Capitolo 16°

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I giorni passarono in un baleno, ed io che non avevo la minima voglia di affrontare Jack e Bill, insieme.

I miei genitori acconsentirono molto più entusiasti di me all'idea che avrei frequentato un campeggio, proprio come quando ero bambina.

Metto tutto quello che posso nella valigia e in un attimo sono pronta, mio padre mi avrebbe accompagnato in macchina per poi riprendermi una volta finito. Non sapevo con precisione come funzionava, quando tempo dovevo rimanere...era stata una decisione presa su due piedi.

Salgo in macchina in silenzio mentre sento lo sguardo di mio padre puntato su di me, mette in moto la macchina.

- Come mai sei così silenziosa? Hai cambiato idea Punzie? -

Mi volto a guardarlo sorridendo per tranquillizzarlo, mio padre non aveva la minima idea di cosa mi stava succedendo realmente.

- Certo che no, sono molto entusiasta e...ansiosa più che altro.-

- Sta tranquilla sarai la numero uno, come sempre! -

Magari avessi l'autostima che dice ogni volta mio padre...

Il tragitto non è molto lungo, in un quarto d'ora arriviamo a destinazione. Devo ammettere che già il posto mi piace molto, accogliente, luminoso e tranquillo.
All'entrata c'è un piccolo cancello che si apre automaticamente  non appena entriamo con l'auto, raggiungiamo un abitazione lì di fronte e scendiamo dalla macchina.

Mi guardo attorno mentre vedo un territorio molto grande e spazioso, oltre alle piccole case disposte lì davanti si vede un immenso bosco, si potevano intravedere delle tende da campeggio con alcuni ragazzi che erano appena arrivati, tra questi vedo Bill.

Saluto mio padre abbracciandolo forte mentre prendo le mie cose e mi dirigo verso i miei nuovi compagni.

- Ehilà ce l'hai fatta ad arrivare! -

Il suo buonumore non variava mai di una virgola.

- Direi di si, il posto mi piace davvero. Sai montare una tenda? -

- E me l'ho chiedi? E tu?-

Sorrisi imbarazzata mentre uscivo fuori la mia enorme tenda blu notte
- Io non ho la minima idea di come si monta questa roba! -

Bill rise mentre accanto a me continuò a finire di montare la sua tenda.
Nel frattempo io cercai di montare la mia, ma invano. Non somigliava neppure ad una tenda da campeggio, le aste che avrebbero dovuto reggerla erano piegate e sembrava stessero per cedere da un momento all'altro.

Sento la mano di Bill toccare il mio fianco mentre mi sposta leggermente, per fortuna ero di spalle e non potè vedere il mio viso diventare rosso.

- Lascia faccio io prima che ti ritrovi senza una tenda dove passare la notte. -

Mi spiegò parecchie cose e non posso fare a meno di notare le sue mani che toccavano continuamente le mie.
Mi toccò  i fianchi per farmi spostare di alcuni centimetri, le sue braccia si avvolsero un po' troppe volte alle mie.
Avevamo appena finito. Sorrisi ringraziandolo per avermi aiutata, si poteva notare perfettamente il mio imbarazzo.

Entro dentro sistemando i miei bagagli e le cose che avevo lasciato fuori.

- Ehm...Bill per favore mi passi il mio zaino? -

In men che non si dica dalla fessura della tenda vedo una mano tenere il mio zaino, stendo il braccio per prenderlo e sento una mano estremamente fredda. Lascio cadere lo zaino per terra mentre esco fuori.

- Jack... -

Non risponde mentre va a sistemare silenzioso le sue cose, non molto lontano dal mio accampamento. Cosa diavolo ha adesso?

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