Capitolo 21 -il sogno si realizza-

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Louis era davanti al suo armadietto che prendeva i libri per la prossima lezione, era tutto il giorno che non vedeva Viola e iniziava a chiedersi dove fosse finita, l' aveva vista un paio di volte nel arco della giornata per i corridoi parlare con Perrie ma un minuto dopo il tempo di fare un passo che non l' aveva più vista, che lo stesse evitando? Nha è impossibile, ma se fosse propio così? Perché avrebbe dovuto farlo? Forse si era pentita di quei baci? O forse doveva solo schiarirsi le idee? Louis non sapeva che cosa pensare sapeva solo che così facendo il suo cuore si era appesantito come se un masso lo stesse schiacciando,-Ehi Louis- qualcuno lo salutò risvegliandolo dai suoi pensieri era per l' appunto viola ma non aveva una faccia molto contenta anzi tutto il contrario, Louis sorvolò e le sorrise ma Viola non ricambiò, questo lo fece star male cosa le aveva fatto? Oh meglio cosa le era successo?,-se cercavi il libro di Antologia tieni- disse Viola mentre lo tirava fuori dalla sua borsa a tracolla porgendolo a Louis, quest' ultimo mormorando un grazie timido lo prese e lo tenne fra le sue braccia,-qualcosa non va?- domandò Louis facendosi un pò di coraggio, in un primo momento Louis poté ben notare l' ansia negli occhi di Viola ma che più venne subito sostituita da uno sguardo freddo e cupo,lo guardò, i suoi occhi verdi non splendevano come una volta anzi erano di un verde smorto che a Louis non piacque molto,-tutto bene- rispose glaciale e Louis annuì non sapendo cosa dire, la campanella suonò e prima che Louis potesse dire o fare qualcosa si rese conto che Viola fosse di già scomparsa e dire che aveva tante cose da dirle era poco, Louis sospirò per poi dirigersi verso l' aula di antologia e sedendosi in prima fila attese l' arrivo della prof sentendosi triste e amareggiato.
Viola stava parlando con Perrie in mensa quando in lontananza vide la figura di Louis farsi spazio con il propio vassoio verso un tavolo, per un attimo i loro occhi si scontrarono ma viola distolse subito lo sguardo sentendo una parola detta dal piccolo Louis rimbombarle nella testa "com' è ingenua" Viola cercò di non pensare al suo passato e continuò a mangiare la sua insalata in silenzio mentre perrie continuava a parlare di come si fossero svolti gli allenamenti della scuadra di pallavolo, Viola non era molto presente era troppo impegnata a fissare Louis, il ragazzo in questione era seduto in un tavolino da solo infondo alla sala che mangiava il suo panino con sguardo perso, vederlo così fece rattristire la ragazza ma cercò di non pensarci distigliendo lo sguardo, ad un certo punto una ragazzina che su per giù avrebbe avuto 15 anni,Bassina, dai capelli rossicci e mossi si avvicinò titubante al tavolo di Louis, quella ragazza colpì l' attenzione di Viola che prese a fissarli, vide Louis alzare lo sguardo e sorriderle ma non era un sorriso come gli rivolgeva era un sorriso più timido e incerto che fece imbestialire Viola, che fosse gelosa? Probabile ma la vita era sua e non di viola perciò la ragazza in questione cercò di non darci peso e riprese a mangiare la sua insalata dando qualche occhiata al tavolo di Louis, ad un certo punto Viola rimase a bocca aperta quando vide la ragazzina abbracciare Louis e lasciarle un bacino sulla guancia prima di andarsene, il mondo le cadde addosso, la storia si stava ripetendo e Viola non voleva questo perciò si alzò catturando l' attenzione delle altre 4 ragazze presenti al suo tavolo,-ehi che succede?- le domandò Perrie vedendola strana, oggi era un pò strana per i suoi gusti non era come gli altri giorni,-nulla solo che...- disse lasciando la frase sospesa Viola mentre dava un' occhiata fugace al tavolo quel tavolo dove sorprese Louis guardarla per poi rivolgersi alle ragazze,-non ho più fame...scusate oggi è una giornata no- disse Viola seria e senza aspettare una loro risposta Viola uscì dalla mensa dirigendosi con le lacrime agli occhi verso il teatro, mille ricordi o meglio frasi del passato le invasero la mente, "dio com' è stupida", "guarda com' è brutta!","fa davvero cagare", tutte quelle parole venute dai suoi ricordi le fecero pesare il cuore sentendo un improvviso dolore propio al centro del petto ma non erano le parole in sé per sé che la ferivano no era il fatto che quelle parole venissero pronunciate da Louis in persona e anche se ormai quelle frasi orribili fra l' altro facevano parte del suo passato Viola si sentì morire propio come la prima volta che le aveva sentite, la vista le si appannò e gli occhi iniziarono a pizzicare, iniziò a correre mentre come un flash tutte quelle parole si facevano risentire,"stammi alla larga sfigata!","non vali niente!","sei solo una puttanta una lurida e sporca puttanta!" E questa frase fu quella che fece traboccare il vaso già Louis all' età di 13 anni le aveva detto propio quelle parole e Viola se lo ricordava bene quel giorno...
"Era l' ultimo giorno di scuola e Viola era così felice che non faceva altro che canticchiare le sue canzoni preferite per tutto il tempo, come al solito Gemma accompagnò Viola a scuola insieme a suo fratello Harry, arrivati davanti ai cancelli Gemma salutò i suoi due fratellini dirigendosi in seguito verso la sua auto, oggi per viola sarebbe stato un giorno importante avrebbe confessato i suoi sentimenti al ragazzo che da ben 3 anni le piaceva,intanto le sue migliori amiche Perrie e Erika la raggiunsero affiancandola,-guarda laggiù c'è Louis!- esclamò Erika e Viola abbassò lo sguardo sentendo le sue guance farsi improvvisamente calde segni che fosse arrossita,-dai buttati diglielo ora!- esclamò Perrie tutta gasata mentre guardava l' amica,-e se mi dice di no?- domandò titubante Viola mentre camminavano verso il gruppetto di louis,-vedrai che non sarà così!- esclamò Perrie,-ed ora forza! Buttati!- esclamò Erika mentre spingeva l' amica verso il gruppo di amici, Viola guardò un' ultima volta le sue due amiche prima di dirigersi verso Louis, lo chiamò e svogliatamente il ragazzino si girò dalla sua parte,-c-ciao- lo salutò blbettando Viola e Louis sbuffò,-che vuoi?- sputó acido Louis,-ecco...i-io...ti devo dire...un-una co-osa- balbettò Viola,-spara- rispose seccato Louis mentre si sistemava il ciuffo,-ecco...t-tu m-mi...piaci- disse alla fine Viola sentendosi libera da quel peso che da troppo tempo l' opprimeva, si aspettò che lui l' abbracciasse ma in risposta ottenne solo una risata sghemba da parte del gruppo,-l' avete sentita anche voi?- domandò Louis fra le risate mentre si rivolgeva ai suoi amici che annuirono,-allora ascoltami bene tu per me non sei niente e non sarai mai niente!  Tu per me sei solo una puttana una lurida e sporca puttana- disse ridacchiando Louis prima che Viola scappasse da quella situazione così triste..."
Presa dai ricordi Viola si accasciò contro il muro iniziando a scivolare per terra, le lacrime le rigavano il viso e i ricordi l' opprimevano facendola star male, "sei solo una puttana una lurida e sporca puttana" eppure non aveva fatto niente per meritarsi tutto ciò, aveva solo espresso i suoi sentimenti sognando di essere ricambiata in qualche modo e invece no le aveva detto come stavano le cose secondo lui ferendola a morte e per questo che ora lo odiava per tutto ciò che le aveva fatto in passato ma d' altronde non poteva prendersela con lui solo perché non ricambiava i suoi sentimenti ma come minimo avrebbe potuto trattarla un pò meglio di così,-VIOLA!- qualcuno la chiamò e Viola si voltò verso l' entrata, Louis stava correndo verso di lei e Viola so affrettò ad alzarsi ma prima che potesse compiere qualsiasi movimento Louis la fermò afferrandola per il polso, subito viola si girò e in modo quasi disumano si staccò dalla presa possente di Louis e lo guardò male,-non toccarmi lurido bastardo- sibilò fra i denti e lo sguardo di Louis si incupì, perché le aveva parlato in questo modo? Cosa le aveva fatto? Aveva sbagliato qualcosa per caso?,-cosa ti ho fatto? Perché mi parli così?- domandò Louis con la voce tremolante e Viola ridacchiò ma nella sua risata non c' era niente di carino,-non ti ricordi più?- domandò Viola sarcastica e Louis aggrottò le sopraciglia a cosa si riferiva?,-bene non te lo ricordi magari con questa frase ti rinfresco la memoria ti dice niente questa frase? "Sei solo una puttana! Una lurida e sporca puttana"- disse con voce tremante Viola, ma si era ripromessa di non piangere per cose del genere, e fu in quel momento che Louis ricordò e il suo sguardo diventò privo di colore,-ora penso che tu te lo ricordi e sai una cosa?! Io con te mi sono sempre comportata bene mentre tu no! Nemmeno al primo anno di liceo quando ancora ti venivo dietro come una Cagna in calore! E mi pento di essere stata innamorata di te perché tu mi hai fatto passare le pene del inferno! Sei come zayn anzi siete tutti come lui ma nessuno di voi lo sa dato che siete sempre interessati solo a voi stessi! E se non te lo avessi fatto notare io ti amo ancora!- esclamò Viola con le lacrime agli occhi e fu lì che il cuore di Louis perse un battito, lei l' amava? Lo aveva detto sul serio? Ma come sempre Louis era riuscito a rovinare tutto,-ma naturalmente a te non importava,non importa e non importerà mai dei sentimenti! Non te ne è importato prima perché dovresti farlo ora?! Ciao Louis da me non aspettarti un buon trattamento- disse Viola prima di voltarsi ma Louis non l' avrebbe lasciata andare sta volta e senza pensarci due volte le afferrò nuovamente il braccio facendola girare verso di sé e senza dare il tempo di assimilare il tutto alla ragazza la baciò, Viola troppo sconvolta non ricambiò subito il bacio ma dopo un pò lasciò perdere la rabbia e ricambiò il bacio, aveva le farfalle nello stomaco e il cuore che le batteva a mille allora anche lui l' amava, si staccarono e Louis appoggiò la sua fronte su quella di Viola guardandola negli occhi,-a me importa e importerà sempre di te- iniziò il suo discorso Louis,-e poi sappi che anch' io ti amo- disse prima di sorriderle e lasciarle un bacio a fior di labbra facendo sorridere la ragazza,-e quindi? Che si fa?- domandò Viola e Louis sorrise,-pensavo lo avessi capito ma va beh  te lo chiedo comunque vuoi essere la mia ragazza?- domandò e Viola annuì prima di baciarlo...

Stringimi ancora//Louis TomlisonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora