Capitolo 22 -sorprese per Niall-

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Niall camminava per le vie di Londra mano nella mano con la sua ragazza Isabelle, alla fine dopo quella piccola discussione dovuta dal suo costume per la festa Isabelle lo aveva perdonato sentendo troppo la mancanza delle coccole del biondo ed ora eccoli qui mano nella mano mentre camminavano per le vie di Londra con le mani libere piene di buste e sacchetti, Isabelle si era data allo shopping estremo e aveva di già ben svaligiato 5 negozi e per far contento il biondo ora si stavano dirigendo verso nando' s una volta arrivati i due ragazzi al interno del piccolo locale furono accolti da un piacevole calore che gli riscaldò,-tu vai a sederti io ordino- disse Niall e Isabelle annuì,-si ma non metterci tanto eh!- esclamò Isabelle prima di lasciarle un bacio a fior di labbra e iniziando a cercare un posto dove potersi sedere, ne trovò uno e prima che qualcuno glielo potesse portar via si sedette in tutta velocità, intanto Niall era alla cassa intento a ordinare,-mi dica- disse la ragazza dietro al bancone mentre sfoggiava uno dei suoi sorrisi più dolci a Niall,-allora due cappuccini e una ciambella- ordinò Niall mentre prendeva il suo portafoglio dalla tasca dei jeans,-quanto devo?- domandò cordialmente Niall e la ragazza dietro al bancone le sorrise,-sono 50£- rispose la ragazza e Niall pagò prima di recarsi al loro tavolo cercando il più possibile di non traballare rischiando di far cadere per terra le loro ordinazioni,-ecco a te- disse Niall prima di appoggiare il cappuccino sul tavolino,-grazie amore- squittì Isabelle prima di iniziare a bere il suo cappuccino, Niall iniziò a mangiare la sua ciambella e nessuno dei due fiatò, ad un certo punto l' attenzione di Niall venne catturata da una bambina fuori dal negozio che su per giù doveva avere sui cinque anni e appena si girò Niall iniziò a tossire a causa del boccone che le era andato di traverso,-ehi amore tutto okay?- domandò Isabelle preoccupata,-s-si- balbettò il ragazzo mentre Jon staccava gli occhi da quella bambina, le ricordava terribilmente la sua ex fidanzata Georgia già erano stati insieme per 3 anni di fila finché un giorno non misero un punto di fine alla loro storia a causa di un possibile tradimento da parte della ragazza, Niall aveva sofferto per lei e per dimenticarla si era messo con Isabelle pensando che magari si sarebbe distratto dal suo pensiero fisso su Georgia, negli ultimi mesi sembrava andar tutto bene finché una sera Niall non fece un sogno su di lei ricordandole il suo amore per lei e ora vedere quella bambina che le assomigliava così tanto fu come uno schok per lui, i capelli di un castano scuro perfettamente lisci e lineari come Georgia, la pelle leggermente ambrata e gli occhi color nocciola gliela fecero tornare in mente,-Niall? Va tutto bene? Che stai guardando?- domandò Isabelle non capendo cosa stesse guardando il suo ragazzo,-s...si s-solo...- disse Niall balbettando e lasciando la frase in sospeso,-cosa?- domandò Isabelle aggrottando le sopracciglia,-a-aspettami qui- disse deciso Niall prima di uscire in tutta fretta dal locale, si ritrovò fuori e si guardò intorno ma della bambina non vi era più traccia, alcuni signori che passavano di lì le davano delle spallate impedendole di capire da che parte fosse andata la bambina e quando si accorse che ormai non vi era più traccia della piccola creatura rassegnato tornò dentro e in tutta furia temendo che da un momento al altro sarebbe potuta spuntar fuori Georgia, Niall si recò al suo tavolo con sguardo terrorizzato,-ehi amore tutto okay? Ti vedo un pò strano- disse Isabelle,-si tutto okay ma ora torniamo a casa...domani h-ho un compito e d-devo studiare- spiegò in fretta Niall mentre prendeva la ragazza e la trascinava fuori dal locale,-Niall! Aspetta non ho finito di bere il cappuccino! Niall!- esclamò Isabelle ma ormai Niall aveva svoltato l' angolo.
Viola era a casa sua intenta a leggere il suo libro preferito "città di carta" adorava leggere e in particolar modo le piaceva leggere quando fuori faceva freddo e quando il tempo non era dei migliori, Viola stava per prendere un sorso di cioccolata calda dalla sua tazza quando qualcuno suonò al campanello, Viola aggrottando le sopracciglia appoggiò la tazza sul tavolino e si diresse verso la porta chiedendosi chi fosse stato a bussare data l' ora, i suoi genitori? No impossibile erano ad un congresso di lavoro e per due settimane non ci sarebbero stati per casa, Harry? Probabile dato che era andato agli allenamenti e come sempre si fosse scordato le chiavi di casa ma una volta difronte al portone notò che vi era solo un mazzo di chiavi sul comodino e che quindi era improbabile che fosse Harry, e allora chi poteva essere? Viola facendosi un pò di coraggio aprì la porta e si portò una mano davanti alla bocca non potendo trattenere l' emozione nel rivedere la sua adorata cuginetta,-Georgia- sussurrò incredula Viola mentre Georgia le sorrideva,-ciao cuginetta!- esclamò Georgia e senza aspettare una risposta viola si fiondò fra le sue braccia abbracciandola e stringendola a sé,-dio quanto mi sei mancata!- esclamò felice Viola mentre si staccavano dal abbraccio,-anche tu mi sei mancata!- esclamò Georgia,-dai entra non vorrai mica stare lì al freddo vero?- domandò sarcastica viola e Georgia sorrise in modo timido,-ecco in realtà non sarei da sola...- disse lasciando la frase in sospeso Georgia e Viola aggrottò le sopracciglia,-ah no?- domandò confusa e Georgia scosse la testa in segno di negazione,-no...vieni qui samira- disse ad un' altra presenza Georgia e poco dopo una piccola bambina spuntò da dietro le gambe di Georgia, Viola la trovò estremamente tenera e incredibilmente identica alla cugina, i capelli lisci e castani scuri propio come la cugina, la pelle ambrata simile a quella di Georgia e gli occhi nocciola erano identici alla cugina, la bambina indossava un cappottino rosso che le arrivava fin sopra le ginocchia e degli stivaletti marroncini, a viola le salì un dubbio, chi era quella bambina?, Viola guardò Georgia stupefatta,-e lei da dove sarà fuori?- domandò Viola mentre si chinava sulla bambina e le sorrideva amorevolmente,-ecco...lei è la figlia di Giada- spiegò Georgia e Viola sgranò gli occhi,-cosa?!- strillò sentendo quel che le aveva detto la cugina,-non dirmi che...- esclamò Viola lasciando la frase in sospeso,-già propio così- disse Georgia mentre guardava Samira e le faceva qualche carezza sulla piccola testa,-su forza entrante e tu devi darmi qualche spiegazione- esclamò Viola mentre puntava un dito contro la cugina, entrarono in casa e subito la bambina si andò a sedere sul divano in ecopelle bianco vicino al camino, Georgia l' ammonì con uno sguardo,-Samira sai che non siamo a casa nostra qui- la rimproverò Georgia e Samira abbassò lo sguardo,-scusa zia ma sono piuttosto stanca- si scusò la bambina e Viola sorrise,-tranquilla non dà alcun fastidio- la rassicurò Viola e Georgia annuì andandosi a sedere anche lei sul divano,-volte qualcosa?- domandò Viola e Georgia scosse la testa,-no grazie abbiamo di già mangiato- reclinò l' offerta gentilmente Georgia,-bene allora cos' è successo di preciso?- domandò Viola mentre si sedeva su una poltrona non molto distante dal divano,-non so con certezza cosa sia successo so solo che Riccardo l' ex ragazzo di mia sorella la mise incinta e quando la bambina nascè Giada morì- spiegò in breve la storia Georgia facendo scoppiare a piangere Viola, lei ci teneva a Giada l' aveva vista nascere e crescere era come una sorella più piccola per lei,-da quanto è morta?- domandò Viola con voce smorta,-4 anni fa il giorno della nascita della bambina lì morì- spiegò con le lacrime agli occhi Georgia,-ma Riccardo? Non ha fatto niente?- domandò Viola sentendo un senso di colpa opprimerla per non esserci stata alla nascita della piccola creatura,-so solo che si è trasferito in Argentina poi non so più niente- disse Georgia che inetabilmente guardò la bambina dormire al suo fianco come un angelo,-così ho deciso di prendermene cura e per farlo ho deciso di trasferirmi qui insieme a mamma e papà ma per ora non sappiamo dove andare e siamo qui per chiedervi di ospitarci- disse Georgia in imbarazzo e Viola sorrise,-sarà un piacere per noi ospitarvi- disse Viola mentre abbracciava la cugina,-davvero?- domandò incredula Georgia,-mhmh e poi è sempre bello rivedere zio Fulvio e zia Marise è da tanto che non gli vedo- spiegò Viola mentre l' abbracciava,-grazie davvero- ringraziò Georgia mentre ricambiava l' abbraccio, qualcuno entrò in casa e,-Cosa ci fa lei qui?!- esclamò Niall incazzato e...
-continua...

Stringimi ancora//Louis TomlisonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora