Chapter 13: Baby Mama Drama

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POV Cato:

Quando mi sveglio, la testa di Katniss è poggiata sul mio petto. Mi incanto per un attimo ad osservare i suoi lineamenti, cosa che mi sorprendo a fare piuttosto spesso, prima di ricordarmi di tutti gli avvenimenti di ieri e di ciò che accadrà quest'oggi. Mi alzo in piedi senza svegliare la sedicenne che sta dormendo accanto a me e, come al solito, mi cambio. Una volta fatto ciò, afferro il telefono per vedere che ora è e noto che mi è arrivato un messaggio. Incuriosito ed anche un po' preoccupato, lo apro. Dice: "Stasera alle 18 al Bois de Boulogne". Il mittente è anonimo. Una parte di me è sicura che si tratti di Effie. Un'altra, quella che non si fida mai di nessuno, invece, è convinta che sia un inganno. Mentre medito se rispondere o no, Katniss alza svogliatamente le palpebre e si stropiccia gli occhi. - Mmmh... 'Giorno - mormora a mo' di saluto. Dopodiché, scende dal letto. Ha i capelli tutti arruffati ed i segni della preoccupazione per la sua dolce sorellina ancora sul suo viso, ma resta comunque la splendida ragazza che ho conosciuto meno di un mese fa e di cui mi sto a poco a poco innamorando. Si dirige in bagno senza proferir parola, ancora assonnata. Decido di non parlarle dei miei dubbi riguardo al messaggio per non allarmarla ancora di più. Penso che i suoi nervi siano stati messi a dura prova ieri sera, e tutto per colpa di quel bastardo di Seneca Crane. Mi fermo un attimo a riflettere: forse dovrei parlare ad Haymitch di ciò che ho scoperto. Ripensandoci, però, Effie ha detto di non informare nessun altro all'infuori di Peeta... Uff, che dilemma! Mi sto passando una mano tra i capelli quando la testa di Katniss fa capolino dal bagno. - Puoi passarmi i vestiti, per favore? - chiede, indicandomi i suoi abiti, poggiati su di una sedia. Dopo aver fatto ciò che mi era stato richiesto, la informo dell'ora dell'appuntamento e le dico che esco un attimo per avvisare anche Clove e Peeta. Detto fatto: dopo neanche cinque minuti, sono di fronte alla porta della loro camera. Busso lievemente per non svegliarli in modo troppo brusco. Clove spalanca la porta. - Cato! È successo qualcosa? - domanda, già allarmatissima. - Sta' tranquilla. Volevo solo informarvi dell'orario in cui ci dovremo trovare al Bois de Boulogne. È alle 18. Ieri ne hai parlato con Peeta? - Lei annuisce. - Ha detto che verrà. Mi ha anche informato sulle condizioni di salute di Prim. Katniss è già sveglia? - Faccio un cenno d'assenso. Clove esce e si chiude la porta alle spalle senza che quest'ultima emetta il minimo cigolio. - Devo assolutamente aggiornarla.

POV Katniss:

Sono seduta sul letto, ad aspettare il ritorno di Cato, quando all'improvviso la porta si spalanca, sbattendo violentemente contro la parete. Alzo gli occhi, pronta a qualunque evenienza. Tiro un sospiro di sollievo non appena mi accorgo che si tratta di Clove. La sua espressione, però, mi fa ripiombare nel baratro della preoccupazione. - Katniss, Peeta mi ha detto come sta Prim. - Per un attimo, non riesco a respirare. Dopodiché mi alzo di scatto, andandole incontro. - Non è troppo grave, vero? - Dio, non so cosa farei se la perdessi! Perché, perché, perché le ho permesso di venire qui? Non smetterò mai di dannarmi se dovesse accaderle qualcosa di grave. - È fuori pericolo, ma i dottori hanno deciso di tenerla sotto osservazione per un po'. Gale è rimasto con lei all'ospedale. Si sente terribilmente responsabile. Teme che sia tutta colpa sua. - Scuoto la testa. - Più tardi lo chiamerò per rassicurarlo - decido. Un colpo di tosse ci distrae. - Devo forse ricordarvi che abbiamo anche altre faccende urgenti di cui occuparci, tipo, ad esempio, Effie Trinket? - ci dice Cato. Sembra infastidito. Penso che Gale non gli vada molto a genio, chissà poi perché. Insomma, sarebbe bello pensare che sia geloso nei miei confronti, ma sono assolutamente certa che questo fatto non c'entra nulla con l'antipatia che il mio partner prova per uno dei miei più cari amici. Conosco Gale da quattro anni, e non smetterò mai di fidarmi di lui, checché ne possano pensare gli altri. Ci vogliamo troppo bene. I pregiudizi della gente non ci hanno mai sfiorato. È per questo motivo che, quando rispondo all'ultima affermazione di Cato, il mio tono è freddo e distaccato: - Si dà il caso che io tenga molto a lui, e che non sopporti di vederlo mentre si colpevolizza per qualcosa di cui non è affatto responsabile. - Lui respira profondamente, guardandomi dall'alto in basso. - Vado a fare colazione - sbotta poi, allontanandosi in tutta fretta. - Penso che si sia ingelosito un bel po' - commenta Clove una volta che Cato è scomparso dalla nostra visuale. Sbuffo. - Sì, come no! - Detto ciò, chiudo a chiave la porta. - Ehi, ragazze! - È Peeta. Ci raggiunge ed iniziamo a camminare in direzione della hall, parlando dell'incontro che avverrà stasera.

POV Cato:

La giornata è passata in fretta. Io e Katniss non ci siamo più incrociati dopo la nostra piccola "discussione", ma adesso saremo costretti a stare gomito a gomito per tutta la serata. Busso alla porta della nostra stanza. - Sei pronta? - le domando. In tutta risposta, lei esce fuori, incantevole come una dea. Indossa un tubino di seta nero aderentissimo. Non sarei mai riuscito ad immaginare un abito più azzeccato per passare una serata al Bois. Mi accorgo che la sto fissando a bocca aperta già da un bel po' e tento di ricompormi. - Ehm... andiamo a chiamare gli altri. - Cinque minuti dopo, io, Katniss, Clove e Peeta siamo seduti all'interno dell'ennesima macchina presa a noleggio dal Ritz. Arriviamo al luogo dell'appuntamento in circa mezz'ora. Osserviamo tutte le persone all'aperto. Nessuna di loro è la signorina Trinket. - Dobbiamo entrare - dice Peeta, che dev'essere giunto alla mia stessa conclusione. Usciamo dalla macchina cercando di non dare nell'occhio e facciamo il nostro ingresso. Individuiamo immediatamente Effie. Ci sta aspettando seduta ad un tavolo per sei. Accanto a lei, c'è la sua cameriera. Facendoci largo tra la folla, ci accomodiamo.

POV Katniss:

- Benvenuti, ragazzi! Oh, e tu devi essere il famoso Peeta! È un vero piacere conoscerti! - esclama la Trinket tutto d'un fiato. - Grazie, altrettanto - le risponde educatamente Peeta. - Bando alle ciance! Siamo qui per parlare di cose serie! Avcicinatevi! - Facciamo come ci è stato detto. - Ho trovato parecchie prove che incastrano Seneca Crane - bisbiglia Effie, facendoci trasalire. - Ce le mostri, presto! - Cato diventa sempre più ansioso ogni minuto che passa. - Non posso farlo qui in pubblico! - dice lei, tirando però fuori, subito dopo, un plico che consegna a Clove. - Apritelo solo quando sarete al sicuri nelle vostre stanze - ci ammonisce. - Io credo che farebbero meglio a consegnarmelo subito, invece. - Ci votiamo tutti in direzione di uno sconosciuto. Ha la mano tesa in avanti e lo sguardo minaccioso. Non ci vuole molto per capire che si tratta di uno degli agenti della Service. - Giammai - ringhio. - Come volete. - A quel punto, tira fuori una pistola. Tutti i presenti vanno nel panico. Effie, dal canto suo, ha già in mano il suo revolver. - Ragazzi, andate! Ci penso io a lui! - Obbediamo e corriamo subito fuori, con il sottofondo degli spari che ci accompagna.




A/N: Il capitolo tredici! Spero che anche questo vi sia piaciuto! Ho inserito un po' più d'azione: che dite, avrei dovuto inserirne altra? Ad ogni modo, è l'ennesimo capitolo dedicato a @AccioHermioneWatson. Ringrazio anche @Laila_Love_Write, @SariMack, @clove_district2, @SofySoo, @BebaLily77, @Gre_Slytherin e tutte le altre persone che leggono soltanto. Il prossimo capitolo verrà postato domenica: scusate, ma prima non ci riesco. P.S.: l'immagine è spettacolosa! (?) A presto! Baci! *-* :* <3

Tears of a Burning FireDove le storie prendono vita. Scoprilo ora