Con la scusa di offrirsi di portare Melachi fuori per una passeggiata, Fedez ne aveva approfittato per far due passi sino al tabacchino, quello un po più lontano dall'appartamento del cantante, dove aveva comprato un pacchetto di sigarette che non producesse solo vapore.
Ora, seduto su una panchina in un parco non molto distante da casa di Mika, aspirava la prima boccata di fumo, mentre osservava il sole sparire all'orizonte.
Come si aspettava il sapore che gli lasciò in bocca lo disgustò un attimo, esattamente come avrebbe dovuto essere il primo tiro dopo molto tempo, eppure, allo stesso modo trovò quella prima cicca estremamente piacevole.
Di fatti non riuscì a nascondere il ghigno soddisfatto che premeva per uscire.
Il cane seduto ai suoi piedi lo fissava col capo inclinato e la lingua a penzoloni.
Gli mancava Chuwbecca.
Guè neanche tanto, non lo aveva mai cagato di striscio, preferiva Giulia a lui in modo evidente.
Diede una grattatina sotto il muso della cagnolona, facendo un altro tiro e prima di quanto desiderasse , piano, la sigaretta era già terminata. Così ,resistendo all'impulso di estrarne un altra, tornò sui suoi passi."Ti amo"
"..."
"Ti amo...lo capisci? Per favore Michael rispondimi"
"Lo so. Lo so che mi ami ma...-"
"Anche tu ami me, vero ?"
"Io non lo so Andy. Non credo"
"Ami lui?"
"Non lo so"
"Lo ami più di me?
"No...-n lo so"
"Le cose tra voi non possono funzionare, almeno questo lo sai?"
"Si, ne sono consapevole"
"E stai buttando otto anni del nostro amore per questo? Per un ragazzino che probabilmente non resterà nulla più di un'avventura appena tornati in Italia? Pensi che una volta lì la vostra - cosa, relazione?- continuerà segreta ed indisturbata come qui? Io ti conosco, i segreti non ti piacciono, come pensi che andrà a finire? Non pensi che nella migliore delle ipotesi lui si troverà qualcuna per tenere la sua facciata da ragazzo etero scopandosela da qualche parte per finire su una qualsiasi copertina di qualche giornale merda, mentre tu ti accontenterai di un squallida sveltina magari nel camerino degli Studios ? Meriti molto più di questo, io posso darti molto più di questo!"
"Fottuti Andy"
Chiuse la chiamata lanciando il cellulare contro una parete a caso dell'appartamento, non si girò nemmeno a controllare in che condizioni fosse, perché in un secondo il suo viso si riempì di lacrime che facevano a gara per solcare le sue lacrime, susseguendosi copiose come un fiume in piena, troppe perché riuscisse ad asciugarle con le sue sole maniche.
Singhiozzante e scosso da tremiti si appoggiò alla parete alle sue spalle cercando sostegno, che non fu abbastanza e per questo si trovò a scivolare giù lungo la parete sino a ranicchiarsi al suolo.
Le cose non avrebbero potuto funzionare.Federico slegò il guinzaglio attaccato al collare del cane subito dopo aver bussato alla porta, che si aprì lasciandolo passare.
"Odori come un posa cenere"
Si levò il giubbotto con le renne appendendolo all'attacca panni, prima di girarsi con aria colpevole.
"Dai, il solito esagerato, ne ho fumata solo una...oh. Mich cos'hai?"
Michael era appoggiato alla porta, spalle contro essa come se gli servisse un sostegno che le sue sole gambe non riuscivano a dargli, sembrava addirittura più pallido del solito. Gli si avvicinò, posando le mani sulle sue spalle per lasciarvi sopra una salda carezza e a quel tocco gli parve di sentirlo irrigidirsi sotto le sue mani.
Ciò che più lo fece preoccupare, che gli strinse il cuore, fu scorgere i suoi occhi rossi quando si sporse a baciarlo. In un primo momento non lo sentì molto coinvolto, ma si rassicurò quando sentì le sue mani posarglisi sulla vita in una presa delicata quanto salda e quando le loro labbra presero a muoversi all'unisono, in un bacio che aveva lo sapore salato e triste delle lacrime.
Si staccò, posando nuovamente i talloni al suolo per guardarlo meglio in viso.
"Dimmi cos'hai"
La risposta che ricevette fu solo la curva del suo sorriso terribilmente amaro.
Fu abbastanza però perché Federico capisse.
Si staccò lentamente dal corpo dell'altro retrocendo di un passo, chiedendosi in che momento il suo cuore che andava a mille si sarebbe fermato e un inaspettata paura lo colse alla sprovvista.
Non sapeva come doveva apparire all'esterno, forse come una maschera inespressiva, eppure era terrorizzato dall'idea di guardare Mika negli occhi perché non voleva vedesse quel qualunque cosa fosse dentro di lui che si demoliva piano.
Si sentì stringere il polso e si ritrovò nuovamente le labbra dell'altro premute sulle proprie.
Fu un bacio strano e violento che ebbe lo stesso effetto di un pugno nello stomaco e per un momento ebbe l'impulso di staccarsi, ma al contrario afferrò la nuca dell'altro tirandola maggiormente a se.
Michael si separò dalle sue labbra posando il capo contro il suo a pochi centimetri dal suo orecchio.
"Voglio fare l'amore con te"
Fu tutto frenesia e sospiri, ansiti che inseguivano altri ansiti.
La foga che li trascinava era del tutto malsana,si toccavano in continuazione, la spalla, il viso, il petto, le labbra. Baciavano ogni porzione di pelle che riuscivano a lambire per poi ritornare sempre alle labbra.
Era un bisogno fisico, come la necessità di respirare.
Federico afferrò il viso di Michael trà le mani e lo coinvolse in un bacio umido, il riccio, imprigionato dalle sue gambe si sporse verso di lui ,mettendosi seduto e afferrandolo per la vita stretta e affondando le dita nei suoi fianchi, lasciando graffi rossastri sulla pelle.
Si baciarono sino a quando non mancò loro il fiato e furono costretti a staccarsi.
Si guardarono negli occhi.
Gli occhi di Mika erano bellissimi e luminosi, screziati di mille sfaccettature dorate che si sfumavano perfettamente con il caldo color caramello dell'iride.
Riusciva a vedersi riflesso nella pupilla scura.
Mika rise improvvisamente, una risata che aveva un non so che di isterico e che non scacciò via la cortina di tristezza che aleggiava su di loro.
"Your lips are beautiful"
Frederico sentì la propria pelle rabbrividire a quelle parole sussurrate sulle proprie labbra e a a quel sorriso rotto che gli mostrava.
Non disse nulla, non trovava la voce per rispondere e non sentiva nemmeno il bisogno di farlo.______________________________________________
Angolino di Lex.
Ciao a tutti e scusate il ritatdo, purtroppo non ho abbastanza tempo per scrivere nell'ultimo periodo, tra rientri, verifiche e impegni vari.
Chiedo venia!
Come avete notato siamo arrivati al punto di rottura, avete qualche idea per un possibile finale? Siete tutti sicuri che ci sarà un lieto fine? Eh già, potrei essere una sadica ragazza e lasciare tutto di merdaaa.
Boh, chissà.
Alla prossima.
Con affetto.
❤
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It would be too late to let you go.
FanfictionX-Factor9 è finito e dovrebbero così iniziare i suoi tanto attesi sei mesi di ripresa alla vita normale che aspetta per tornare ad essere semplicemente Federico. Solo pochi giorni prima ha abbracciato Mika, augurandogli buon viaggio con un sorriso...