Beautiful Day pt.2

1.3K 78 32
                                    

"No Fede, it's too big. Io non lo mette in bocca. È enorme, poi non sono sicuro che mi piace"
"Daiii Mik, è grande, ma non così grande. Mettilo in bocca e sta buono"
Quando l'inglesino aprì la bocca per protestare nuovamente, Fedez ormai stufo di insistere approfittò di quell'attimo di distrazione e gli ficcò quel dannato mashmellow gigante in bocca.
Guardò divertito l'espressione disgustata di Michael, che con il dolcetto che spuntava ancora per metà dalle labbra lo guardava shoccato e accusatorio.
"Dio mio, possibile che tu sia un doppio senso vivente? Oddio no, no che schifo non sputarlo, mandalo giù ti prego, fammi felice! Ma che merdaaa, no dai, ne ho un pezzettino sulla scarpaaa!"
"Avevo detto te che non lo mangiavo!"

Quando Mika gli aveva detto che avrebbero mangiato fuori, aveva pensato ad un piccolo ma discreto ristorante per superstar internazionali o una cosa sul genere insomma.
Certo però, che l'ultimo posto che si sarebbe aspettato era il Luna Park.
Avevano girato tutto il parco e preso una schifezza da ogni bancarella, si era anche beccato un lieve rimprovero da Michael su quanto stesse mangiando, perché poi sulle giostre avrebbe vomitato tutto.
Beh, si, lui onestamente più degli autoscontri e degli SparaTutto non avrebbe fatto. Le altre giostre erano tutte un po troppo alte per i suoi gusti o semplicemente un po troppo movimentate da fare con tutti quei mashmellow nello stomaco.
A parte quello era una bellissima serata e si stava divertendo davvero.

"Ma perché! Sono così carini e cicciosi!"
"Fede, questi coso è grande come tuo palma"
"Volevi dire palmo"
"Hai capito uguale"
Ridacchiando estrasse uno dei cosi in questione dal sacchetto di carta e sorridendo ne portò un alto alla bocca.
"Choffy vanny!"*
" What?"
"Nulla, lascia stare...- sospirò -... Quindi, il Luna Park eh?"
"Giaaà! È una gran ficata! Io lo ama. Tutte queste luci e risate, anche odore così dolce! È come i sogni!"
Intenerito, Federico guardava lo sguardo assorto di Michael che sorridente osservava alcuni ragazzini correre tra le bancarelle colorate, uno di quelli gli corse accanto e si dovette spostare velocemente per non essere investito in pieno.
Si ritrovò quindi, già per la seconda volta quel giorno, tra le braccia dell'uomo.
"Perché mi guardi con quella faccia?" gli chiese quindi, notando il suo sorriso persistente, ma rimanendo comunque al suo posto.
"Ho Fede, tu sei così piccolo"
Con le guance arrossate per l'imbarazzo, si scostò dalla presa dell'altro.
Aveva ragione però, effettivamente anche contando i capelli, Federico gli arrivava giusto giusto al naso.
Prese a camminare spedito, diretto chissà dove. Non che fosse offeso o altro, solo che tutta quella vicinanza lo metteva un pochino in soggezione.
"Ehi, ma dove vai?"
Si sentì urlare dietro.
"La facciamo una giostra si o no?"
Mika lo raggiunse, anche lui correndo e gli posò una mano sulla spalla.
"Certo, quale?!"
Dio, ma perché doveva esserci tutto quel contatto tra loro?
Non che non gli facesse piacere.
Dio, non è che non gli piacesse, a lui piaceva. Ma forse gli piaceva un po troppo...
Più che altro era spaventato dal fatto di gradire tutto quel contatto. Anzi, in un certo senso non era...non era nemmeno abbastanza.
Sospirò, scostandosi leggermente da quel tocco. Troppo preso dai propri pensieri non badò all'espressione sconfortata di Mika al suo continuo sottrarsi e alla fine, per rispondere in fretta, indicò a casaccio la giostra dietro di se.
"Ah"
L'insolita risposta e le guance arrossate di Mika, visibili sotto tutte quelle luci colorate lo portarono a voltarsi, chiedendosi cosa mai avesse scelto.
Ah.
Oh, ma vaffanculo.
Sul serio? Cosa c'era che non andava in lui.
Davanti ai suoi occhi, un gigantesco cuore rosa con dentro la luccicante e pacchianissima scritta Tunnel of Love sormontava le loro teste.
Buttò un occhiata alla lunga fila di coppiette in coda per il biglietto prima di girarsi e tentare di trovare una scusa alla propria gaffe.
"Che? Ah no. No. Dicevo quella dietro..."
Riprovò, poco sicuro, e il sorriso entusiasta di Mika - non un semplice sorriso felice, ma quello che aveva un no so che si eccessivo che lo rendeva terribilmente inquietante ai suoi occhi - gli strinse lo stomaco.
Aveva il terrore di voltarsi a guardare.
"Pensavo che tu avessi paura di stare in alto! In elicottero ti lamentava sempre"
Buttò un occhiata alle sue spalle, oltre il tunnel del diabete e la vide.
Proprio lì, sotto il suo sguardo, si ereggeva fiera in tutta la sua mastodontica dimensione, lei.
La Ruota Panoramica.
"Ma che? Scherzi?"

Appena la sbarra si abbasso sulle proprie gambe, Fedez la strinse sino al punto di sbiancare le nocche e si ritrovò a rimpiangere i vagoni rosa e saldamente attaccati al suolo di quello stupido tunnel.
"Fedez, sicuro che è tutto okay?"
"Certo"
Neanche a dirlo, che la giostra si mosse incominciando a salire e lui sobbalzò, aumentando ancor più la stretta attorno al metallo freddo.
Nel vederlo chiudere gli occhi e stare assolutamente fermo e rigido contro lo schienale del sedile, Mika, dopo alcuni tentennamenti si spostò leggermente più a lato, prima di avvolgergli le spalle in un mezzo abbraccio e posare il capo contro quello dell'amico.
"Se tu aveva paura, poteva dirmelo" gli sussurrò all'orecchio.
Erano giunti ormai in cima e piano la giostra stava riscendendo.
Forse Federico avrebbe dovuto guardarsi attorno, e almeno provare ad apprezzare il paesaggio che lo circondava, ma il suo sguardo era incastrato a quello di Michael e anche se avesse voluto provare a distogliere lo sguardo, non ci sarebbe riuscito.
O forse si, forse ci sarebbe riuscito, il problema vero e che non lo voleva. Non voleva nulla se non avvicinarsi ancora di qualche centimetro.
"E perdere l'occasione di averti così vicino? Non scherziamo"
Le parole, una volta pronunciate non avevano il suono scherzoso che Fedez credeva avessero avuto.
Al contrario risultarono terribilmente serie.
Mika lo guardava, in volto un espressione carica di sfaccettature che non riusciva a cogliere ma che gli mettevano a soqquadro lo stomaco.
"Perfavore Federico, non dire così"
"Ti da fastidio?"
Quello non rispose, si limitò ad abbassare il capo e guardare giù.
Si stavano avvicinando al suolo e tra pochi istanti sarebbero scesi da quella giostra e così tutto sarebbe finito.
"Perdonami Mika"
Fedez non pareva della stessa opinione invece.
Gli prese il volto tra le mani, affondando le dita nei ricci bruni e avvicinò sempre più i loro visi.
A quel punto si fermarono, guardano l'uno gli occhi dell'altro come a chiedersi a vicenda se fossero sicuri di cosa stessero facendo.
Lo erano. Senza più aspettare un secondo si vennero in contro a vicenda, catturando le loro labbra in un bacio umido, che levava il fiato.
Sentì la lingua di Mika farsi spazio facilmente nella sua bocca, che era già pronta ad accoglierla.
Non gli pareva vero. Federico sentiva scosse elettriche attraversarlo da capo a piedi e un piacevole formicolio alla bocca dello stomaco, lo fece sorridere nel bacio. Erano quelli i famosi calabroni di cui blaterava l'altro? Fece per sporgersi più verso l'altro desiderando ardentemente un contatto maggiore, ma il dondolarsi del sedile lo colse alla sprovvista facendolo staccare dal bacio, impaurito, per reggersi alla struttura della giostra.
La giostra era ferma, loro erano tornati a terra e lo scossone improvviso che aveva sentito non era altro che quello.
I due si guardarono, sorridenti prima scoppiare a ridere.
Federico, labbra rosse e respiro corto, non era mai stato tanto felice.









______________________________________________
Angolino di Lex.
Questo capitolo è dedicato a tutti voi che leggete e commente le mie storie.
A Mika e al suo splendido completo con l'unicorno di ieri.
E a Fedez, che so che shippa la Midez anche lui, perché nel Live di ieri ha mensionato Titanic un paio di volte, e sospetto sia perché in realtà anche lui legge questa Fic, ed era in realtà un messaggio per noi.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto, un bacio a tutti.

*Choffy vanny = ovvero Fedez che prova a dire Choppy Bunny con la cocca piena di mashmellow. Non so se avere presente, ma è quel gioco dove sfidi i tuoi amici a infilarsi più dolcetti possibili in bocca e quello che ne ha di più e riesce ancora a dire Choppy Bunny, vince.

It would be too late to let you go.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora