Capitolo 2: New York

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Martedì


"In un attimo, ho capito che eri tu...

 Il mio angelo,la luce che mi sveglia la mattina!

 Il giorno che ti ho vista eri lì... 

 Eri all'angolo, seduta in quel caffè, in fondo al tavolo un posto libero per me!

 Gli anni passano, i ricordi rimangono. 

 Se il mondo lo sapesse quanto ti ho cercata, 

 fermerebbe il tempo per vederti un giorno in più! 

 Amore vieni con me,scappiamo a New York! 

 Se stiamo insieme, di paura non ne avrò. 

 Non pensi che,sia inutile rimanere a piangere nascondere le lacrime! 

 Amore vieni con me,scappiamo a New York!

 Se stiamo insieme, di paura non ne avrò. 

 Ti porterò, al centro del mondo,andata senza ritorno e ora vieni con me! 

 Cogli l'attimo, come un bel film alla tv, 

 sento un brivido,dentro il cuore che scende giù...

 Siamo in bilico, e non è stupido! 

 Se il cielo lo sapesse,quanto ti ho amata, 

 forse capirebbe che l'unica sei tu! 

 Amore vieni con me,scappiamo a New York!

 Se stiamo insieme, di paura non ne avrò.

 Non pensi che,sia inutile rimanere a piangere nascondere le lacrime! 

 Amore vieni con me,scappiamo a New York! 

 Se stiamo insieme, di paura non ne avrò. 

 Ti porterò, al centro del mondo,

andata senza ritorno e ora vieni con me!

 Al centro del mondo,andata senza ritorno 

e ora vieni con me! 

 In un attimo, ho capito che eri tu...Il mio angelo,

 la luce che mi sveglia la mattina!Il giorno che ti ho vista eri lì..."

Sono le 7:00 di mattina e mi sveglio sentendo questa canzone,proveniva dal soggiorno.Così scendo e vedo Benji con la chitarra in mano che sta suonando,mi avvicino e dice: "scusa se ti ho svegliata" ed io: "no,non fa niente tanto fra un'ora dobbiamo andare a scuola e se tu non mi avessi svegliato con questa bellissima canzone,adesso starei ancora dormendo"

Benji: "ti piace quindi questa canzone,l'ho scritta io qualche giorno fa"

Io: "allora non è bellissima è stupenda,adesso andiamo a fare colazione"

Benji: "ti và se andiamo al bar a fare colazione?"

Io: "ok,vado a cambiarmi"

Dopo un quarto d'ora scendo indossando una t-shirt e dei jeans aderenti con le mie solite convers,i capelli lasciati lisci e con lo zaino,mentre lui era già pronto con lo zaino sulle spalle.Usciamo da casa e ci dirigiamo al bar,non molto distante dalla scuola.Ordiniamo due cornetti e due bicchieri d'acqua. Si fanno le 8:00 e ci dirigiamo a scuola e rivedo la mia migliore amica,Lea e rimango con lei e Benji finchè non suona la campanella.

Suona la campanella ed entriamo in classe.

Oggi il professore sembra come se non volesse entrare in classe nostra,ma alla fine dopo mezz'ora entra e chiede: "scusate ragazzi ma ho portato la macchina al meccanico e ho fatto tardi"

Anche come secondo giorno le ore di matematica,l'ora di inglese,l'ora di fisica e l'ora di diritto passano in fretta.Suona la campanella e usciamo dalla scuola e insieme a Benji vado a casa sua, pranziamo e dopo ci mettiamo a ripetere di nuovo italiano perchè la prof. ci aveva avvertito che ci sarebbe stata la prova di ingresso.Passano due ore e finiamo di studiare perchè per tanto tempo che avevamo ripetuto sapevamo tutto benissimo.

Arriva l'ora di cena e Benji mi invita a cenare fuori,raggiungiamo questo locale con lo scooter (anche se io odiassi le moto lui mi convinse a salire).Come prima volta era stato bello perchè non era quel tipo di ragazzo che gioca con le moto,cioè che non va troppo veloce. Una volta arrivati ordiniamo,quando finiamo nel frattempo che lui paga,io esco fuori ad aspettarlo.Esce e mi porta in un parco,poi mi benda gli occhi (una volta scesi dallo scooter) e non sapendo dove stavamo andando gli domando: "dove mi stai portando?"

Benji: "non preoccuparti se tu ti fidi di me lasciati trasportare"

Lo conoscevo solo da due giorni e già mi fidavo di lui e mi domandavo "chissà dove mi sta portando a quest'ora che è così buio?"

Sentivo che stavamo scendendo una specie di scivolo,arriviamo e mi toglie la benda,poi apro gli occhi e vedo un laghetto illuminato dalla luna e si udivano i grilli che cantavano (perchè ancora l'estate non se ne era andata comunque che era iniziata la scuola).Quando aprì gli occhi vidi che Benji con se si era portato la sua chitarra,così al chiaro della luna lui iniziò a suonare e iniziammo a cantare "New York".

Dopo un'ora

Io: "Benji sono stanca e poi domani abbiamo il compito alla prima ora,torniamo a casa"

Benji: "ok però di questo posto non dovrai fare parola con nessuno,sarà il nostro segreto"

Ritorniamo a casa,lui mi prende in braccio e sale le scale,poi mi poggia sul suo letto,mi dà il bacio della buonanotte e con voce dolce dice: "buonanotte stellina mia"

Io un pò assonnata gli rispondo: "buonanotte budino mio" (perchè questo soprannome gli ho dato?...mhe perchè lui adora i budini;mentre lui mi diede il soprannome di "stellina" perchè sono la sua stella che brillerà sempre mentre lui starà al mio fianco).


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