo. Non penso che sarebbe stato così idiota, no? - Mi tocca darle ragione. Il guaio è che adesso è tutto più complicato. Sto per aprire la bocca per dirle che faremo meglio a rifletterci domani mattina perché saremo più riposati, quando qualcuno inizia a bussare insistentemente alla nostra porta. Katniss corre ad aprire. - Clove! Che ci fai qui? - chiede, sorpresa. - Dobbiamo andare! - La voce della quindicenne è talmente affannata da spingermi a raggiungere le due ragazze sulla soglia della camera. - Spiegati meglio! - La ragazza in fiamme sta diventando sempre più ansiosa. - Devi venire subito! Prim sta molto male!
POV Katniss:
Prim sta molto male. Queste parole mi riecheggiano nelle orecchie. - Co-cosa? - balbetto, sperando di aver capito male. - Tua sorella manifesta sintomi di avvelenamento. - Non appena Clove mi confessa ciò, mi sento svenire. Le ginocchia cedono sotto il mio peso. Fortunatamente, Cato mi afferra in tempo. - Tienila un attimo. - Mi porge alla mia migliore amica e chiude a chiave la porta della nostra stanza. - Dove dobbiamo andare? - dice, una volta giratosi. - Nella stanza che Primrose condivide con Gale. - Ho riacquistato un po' di solidità nelle gambe, perciò non mi appoggio a nessuno durante il tragitto. Raggiungiamo la nostra meta e vediamo che sono tutti presenti, da Glimmer ad Annie. Mi faccio largo in mezzo a quella piccola folla e corro verso la mia sorellina, maledicendomi per non essermi opposta più fermamente alla sua richiesta di svolgere questa missione. - Prim! - Non mi ero accorta di star piangendo, ma la voce strozzata con cui pronuncio il suo nome mi fa rendere conto che calde lacrime continuano a bagnarmi le guance. Mi passo il dorso di una mano sul viso, scacciandole furiosamente. - Cos'è successo? - domando a Gale, fuori di me dalla rabbia. - Non ne ho la più pallida idea! Deve aver mangiato qualcosa di avariato! - Haymitch lo interrompe. - No, ragazzo, le hanno messo del veleno dentro al piatto. Bisogna portarla subito in ospedale. Non possiamo andare tutti. La accompagnerò solo io. Il problema è che gli altri sono occupati. Non so chi possa rimanere a badare a voi. - Improvvisamente, una voce sconosciuta si leva sopra tutte le altre: - Se permetti, Haymitch, posso restare io.
POV Cato:
Ci voltiamo tutti in direzione di chi ha parlato. - Seneca! Che cosa ci fai tu qui? - chiede il capo, esterrefatto. - Ho pensato che vi servisse una mano, così ho ceduto momentaneamente il mio posto a Plutarch - spiega il Capo-Stratega. Quasi non lo sento, visto che sono troppo concentrato ad osservarlo ed a darmi dello stupido per non averlo riconosciuto subito. È lui l'uomo che il bambino ha fatto cadere a terra. Haymitch riflette un attimo sulla sua proposta. - D'accordo. Fai molta attenzione a tutti loro. Dopo quel che è appena successo, nessuno è al sicuro. - Finch lo raggiunge. - Haymitch, ti accompagno anch'io. - Lui scuote la testa. - Assolutamente no. Non se ne parla. - Lei insiste: - Non puoi andare da solo! - Il nostro capo indica Peeta. - Verrà lui con me. Non posso permettere che tu corra rischi inutili. - Poi, rivolgendosi a Crane, dice: - Stai molto attento in special modo a lei. Non deve accaderle nulla di male, mi sono spiegato? - Seneca, semplicemente, annuisce.
POV Katniss:
Cato e Clove mi riconducono in camera. Lei resterà con noi fino al ritorno di Peeta, perché è troppo spaventata per rimanere da sola. Non posso darle torto. Anch'io lo sarei, se fossi al suo posto. Cato le spiega ciò di cui stavamo parlando prima che lei ci interrompesse, ma aggiunge anche un nuovo particolare. - Ora so chi era l'uomo che ho visto: Crane. - Io e la mia amica rimaniamo a fissarlo a bocca aperta. - Ma... non può essere stato lui! Lavora per la Spy praticamente da sempre! - esclama Clove, scandalizzata. - E proprio per questo motivo potrebbe essere la persona più ovvia di cui sospettare - insiste Cato. - Concordo con il ragazzo. - Nessuno di noi si era accorto che la porta non era stata chiusa bene, ed i nostri occhi si mettono ad osservare la persona sulla soglia, rimanendo stupiti per la seconda volta in un giorno. Effie Trinket.
A/N: Il capitolo undici! Spero che vi siano piaciuti gli elementi che ho inserito. Oggi per me è una splendida giornata, perché finalmente tornerò a scrivere su EFP. Non vedo l'ora di pubblicare la mia settima storia! Be', ringrazio @Laila_Love_Write, @AccioHermioneWatson (a cui il capitolo è dedicato), @SariMack, @SofySoo, @clove_district2 e @BebaLily77 e vi do appuntamento a domenica prossima col dodicesimo capitolo. A presto! Baci! *-* :* <3