POV Cato:
Katniss non ha dormito con me, stanotte. Dopo il nostro "litigio", si è chiusa per un po' di tempo in bagno e, quando ne è uscita, ha aperto la porta della nostra camera e se n'è andata senza aprir bocca. Non è ancora tornata ed io non ho la minima idea di dove sia. Sono preoccupatissimo. E se le fosse accaduto qualcosa di grave? È sotto la mia responsabilità, in quanto sono un agente più esperto di lei e questa è la sua prima missione, e poi... e poi tengo a lei come non ho mai tenuto a nessun altro. Se le dovesse succedere qualcosa di brutto, non me lo perdonerei mai. Decido di smettere di indugiare e di uscire dalla stanza per andarla a cercare. Ovviamente, il primo luogo in cui mi dirigo è la camera di Clove e Peeta. Busso insistentemente, sperando con tutte le mie forze che Katniss sia lì dentro, addormentata sul letto oppure in bagno a farsi una doccia. La sua migliore amica mi apre praticamente subito. - Cato! È successo qualcosa? Hai una faccia stravolta - mi domanda, scrutandomi bene in viso. Già da queste sue frasi capisco che la mia compagna non si trova da loro, eppure tento lo stesso. - Katniss è qui? - chiedo a mia volta, senza rispondere alla sua domanda precedente. La quindicenne aggrotta le sopracciglia. - No. Perchè? - indaga. - Ieri abbiamo discusso un po' e se ne è andata da qualche parte. Per caso, sai dove può essere adesso? - Mi massaggio nervosamente il collo, guardando la mora dall'alto. - Non ne ho la minima idea, mi dispiace. Se vuoi, però, posso darti una mano a cercarla - si offre, ma io scuoto la testa, sorridendole mestamente. - Non è necessario, tranquilla. - Faccio per andarmene quando lei mi blocca. - Aspetta! Ieri Peeta è rientrato nella nostra stanza un po' più tardi di mezzanotte. Forse l'ha vista. Adesso glielo chiedo. - Si precipita verso la porta del bagno e la spalanca. - Clove! - urla il mio migliore amico. Credo che sia completamente nudo e che stia cercando di coprirsi proprio in questo momento. - Scusa per l'intrusione, Peeta, ma è urgente. Ieri, prima di tornare qui, hai per caso visto Katniss? - Alle parole della ragazza segue un attimo di silenzio che sembra interminabile. - Uhm... no, mi dispiace, non l'ho vista. - Faccio un respiro profondo. - Dannazione! - mormoro, stando bene attento a non farmi sentire. - Grazie lo stesso - dico a Clove con un finto sorriso quando ricompare davanti a me. - Tienici informati, mi raccomando - mi ammonisce, prima di chiudere la porta.
Mi appoggio al muro, prendendomi il volto tra le mani. Se Haymitch o qualcuno degli altri veterani venisse a conoscenza di quel che è successo, probabilmente sarei sospeso dalla Spy a tempo indetetminato, e questa è proprio l'ultima cosa che voglio. Mi sono confidato con Clove e Peeta perché so bene che loro due non andrebbero mai a dire in giro che ho perso di vista la mia compagna, ma non posso rischiare di confessarlo a qualcun altro.
Decido di scendere le scale ed andare a fare colazione, in modo da non destare i sospetti di nessuno, e mi riprometto di cercare Katniss appena posso.POV Katniss:
Apro gli occhi a fatica. Non riconosco il luogo in cui mi trovo. Ha tutta l'aria di essere un capanno abbandonato.
Faccio per alzarmi, ma scopro di essere incatenata al muro. Inoltre, un dolore lancinante alla testa mi strappa un gemito. Ricordi confusi della sera prima si affacciano nella mia mente: io che esco fuori dal Ritz per prendere una boccata d'aria, qualcuno che bisbiglia il mio nome, io che mi giro per scoprire chi è, e qualcosa di pesante, probabilmente um oggetto di ferro, che mi colpisce, tramortendomi. L'ultima cosa che ricordo sono delle braccia che mi afferrano per le ascelle e mi portano via, poi il buio. Ed adesso mi ritrovo intrappolata qui, in questo posto sconosciuto, senza sapere che ore sono, da quanto tempo sono qui, quanto sono distante dai miei amici e soprattutto chi è stato a farmi questo.
- Cato - sussurro, frustrata. Non me ne sarei mai dovuta andare dalla nostra stanza. Adesso non solo sono in pericolo, ma probabilmente comprometterò la missione. Non mi faranno più entrare nella Spy per il resto della mia vita.
Una lacrima scivola lungo le mie guance, ma riesco a trattenere le altre. Mi accoccolo di nuovo a terra, sperando vivamente che i miei compagni mi trovino presto.POV Cato:
Non faccio nemmeno in tempo ad accomodarmi su di una sedia nella hall per ordinare da mangiare che il receptionist mi informa di essere atteso nel solito salottino.
Sbuffando sonoramente, mi alzo per dirigermi nel luogo che mi è stato indicato. Non appena entro, mi accorgo che non è affatto simile a nessuna delle riunioni precedenti. All'interno c'è solo Haymitch, e credo proprio che stia aspettando me.
Deglutisco. - C'è qualche problema? - domando, dopo essermi umettato le labbra secche. - Dimmelo tu - mi incalza il capo, venendo verso di me. - Non capisco... - inizio, ma vengo interrotto immediatamente. - Dov'è Katniss? - Il gelo si impossessa del mio corpo alla velocità della luce. - Stamattina non si sentiva molto bene, quindi ha preferito rimanere in camera - mento, il cuore che mi batte furiosamente nel petto. - Ma davvero? - Il leader mi fa un sorriso beffardo. - E questo come lo spieghi, allora? - Mi porge un biglietto che mi affretto a leggere: "Katniss Everdeen è in mano nostra. Se la volete riavere viva, vi consigliamo di seguire tutte le istruzioni che provvederemo a spedirvi per mezzo di questi foglietti".
Sento che le gambe stanno per cedere sotto il mio stesso peso.
Katniss è stata catturata dagli agenti della Service, e tutto per colpa mia.POV Katniss:
Il rumore cigolante di una porta che si apre mi scuote dal mio torpore.
Mi sollevo a sedere di scatto, scrutando nella fioca luce del sole che è appena penetrata all'interno di questo bunker la figura che si sta avvicinando a me a grandi passi.
- Chi sei? - quasi grido. Sono spaventata, ma non devo darlo a vedere.
Lo sconosciuto ridacchia. - Nessuno di cui tu ti debba seriamente preoccupare - mi risponde. Credo che adesso stia ghignando.
Non riconosco la sua voce, e scopro che la sua faccia è coperta da un cappuccio quando si abbassa per liberarmi delle manette che mi imprigionano i polsi.
Mentre me li massaggio, lui posa davanti a me una scodella con sopra dell'insalata ed un pezzo di pane.
- Tieni, mangia - mi ordina. Faccio come dice, e lui si rialza, deciso ad andarsene. Quando si trova proprio davanti alla porta, sollevo il viso dalla ciotola e per poco non strillo: - Cato mi troverà! - Lui scoppia in una grassa risata. - Come no, contaci! - e sbatte la porta dietro di sé.
- Lui mi troverà - mormoro a me stessa. - Ne sono certa.A/N: Che ve ne pare di questo capitolo? Spero che sia più interessante dei precedenti. La storia continua a piacervi? Se no, consigliatemi in che modo posso migliorare. Ringrazio, ovviamente, TERESA_AGNES_WICKED_, AccioHermioneWatson (anche questo capitolo è dedicato a te), SariMack, CloveDistrict_2, SofySoo, BebaLily77, Gre_Slytherin, Fangirl_Fanboy e tutti voi che mi avete permesso di raggiungere un traguardo così importante: 1.13K visualizzazioni, 136 voti e 175 commenti! Non sapete quanto vi ami! Il prossimo aggiornamento avverrà... indovinate?
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DOMANI! Soddisfatti? A presto! Baci! *-* :* <3