Avevano trascorso la notte nello stesso letto anche quella sera, ma era stato diverso.
Erano entrati in camera e si erano infilati i pigiami, come se entrambi avessero concordato che le nuove esperienze di quel giorno fossero più che sufficienti per chiudere in bellezza la serata.
Eppure non fu così.
Una volta a letto i due si strinsero in un tenero abbraccio, stando allungo in silenzio beandosi solo l'uno della presenza dell'altro.
Federico grazie alla chiara luce della luna che filtrava dalle vetrate nella stanza, guardava assorto il viso del compagno.
La pelle perfetta, le lunghe ciglia e labbra rosee e fini così maledettamente invitanti.
Si sporse a baciarle, avvicinandosi sempre più verso l'altro che dopo pochi secondi lo afferrò per i fianchi mettendolo a cavalcioni su di se e non riuscendo a trattenere un sorriso nel bacio.
Le mani di Fedez vagavano su di lui, esplorando da sopra la maglia leggera ogni centimetro di quel corpo nuovo con le sue mani.
Giunse a palmi aperti ad esplorare il petto di Mika, finendo per sfiorare col pollice un piccolo rigonfiamento all'altezza dei pettorali. Sentì il respiro dell'altro smorzarsi un secondo a quel tocco tanto lieve, così decise di farlo nuovamente con più decisione, afferrando il capezzolo dell'altro tra le dita e iniziando a stringerlo e giocarci.
Il bacio si spezzò per un momento, il tempo che ci volle a Fedez per trovarsi Mika gemere contro le proprie labbra. Sorrise soddisfatto a quella piccola nuova scoperta e decise di approfittare del momento per mordergli il labbro, tirandolo lievemente e applicando allo stesso tempo una pressione maggiore con le dite, per vedere se quel tentativo potesse essere un successo.
Al suo gesto seguì subito un ansito strozzato che alle sue orecchie suonò come musica.
"Oh God"
"Ti piace?"
Non ricevette risposta, ma la sua voce dovette suonare forse un po più compiaciuta di quanto lecito perché l'uomo stretto tra le sue gambe lo guardava dal basso, labbra martoriate dai denti e occhi lucidi , con un velo divertito di rimprovero.
Da un momento all'altro grazie ad un improvviso colpo di reni le posizioni si invertirono e si ritrovò quindi sovrastato dalla figura di Michael.
Una scossa di eccitazione lo percorse, finendo dritta al suo basso ventre.
Si sentiva terribilmente eccitato in quel momento, con Mika a cavalcioni su di lui che gli stringeva i polsi all'altezza del viso.
L'uomo avvicinò il proprio volto al suo, fermandosi ad un paio di centimetri dalla sua bocca, prima di passarvici sopra la lingua che leggera si insinuò tra le sue labbra sfiorandole appena. Federico provò ad approfondire nuovamente il contatto, ma quello si ritrasse lasciandolo insoddisfatto.
"Oh no Fede, tu non puoi. Deve aspettare"
Così dicendo gli lasciò i polsi, facendo scorrere le mani lungo tutto il suo torso, sino a giungere ai lembi della sua maglietta.
Mika lo guardò negli occhi prima di procedere, come a chiedere il consenso di poter sfilare quella barriera di stoffa che gli impediva la visione del suo corpo tatuato, così decise di ricambiare lo sguardo cercando di far trapelare tutto il suo desiderio e la sua decisione.
Così quello gli sfilò la maglietta, mentre lui inarcava la schiena cercando di facilitare il più possibile la cosa, e gliela bloccò dietro la testa non sfiladogliela del tutto facendo si di limitargli il più possibile l'uso delle braccia.
Tutto quello lo stava eccitando da morire, Mika era eccitante da morire, nel suo modo di fare e nel suo modo di essere. Era la prima volta in vita sua che si sentiva tanto inerme nelle mani di qualcuno, così terribilmente privo di una propria volontà. In quel momento, con l'erezione contatta nei boxer che premeva contro le cosce di Michael, si sarebbe lasciato fare qualunque cosa.
L'uomo gli baciò leggero all'angolo della bocca, scendendo sempre più giù lungo la mandibola dove lasciò un piccolo morso e poi sempre più in basso, succhiando e mordendo ogni lembo scoperto di pelle sino alla base del collo.
Quando quello si fermò staccandosi dalla sua carne, il freddo che provò contro la sua pelle bollente lo destabilzzò facendolo sentire nudo e sottomesso alla volontà dell'altro.
Si accorse di aver chiuso gli occhi ed essersi abbandonato completamente a Michael solo quando si ritrovò a dover aprire gli occhi per vedere cosa stesse facendo.
Si perse quindi in un paio di iridi scure che lo fissavano divertite e in un paio labbra stese in un sorriso, proprio ad un paio di centimetri da un suo capezzolo.
Si ritrovò a imitare il sorriso dell'altro senza riuscire a distogliere lo sguardo, mentre quello si piegava sul piccolo e turgido bocciolo di carne rosea e lo prendeva tra le labbra , succhiando e tirando coi denti, facendo fluire così il suo sangue in diverse parti del corpo.
Nonostante cercasse di trattenersi si ritrovò col desiderio di liberarsi da tutte quelle strette, che fossero le gambe dell'altro o la maglietta e quando quello allontanò le labbra da quella parte di lui per poterci soffiare leggero sopra, si ritrovò senza aria nei polmoni, perché incanalata tutto in un unico sospiro frustrato.
"Ti diverti vero?"
Chiese quindi dopo pochi secondi.
"Perché, tu no?"
"Stronzo"
Guardò per alcuni secondi l'uomo che lo sottometteva al suo volere, scoprendosi improvvisamente felice. Non ricordava di aver mai sorriso tanto in atteggiamenti simili con Giulia o altre.
L'altro rise nuovamente, tornado finalmente alle sue labbra e coinvolgendo le loro lingue in un gioco di intrecci.
Dovette soffocare un gemito all'interno del bacio quando la mano di Mika si insinuò sotto l'elastico del pigiama, sfiorando con la punta delle dita la sua erezione da sopra il tessuto umido di piacere bei boxer.
La mano di Michael si introdusse all'interno del suo intimo , stringendo poi la presa sulla sua asta, muovendola esasperatamente piano talmente piano da essere una tortura e da costringerlo a mordersi le labbra per soffocare l'ennesimo mugolio di piacere sotto l'occhiata appagata dell'altro.
Frustrati si contorse, provando con scarsi risultati a sfilarsi la maglia.
"Cosa fai?"
'Toglimi questa cosa, voglio poterti toccare"
Alle sue parole la stretta sulla sua asta si fece più vigorosa e la mano prese a muoversi lungo tutta la sua lunghezza mentre quella si gonfiava ancor più ergendosi fiera e marmorea.
"Ahhh Fede, rilassati"
Così dicendo l'uomo staccò la mano per potergli strattonare giù quell'inutile pezzo di stoffa e guardare finalmente il cazzo di Federico.
Senza mai distogliere lo sguardo da quello dell'altro infilò prima la mano all'interno dei propri pantaloni iniziando a masturbarsi e poi avvolse l'altra virilità iniziando piano un contemporaneo ritmo saliscendi, beandosi della vista del ventre tatuato che teso si abbassava e si alzava frenetico, le labbra lucide schiuse e arrossate dai mille morsi e dai mille baci e gli occhi appannati dal piacere fissi nei suoi.
Si abbassò quindi, poggiando un bacio leggero su glande scoperto e lucido di liquido per orgasmico per poi portare l'asta di Federico a congiungere col ventre. Si abbassò alla base del pene per dare una lunga e lenta lappata, per farlo poi una seconda e una terza volta prima di spostare la mano alla base della sua erezione e massaggiarla mentre con la lingua prese a stuzzicare piano il frenulo e a quel punto un gemito più forte degli altri gli giunse alle orecchie.
"Oh cazzo. M-ah-Mika ti prego..."
Sorrise a quel tono implorante e decise quindi di avvolgere la cappella tra le sue labbra , passandoci sopra la lingua e assaporando il primo caldo getto di sperma per poi incominciare a succhiare sempre con più vigore, sotto le suppliche sconnesse e i gemiti rochi di Fedez.
Si abbassò ancor più, riuscendo a prendere sino in fondo il cazzo duro di Federico che gli raschiava contro la gola, fu questione di attimi prima che quello si svotasse in lui, riversando tutto il suo piacere nella sua bocca, riempiendola di sperma.
Alla orecchie di Fedez giunse un sonoro, osceno e umido 'pop' dovuto all'allontanarsi di Mika dalla sua erezione calante, per concentrarsi su se stesso muovendo la mano in modo frenetico e raggiungere anche lui il culmine per svuotarsi nel proprio palmo.
Quel Mika che con la mano si stava tirando via un rivolo di sperma e saliva che gli colava all'angolo della bocca, quel Mika che leccava via il proprio sperma dalle lunghe dita affusolata, lo stesso Mika che sotto il suo sguardo assorto ingoiò tutto ciò che aveva rovesciato al suo interno.
Immobile Federico lo guardava, troppo affascinato per riuscire a distogliere lo sguardo, mentre quello si avvicinava verso di lui e lo aiutava a sfilarsi la maglia, per poi coinvolgerlo in un bacio nuovo, dal gusto acidulo che sapeva di loro, dove poteva assaggiare la parte più intima di se sulla lingua dell'uomo a cui l'aveva concessa.______________________________________________
Angolino di Lex.
È il capitolo più lungo che abbia mai pubblicato su Wattpad e anche il mio primo capitolo "a rating rosso" o "18+" come volete chimarlo.
Okay, non è il sesso che avete chiesto, ma non posso farli copulare subito. Non è che un etero apprezza il pene da un momento all'altro...cioè Fedez povero poteva sconvolgersi, un minimo di preliminari prima dell'atto in se, o no?
Comunque ciao e un bacio a tutti!
(Anche alla mia amica coglina Yuyayuyu che oggi è venuta in classe per farmi notare tutti i miei orrori grammaticali ,inglesi e non, all'interno della Fic. Fottuti zoccoletta. )

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It would be too late to let you go.
FanfictionX-Factor9 è finito e dovrebbero così iniziare i suoi tanto attesi sei mesi di ripresa alla vita normale che aspetta per tornare ad essere semplicemente Federico. Solo pochi giorni prima ha abbracciato Mika, augurandogli buon viaggio con un sorriso...