Il Buon Giorno.

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"Quindi, che voleva tua madre questa mattina?"
Seduti al tavolo della cucina, i due stavano cenando. Federico aveva mostrato a Mika come cucinare la carbonara, ma l'altro per lo più non aveva fatto altro che rubare pezzi di pancetta dal tagliere ogni viltà che distoglieva lo sguardo.
Nessuno dei due era un abile chef, ma in due sapevano cucinare cose abbastanza variate da non dover ordinare cibo d'asporto almeno una volta al giorno.
Si era divertito, era stata una bella giornata e si sa, il buon giorno di vede dal mattino.

•••
Quella Mattina

Insinuò una mano oltre il bordo del pigiama, sentendo l'erezione di Mika prendere forma.
"Fede, per favore, fer-...!"
Incurante delle suppliche dell'altro, afferrò con più convinzione l'asta quasi completamente eretta percorrendola sino in cima, accarezzando poi delicatamente e strategicamente il glande.
"Okay, basta... Sorry mom, I'll call you later!"

Appena la chiamata terminò, sentì un gemito trattenuto, venir finalmente rilasciato dalle labbra dell'altro che si affrettò a baciare, con foga, coinvolgendolo in un bacio umido di passione e se lo strinse contro subito dopo aver lasciato il cellulare sullo snack.
Una delle mani di Michael si spostò dal suo fianco, scivolando sempre più in basso sino a giungere al suo sedere, accarezzandolo piano, prima di stringere e affondarci bruscamente le dita nel momento in cui Fedez tornò a masturbarlo, aumentando la velocità della propria mano.
"Forse dovremmo spostarci"
Suggerì ad un Mika che si limitò ad annuire, non riuscendo a trovare all'interno di se nulla che non fossero sospiri estasiati.
Federico si staccò da lui e fece per andare in camera quando l'altro gli afferrò il polso trascinandolo con se sul divano.
Così se lo trovò sotto di se, ansimante da quelle sue bellissime e lucide labbra e i capelli ancora più arruffati.
"Fede... - gli sussurrò ad un soffio dalle sue labbra, mentre con una mano si aggrappava alle corte ciocche della sua nuca -...ho bisogno" proseguì, riportando una mano sul suo sedere per spostare il bacino verso il proprio, facendo strofinare le due erezioni attraverso i tessuti dei pantaloni.
Credette di poter venire nei propri boxer solo grazie a quelle parole, ma quando le loro aste si sfiorarono sentì un getto si sperma sfuggire al proprio controllo.
Dio.
Perché quando si trattava di Mika, pareva sempre un ragazzino alle prime armi?
Senza dire nulla, per quanto eccitato fosse, si trattenne dal desiderio di incominciare a strofinarsi contro il cazzo di Michael sino a riversarsi a fiotti su di lui, gli tirò giù i pantaloni del pigiama per svelare la sua erezione già lucida di piacere.
Era la prima volta che si trovava così vicino a quella zona di Michael e rimase estasiato. Non pensava di poter trovate la virilità di un uomo attraente sino a quel punto.
Vedeva la punta rosea e colante  e istintivamente portò la mano al bordo della cappella e tirare piano la pelle per scoprirla di più e vide l'asta ingrossarsi fremente, come se Mika fosse sul punto di venire a momenti.
Sentiva la sguardo su di se e saperlo lì, ad osservarlo ansioso di una sua mossa, sapere che il suo piacere dipendeva unicamente da lui, lo fece sentire in un qualche modo fondamentale ed importante.
Così, carico di coraggio avvicinò le labbra alla base dell'asta e vi poggiò un bacio.
"Federico... - si sentì chiamare in un sospiro -...tu non devi, se non ti va. Non devi senirti...in obbligo"
Lo guardò, per trovarlo arrossato e ansimante, le mani ad artigliare il divano come per evitare di toccare Federico e distrarlo dai suoi intenti o a manifestare tutta la sua buona volontà nel lasciargli il proprio tempo per sperimentare tutta quella nuova pratica.
Gli sorrise, poggiando un nuovo bacio un po più sopra del precedente.
"Non rinuncerei mai a farti sentire così. A vederti letteralmente pendere dalle mie labbra"
E per enfatizzare le sue parole, diede una lunga e piatta lappata lungo tutta la sua lunghezza, beandosi del gemito che ricevette in cambio.
"Oh-kay"
Osservò un ultima volta l'erezione colante di Mika prima di avvolgerla con le proprie labbra e provare a prendere la maggior quantità di pelle possibile.
Provò quindi a succhiare, ma si ritrovò subito a corso di fiato e si staccò.
"Fa con calma, respira con naso ...and please, sta attento coi denti"
Ah, beh.
Giusto.
Tenendo ben a mente di non respirare con la bocca, riprovò con meno foga e tentò di coprire i denti con le proprie labbra, e si avvicinò nuovamente all'erezione di Mika, avvolgendo prima solo la cappella per poi succhiarla piano.
Il gemito che provenne da Mika lo compiacque abbastanza da spingersi un po più a fondo una volta e poi un'altra.
Supponeva onestamente che come pompino non doveva essere il massimo, a dire il vero non credeva di aver preso tanto perché beh, il pene di Michael era decisamente proporzionato alla sua altezza e lui certamente non si sarebbe spinto al punto di prenderlo in gola la sua prima volta. Come dire, la sua bocca aveva appena perso la verginità, non poteva spingerla oltre.
Con quella convinzione, prese a succhiare ancor più, decidendo di compensare alla sua mancanza accompagnando il suo lavoro di bocca con uno di mano.
E l'effetto non dovette essere male perché Mika non riusciva a stare fermo, desiderava portate la sua mano alla nuca di Federico e accompagnarlo nei movimenti, a supplicarlo di andare più veloce perché aveva il disperato desiderio di venire.

Come se avesse capito, di fatti il rapper prese a succhiare più velocemente e con più consapevolezza di se, mentre l'uomo tra le sue labbra non era nulla più che un ammasso di gemiti e sospiri sfrenati.
G

li parve poi di sentire la parola stop venir ripetuta più volte, così, apprensivo si spostò. Curioso e con un rivolo di saliva che ancora univa le sue labbra al membro lo guardò, quando con sua sorpresa il suo volto fu imbrattato da tutto il piacere di Mika che si era svuotato di lui.
L'uomo lo guardava mortificato, il viso ancora stravolto dall'orgasmo, quando Federico tirò fuori la lingua leccando via lo sperma che risiedeva sulle proprie  labbra e con sua sorpresa, trovò quel sapore vagamente acidulo di suo gradimento.
Mika  si avvicinò a lui coinvolgendolo in  un bacio.
"Mi dispiace Fede, io non volevo"
Disse poi, mentre con una mano tirava via le ultime tracce del proprio sperma dalla sua faccia.
Sotto lo sguardo sorpreso di Mika, gli afferrò il polso, bloccandolo e conducendo quelle lunghe dita affusolate che avevano raccolto il proprio piacere sino alla sua bocca, e prese a succhiarle, sotto quello sguardo incantato.
Le succhiò una ad una, lentamente, senza mai distogliere lo sguardo da quelle iridi scure. Lo vide deglutire mentre, perso, ricambiava il suo sguardo.
"Do you...Vuoi...vuoi provare una cosa?"

"Potrei dire di si a qualunque proposta in questo momento"

•••
A Cena

Gli sorrise mesto, mandando giù un boccone prima di rispondere.
"Oh, lei mi ha chiamato...Sai, lei ha sentito Andy e lui ha detto a lei che noi han...- abbiamo rotto. So, era preoccupata con me. Ma io ho rassicurato che sto bene."
"Quindi stai bene?"
Pronunciò quelle parole con un tono di voce più ansioso di quanto volesse dare a vedere.
In risposta, Mika si allungò sul tavolo, unendo le loro labbra in un bacio soffice e veloce che provocò comunque un piacevole formicolio allo stomaco.

"Meglio, io sono felice"






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Angolino di Lex.
Zalve gente.
Lo so, dovevo aggiornate ieri ma mi sono addormentata. Capitemi, mi sveglio alle 5.00 tutti i giorni!
Spero che il capitolo vi piaccia, io intanto sto vagando con la mente a tante altre FF che desidero scrivere.
Un bacio a tutti voi.
Adios.

It would be too late to let you go.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora