"Come here, Fedez. Entra pure! Non stare su porta."
Titubante, il rapper fece come consigliatogli.Era sempre più convinto che essere lì fosse un immane cazzata.
Insomma, non poteva superare la rottura con Giulia come avrebbe fatto normalmente?
Con un chilo di gelato alla nocciola e una sbronza di quelle pesanti insieme allo zio Ax?
No, lui doveva volare a Londra per cacciarsi in situazioni abbastanza di merda.
Come capitare a casa di un suo amico in piena lite col suo compagno.
Che poi, lui e Michael erano amici?
Spesso avevano mangiato assieme, bevuto un paio di volte e ridevano spesso. Molto spesso anche.
Stava bene con lui, si era affezionato al libanese, ma non era come con Alessandro o Emis e il resto della compagnia era un amicizia diversa.
Comunque ormai era lì.
Si guardò attorno dando un occhiata generale all'ambiente e beh...
Si era aspettato un posto più impersonale, arredato come una di quelle case da grandi star che si vedevano sulle riviste di interni, chic tanto quanto smorte, casa di Mika invece era davvero...Wow.
Le pareti e il parquet erano in legno, il soffitto, obliquo, aveva le travi a vista.
Davanti a lui proprio dietro al meraviglioso pianoforte a coda, c'era un enorme vetrata, che dava sulle altre case di Londra, mentre sulle pareti circostanti c'erano appesi centinaia di dischi, foto e quadri. C'era una libreria, molto grande, quasi totalmente priva di libri, ma carica di cianfrusaglie di ogni sorta. Un grande divano viola dall'aria comodissima dominava al centro della stanza ed era rivolto proprio davanti ad un televisore a schermo piatto appeso al muro, con proprio sotto un impianto stereo invidiabile. Era bella, e aveva un aria un po caotica con tutti quegli oggetti e quei vestiti sparsi in giro.
Vissuta.
"Non sono arrivato in un buon momento, vero?"
Mika gli sorrise, rassicurante.
"No, absolutamente Fede. It's... La notte scorsa noi ha litigatto. But it's all okay. Lui passa"
Federico sospirò, accennando un sorrisetto non molto convinto.
"Sicuro Mik?"
"Absolutamente"Erano passate un paio d'ore e l'aria tra lui e Michael pareva essersi allietata.
A quanto pareva l'inglese non aveva birra in frigo, così Fede si era accontento di un The.
Si erano spostati a parlare in cucina, seduti attorno al piccolo tavolo rotondo.
Aveva male alle guance, quel dolore piacevole di quando non riesci a smettere di sorridere.
Lui e Mika avevano legato tantissimo durante l'ultima serie di XF e l'uomo era entrato nella Top5 delle Preferenze Umane del rapper.
Aveva scalato la classifica ora, superando Giulia per ovvi motivi e finendo in quarta posizione, subito dopo sua madre, Chewbecca e lo zio Ax.
"Fedez, io deve chiedrti una cosa. Perché Giulia ha lasciato te?"
Il sorriso si incrinò.
Era giusto che volesse saperlo, si era offerto di ospitarlo, era una domanda che anche lui si poneva spesso e alla quale non aveva ancora una risposta.
"Non saprei Mik, lei dice che non la amo."
Il suo interlocutore annuì, sovrappensiero, facendo molleggiare i boccoli scuri che coprirono a appena lo sguardo castano, che da un momento all'altro si fece particolarmente assorto.
"E Giulia ha ragione?"
Giulia aveva ragione?
Osservò la tazza vuota, girandosela tra le mani.
"No, ovviamente, no"
Credeva in quello che aveva detto, ma appena pronunciate, quelle parole presero un po il retrogusto amaro di una bugia.
Ma lui la amava. Ne era certo.
Beh, magari meno di prima, ma con la ragazza non c'erano mai stati morsi allo stomaco o cori di angeli, ma era amore anche quello.
"Tu ha ancora calabroni quando bacia lei?"
Federico lo guardo stranito, non comprendendo seriamente cosa stesse dicendo l'amico.
"Questa devi spiegarmela..."
"Ma si, tu cappitto! Quando tuo stomaco è sotto sopra come se qualcosa è dentro di lui!"
Quando Michael vide il ragazzo di fronte a lui ridere talmente tanto da accasciarsi al tavolo, sfoderò la miglior faccia offesa del suo repertorio.
Cosa ora? Che aveva detto?!
"Farfalle zio, non calabroni! Da dove ti ...da dove ti è uscito calabroni poi?"
Chiese, ancora i residui di risata sulle labbra.
Le labbra di Michael si curvarono a formare una piccola e rosea o muta e gli occhi sgranati luccicarono sorpresi.
"Stronzo de meeerda! Non ridere! Io ha ragione! Butterflies are too delicate. Love is more powerful. Calabrone rende melio l'idea."
"Già hai ragione ma no. Non è quel tipo d'amore. Niente calabroni"
"Mh, non mi piace così. Dovrebbero sempre esserci i calabroni"
"Perché, tu hai ancora i calabroni?"
Quando Michael non rispose gli si gelò il sangue.
Era un idiota.
Che diavolo aveva per la testa?
Ci furono alcuni momenti carichi di un silenzio teso prima che un motivetto conosciuto gli giungesse alle orecchie.
"No hope, no love, no glory, no happy ending..."
Il suono breve e vagamente tetro delle loro risate proruppe nella stanza.Andreas era tornato alle 23.00 circa.
Fedez si era rinchiuso nella camera degli ospiti appena il campanello era suonato, poteva essere scortese, ma era abbastanza sicuro che l'uomo non desiderasse vedere la sua faccia in giro per casa.
C'era stato molto silenzio all'inizio.
Aveva capito anche che tipo di silenzio era.
Mika e Andreas erano in guerra fredda,che sapeva non sarebbe rimasta tale così a lungo.
Era la calma prima della tempesta.Li sentì urlare verso 24.00 e fu proprio con le loro urla nelle orecchie che si addormentò.
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Angolino di Lex.
Vi chiedo gentilmente di non picchiarmi.
Come capitolo non è il massimo, ma si dai, non fa poi così tanto schifo.
Spero...
Che diavolo accade tra Andreas e Mika?
Suppongo abbiate sospetti ma lo vedremo.
OK, vi lascio un bacio, a presto.
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It would be too late to let you go.
FanfictionX-Factor9 è finito e dovrebbero così iniziare i suoi tanto attesi sei mesi di ripresa alla vita normale che aspetta per tornare ad essere semplicemente Federico. Solo pochi giorni prima ha abbracciato Mika, augurandogli buon viaggio con un sorriso...