Capitolo 20 -Perrie-

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Perrie camminava per i corridoi della scuola, era triste e questo lo si poteva capire dalla sua espressione persa nel vuoto, da quando si era baciata con Zayn un senso di colpevolezza le opprimeva il cuore, si sentiva schiacciata dal peso dei sensi di colpa, non voleva che Zayn e Viola si lasciassero a causa sua, erano una bella coppia e questo Perrie doveva ammetterlo ma non poteva nemmeno negare il fatto che fosse anche un pò gelosa di Viola, insomma Perrie era innamorata di Zayn fin dai tempi della prima media ma di certo non voleva che succedesse tutto questo casino a causa sua, Perrie non dormiva più da quella sera, non parlava più con nessuno da quando lo aveva baciato e non sorrideva più come prima, mentre passava per i corridoi tutti la guardavano o con odio o con disgusto, Perrie sospirò e si chiese quando tutto questo sarebbe finito, -guarda quella è la troia che ha fatto mollare Malik dalla Styles- sussurrò un ragazzo e Perrie capì di chi si trattasse, Travis e Molly erano schiacciati un un angolino che fissava Perrie con ripugnanza,-mi fa schifo- sputò quelle parole in modo acido Travis per poi tornare a parlare con Molly del loro prossimo appuntamento, quelle parole trafissero il cuoricino di Perrie che si spezzò in mille pezzi, una lacrima salata le rigò il volto e senza pensarci due volte Perrie iniziò a correre verso l' area abbandonata della scuola, per oggi avrebbe saltato le lezioni sentendosi troppo distrutta per partecipare a una delle noiose lezioni del prof Morris,una volta arrivata nell' area abbandonata perrie si appoggiò ad una colonna malconcia strisciando in seguito per terra, appena il suo posteriore venne a contatto con il marmo consumato del pavimento Perrie scoppiò, scoppiò in un pianto liberatorio, i singhiozzi riempirono lo spazio intorno a sé creando un rimbombo sempre più insistente,-perché? Perché? Cos' ho fatto di male per meritarmi tutto ciò?- si domandò Perrie mentre singhiozzava più forte, con quel fottuto bacio aveva perso tutto, la sua vita sociale, la sua unica amica fedele ovvero Viola, il ragazzo che amava e i suoi amici, con quel piccolo bacio Perrie aveva perso tutto, prese il telefono e andò sulla galleria iniziando a vedere delle vecchie foto,alcune erano recenti mentre le altre risalivano a un paglio di anni fa ma una in particolare la colpì di più, era la foto del suo sedicesimo compleanno stranamente però quel anno Perrie non volle fare una di quelle feste con musica ad alto volume e alcool a volontà anzi invitò gli amici più strterri e andarono al Macdonald, erano 12 in tutto, quel giorno c' erano: Viola,Zayn,Harry,Niall,Isabelle,Sophia,Erika,Liam,Jade (una ragazza di 21 anni amica confidenziale di Perrie che ora era all' università di Londra era da 3 mesi che non si vedevano),Jasmine (la cugina di Zayn era venuta perché Perrie la conosceva dalla prima elementare) e Georgia (Cugina di terzo grado di Viola nonché ex fidanzata di Niall), nella foto vi erano loro riuniti itorno al tavolino del Macdonald con al centro la torta del compleanno, Viola aveva un sorriso tenerissimo che partiva da un orecchio al altro, Perrie faceva la linguaccia, Niall era sporco di maionese sulla guancia e sul naso, Jasmine stava dando a perrie un affettuoso bacino sulla guancia, Sophia stava abbracciando Liam, Liam guardava Sophia e le sorrideva, Harry faceva di nascosto le corna alla sorella gemella, Georgia era aggrappata alla spalla di Niall, Jade aveva gli occhi storti e Zayn guardava divertito la scena, era davvero una foto importante per lei poi ad un tratto un piccolo flashback le apparse facendola sentire ancora di più uno schifo...
"Era una giornata fredda e umida, avrebbe potuto piovere da un momento al altro ma a Perrie non le importava a lei bastava stare in un posto tranquillo senza essere disturbata, oggi a scuola non era andata molto bene un suo compagno di classe Zayn Malik le aveva fatto un brutto scherzo e tutta la classe si era messa a ridere di lei, per una ragazzina di 12 anni e mezzo questo era troppo da sopportare così dopo le dure critiche da parte dei compagni Perrie era corsa via arrivando al piccolo parco giochi situato vicino alla scuola, lì nessuno l' avrebbe mai cercata, ai ragazzini della sua scuola non le piaceva questo parchetto così ogni volta che Perrie aveva qualche dubbio le bastava andare lì per sentirsi meglio, si era accucciata nel piccolo scivolo a forma di Castello e non si era più mossa da lì, erano passate come minimo due ore dal suo arrivo al parchetto e Perrie cominciava ad aver fame molta fame ma doveva resistere, sentì un fruscio alla sua sinistra e si voltò ritrovandosi davanti una bimba che avrà avuto all' incirca la sua età, aveva dei capelli lunghi,ondulati e castani tenuti al indietro da un cerchietto azzurro, gli occhi verdi come degli smeraldi, il nasino piccolo e al insù ed le labbra piccole ma rosee, indossava un' parka fucsia con l' interno verde acido, una maglietta bianca con sopra un cuore blu, dei pantaloncini che le arrivavano fino al ginocchio in jeans e delle scarpe da ginnastica bianche, la bambina le sorrise prima di avvicinarsi a Perrie, quest' ultima si strinse ancora di più allo scivolo rischiando quasi di scivolare per l' appunto da quest' ultimo,-ciao- la salutò amorevolmente mentre le si avvicinava,-c-ciao- ricambiò il saluto Perrie un pò impacciata, nessuno le aveva mai parlato in questo modo,-come ti chiami?- domandò la bambina dagli occhi verdi,- Perrie...tu?- domandò Perrie facendosi un pò più coraggiosa,-Viola- rispose la bambina mentre le sorrideva facendo comparire sul suo volto un sorriso tenerissimo accompagnato da delle fossette carine carine,-perché prima piangevi?- domandò Viola mentre si sedeva al fianco di Perrie portando le gambe al petto e stringendole a sé,Perrie cercò di mantenere il controllo e rispose,-mi hanno preso in giro- sospirò mentre diceva quelle parole e portò il suo sguardo verso il suolo sentendo una lacrima calda attraversarli la guancia, Perrie si stupì non appena sentì delle piccole braccia stringerla a sè,-non temere ora ci sono io e non permetterò più che ti prendano in giro- disse Viola mentre accarezzava la chioma bionda di Perrie,-davvero?- domandò incredula Perrie mentre guardava la bambina annuire sorridente, Perrie le sorrise nessuno le aveva mai detto una cosa dal genere,-grazie! Ma per sapere quanti anni hai?- domandò Perrie,-10 ma fra un pò ne farò 11 e sarò grande come te- rispose la bambina e il sorriso di Perrie raddoppiò ulteriormente,"semmai io sarei voluta essere piccola come te" le avrebbe voluto dire Perrie ma si tenne quelle parole per sé, da quel giorno Perrie non fu più presa in giro e non si sentì più sola come prima..."
Perrie dopo quel ricordo pianse più forte e si strinse il telefono a sé, lei c' era stata per lei ma Perrie no.
Viola stava dormendo beatamente quando il suo telefono prese a squillare, "chi è che chiama a quest' ora?" Sì  domandò Viola mentre prendeva il suo telefono dal comodino e senza vedere chi fosse il mittente della chiamata si portò il telefono al orecchio,-pronto?- disse con la voce ancora impastata dal sonno,-Viola?- domandò Sasha dall' altra parte della cornetta, Sasha era una delle amiche più care di Perrie era da un pò che non la vedeva in giro per i corridoi in balia della bionda,-si?- rispose Viola,-Viola è successa una cosa terribile!- esclamò piangente Sasha e Viola si mise di scatto seduta ignorando  il piccolo capogiro dovuto dalla troppa velocità con cui si era alzata,-cos' è successo?- domandò preoccupata Viola,-non riusciamo più a trovare Perrie- spiegò Sasha,-come non la riuscite più a trovare?- domandò Viola angosciata,-non la troviamo è come se fosse stata risucchiata dalla terra!- esclamò Sasha e Viola sospirò,-ti prego devi fare qualcosa! È da una settimana che i sensi di colpa la opprimono!- esclamò Sasha riferendosi al fatto della festa,-dammi 10 minuti e sono lì- disse Viola prima di attaccare e iniziare a vestirsi.
10 minuti dopo Viola si ritrovò difronte ai cancelli e senza troppe prestese entrò dentro al edificio è si diresse verso la segreteria dove la signora Parker l' attendeva in un certo senso,-buon giorno signorina Parker- la salutò Viola,-oh Buon giorno cara in cosa posso esserle d'aiuto?- domandò la signora Parker,-ho un disperato bisogno di vedere la signorina Sasha Grey- spiegò Viola,-mh questo è contro le regole...- disse la Parker e viola credette che da un momento al altro sarebbe potuta scoppiare,-ma per lei posso fare un eccezione- disse la Parker mentre faceva un occhiolino a Viola e quest' ultima sorrise,-oh grazie grazie!- esclamò in entusiasta Viola,-Prego ma ora si calmi e acqua in bocca io non ho fatto niente- disse la prof e Viola annuì, una volta recuperata Sasha le due iniziarono a perlustrare tutto l' edificio scolastico tralasciando la parte vecchia della scuola sicure che Perrie non fosse lì,-e adesso? Che si fa?- domandò Sasha mentre le due uscivano dal bagno femminile,-ci dividiamo tu va di là io darò un' occhiata alla parte abbandonata della scuola- disse Viola e sasha annuì,-okay ma fa attenzione- disse Sasha e Viola annuì prima di iniziare a correre verso l' ala ovest del edificio scolastico.
Una volta arrivata nell' ala abbandonata Viola iniziò a guardarsi intorno, prima controllò la vecchia palestra e poi il vecchio lanotatorio ma niente Perrie era come scomparsa, Viola stava per andarsene quando sentì delle lamentele provenienti da una voce conosciuta...ovvero quella di Perrie! Viola fece retromarcia e iniziò a correre a perdi fiato verso la zona in cui aveva sentito la sua voce, arrivò davanti al vecchio giardino della scuola dove appoggiata ad una colonna vi era Perrie in preda ad una crisi di pianto,-Perrie!- esclamò Viola mentre le correva incontro, Perrie la fissò non poteva crederci, la storia si stava ripetendo lei che piangeva e Viola che l' aiutava,-Perrie...che succede? Perché non sei in classe?- domandò Viola cercando di mantenere un tono duro e freddo ma non poteva negare il fatto che vederla così non provasse tristezza,-dio viola mi sento così in colpa!- esclamò Perrie e Viola aggrottò le sopraciglia,-per cosa?- domandò Viola con sguardo serio,-per il fatto del bacio alla festa!- esclamò fra le lacrime Perrie e viola sospirò frustrata,-ti giuro che io non volevo baciarlo! Ha fatto tutto lui!- esclamò Perrie mentre guardava Viola con sguardo supplichevole,-ti prego dì qualcosa...qualsiasi- mormorò Perrie,Viola sospirò di nuovo,-cosa dovrei dirti? Che ti credo? Che ti perdono? No ascolta Perrie io ci sono sempre stata per te! Ho persino sprecato il mio giorno libero per te solo per questa buffonata!- esclamò Viola e Perrie temette il peggio,-ma non posso nemmeno negare che ci conosciamo da una vita e che io ti voglio bene e quindi ti dò un' altra opportunità ma non sprecarla come ha fatto Zayn per troppo tempo- disse Viola e Perrie sorrise ed corse ad abbracciarla,-dio Viola! Ho temuto il peggio!- esclamò Perrie mentre la stringeva a sé e Viola sorrise,-tranquilla ora però andiamo che ne dici di andare da nando's?- domandò Viola e Perrie annuì,-perfetto! Dai andiamo- disse Viola mentre si incamminavano verso l' uscita di scuola.

Stringimi ancora//Louis TomlisonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora