Chapter 7: Thoughts and Horny Plans

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POV Cato:

Guardo la TV col rumore di Katniss che si fa la doccia in sottofondo. Continuo a pensare alla missione e non presto alcun tipo d'attenzione allo schermo. Essere in coppia con Clove e Peeta sarà certamente un vantaggio ma, considerando ciò che sto iniziando a provare per la mia compagna, è saggio che lavori insieme a lei? Lo squillo del cellulare mi riporta al presente. Guardo il nome sul display: Haymitch. - Pronto? - Il tono del mio capo è molto pratico. - Cato, domani tu e Katniss non vi metterete sulle tracce della talpa, bensì su quelle di una nostra ex-agente, Effie Trinket. Ho saputo da fonti affidabili che si trova proprio a Parigi, in Boulevard de Capucines, e frequenta spesso il Bois de Boulogne. Dovrete cercare di avvicinarla in uno di questi due luoghi e provare a convincerla a lavorare con noi per un'ultima volta. - Ascolto tutto con molta attenzione, ed alla fine rispondo: - Sissignore. Domattina ci dirigeremo davanti alla sua abitazione. - Dopodiché, chiudo la chiamata. - Chi era? - Ero talmente preso dalla telefonata da non essermi accorto che l'acqua aveva smesso di scrosciare. Mi volto in direzione di Katniss e, quando la vedo con solo un asciugamano addosso, per poco gli occhi non mi schizzano fuori dalle orbite. Contegno, Cato, contegno, mi ripeto mentalmente. Chiudo gli occhi per un attimo ed, una volta che li ho riaperti, li punto sul viso della mia compagna, senza farmi distrarre da nient'altro. - Il capo vuole che domani mattina rintracciamo una ex-spia che lavorava per noi, Effie Trinket. - Lei aggrotta le sopracciglia. - E chi si occuperà della talpa? - Non ci avevo pensato. Scrollo le spalle. - Probabilmente Clove e Peeta, o magari gli altri. - Katniss annuisce brevemente, prima di chiedermi di passarle i vestiti. Esce nuovamente dal bagno dopo cinque minuti e si siede accanto a me, sul bordo del letto, fingendo di essere interessata al notiziario. Continua a modersi le unghie. Chissà se il pensiero che la tormenta riguarda la missione. Nonostante il mio carattere spigliato ed estroverso, non riesco a trovare il coraggio di farle questa domanda. Quella ragazza annienta tutte le mie difese. Prima o poi, mi farà diventare pazzo, sempre che non lo sia già. - Cato... - Mi giro a guardarla, perdendomi immediatamente nei suoi magnetici occhi grigi. - Sì? - chiedo, come in trance. - Cosa pensi di me? - La sua domanda mi coglie del tutto impreparato. Non posso certo dirle la verità così, su due piedi. - Be', ecco, sei... diversa da qualsiasi altra ragazza io abbia mai conosciuto. - Mi stupisco io stesso della veridicità della risposta che le ho dato. - Ed è una cosa positiva? - Deglutisco, facendo poi un sorriso stentato. - In un certo senso. - È vero anche questo. Nessuna delle ragazze che conosco è così complicata, e questa è una cosa bella e brutta allo stesso tempo. Scoppia a ridere. Amo quel suono così cristallino. Senza accorgermene, mi accosto ancora di più a lei, che se ne ravvede ma non fa alcun tentativo di ritirarsi, anzi, si avvicina. I nostri volti sono a cinque centimetri di distanza, quattro, tre, due, uno... Oh, al diavolo, buttati! Neanche un secondo dopo aver formulato questo pensiero, le mie labbra sono sulle sue.

POV Katniss:

Provo una sensazione dolce ed amara allo stesso tempo. Dolce per ciò che sta succedendo, ed amara perché so che non potrà durare. Fintanto che nessuno ci interrompe, però, possiamo goderci questo momento in santa pace. Così gli circondo il collo con le braccia, mentre le sue mani mi accarezzano la schiena. Le nostre labbra non la vogliono sapere di staccarsi neanche per un istante. I nostri corpi combaciano alla perfezione. Non voglio smettere, e neanche lui. Dopo un po', però, siamo costretti a separarci per mancanza d'aria. Il mio ansimare si mischia col suo per alcuni minuti, poi, imbarazzati, ci sediamo ai poli opposti della sponda del letto, senza avere il coraggio di guardarci a vicenda. Do una veloce occhiata all'orologio: le nove. Afferro il mio pigiama e vado in bagno per cambiarmi, pienamente consapevole del fatto che, al mio ritorno, Cato sarà a petto nudo. Il solo pensiero mi fa andare a fuoco le guance.

POV Cato:

È stata l'esperienza più bella della mia vita. Non avrei mai voluto smettere. Le sue labbra sono morbidissime. Il suo profumo continua ad invadermi le narici. Mi tolgo la maglietta e mi corico, cercando di pensare alla missione. Inevitabilmente, però, continuo a tornare con la mente a quel bacio. Ne rivivo ogni singolo istante, mentre il bisogno impellente di ripeterlo si fa strada dentro di me. Katniss esce dal bagno e mi si sistema accanto, poggiando la testa sul mio petto. Io le accarezzo i capelli, e quel vago sentore di vaniglia si diffonde per tutta la stanza.

POV Katniss:

Quando mi risveglio, noto che Cato è ancora assopito. Visto da questa prospettiva, coi capelli biondi ed il viso beato, assomiglia ad un angelo. Un tenero sorriso si fa strada sulle mie labbra, mentre il ricordo del nostro bacio, avvenuto ieri sera, torna ad impossessarsi dei miei pensieri. Per distrarmi, scendo dal letto e mi lavo velocemente. Ho bisogno di parlare con Clove, di sfogarmi. Quando, però, torno in camera, trovo il mio partner già in piedi. Non posso certo abbandonarlo così, di punto in bianco. - Ehm... partiamo? - domando esitante, fissandolo di sottecchi. - Non vuoi fare colazione? - chiede di rimando lui, vagamente sorpreso. - Non ho molta fame - balbetto, scostandomi poi dall'ingresso del bagno per farlo entrare. - Oh. Ok. Vorrà dire che usciremo tra cinque minuti. - Non sembra affatto imbarazzato per ciò che è accaduto tra di noi, il che mi fa pensare che forse per lui non è stato poi così importante. All'improvviso, mi sento umiliata. Scuoto la testa e mi ricompongo, attendendo pazientemente che lui esca dalla toilette. Esattamente cinque minuti dopo, salutiamo il receptionist, che ci ha appena consegnato una delle macchine a noleggio dell'hotel. - Sai guidare? - gli domando. - Sì, ho fatto l'esame per la patente pochi mesi fa, e l'ho passato a pieni voti. - Per tutto il tragitto, non diciamo nient'altro. Raggiungiamo la macchina e ci infiliamo dentro ad essa. C'è un navigatore. Cato lo imposta per Boulevard de Capucines, e partiamo. - Tutto bene? - domando, per rompere il ghiaccio. - Abbastanza. Tu? - ribatte con tono incolore. - Bene, almeno credo. Insomma, sono ancora un po' scombussolata per ieri sera, ma a parte questo... - rispondo, sperando che colga ciò che voglio dirgli. Dopo qualche istante di silenzio, lui riprende: - Ti è piaciuto? - Così tanto che vorrei rifarlo adesso, penso. - Sì, molto. Ed a te? - Fa un cenno d'assenso, dopodiché rimaniamo in silenzio fino a quando non arriviamo a destinazione.





A/N: Sono tornata! Spero che abbiate apprezzato il capitolo sette. In questi giorni, sono stata impegnata con la stesura di "The Sixth Sense", ma purtroppo non riesco a pubblicare l'ultimo capitolo. Quando cerco di farlo, sotto mi compare la scritta: "Non sei autorizzato a modificare questa storia". Qualcuno di voi sa spiegarmi cosa devo fare? Grazie in anticipo! Ad ogni modo, questo capitolo è dedicato alla fantastica SariMack, che mi supporta durante la scrittura delle mie storie. Ti adoro! Ringrazio anche Laila_Love_Write, a cui ho dedicato l'altra mia fanfiction, e AccioHermioneWatson, i cui regali, si spera, non tarderanno ad arrivare. A presto! Baci! *-* :* <3

Tears of a Burning FireDove le storie prendono vita. Scoprilo ora