Capitolo 17 -a casa Tomlison-

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Louis era agitato, oggi era venerdì il che significava che Viola sarebbe dovuta venire a casa sua, era così agitato che si era messo persino i calzini diversi e gli occhiali messi storti sul naso, insomma era un vero e proposte disastro, a distrarlo dai suoi pensieri fu il bussare delicato alla sua porta,-Avanti!- urlò Louis, Johanna fece capolino dalla porta e guardò suo figlio con un' aria divertita,-non mi guardare così! Lo so che sono ridicolo!- esclamò Louis mentre scoraggiato si metteva a sedere sul letto e prendendosi la testa fra le mani sbuffò, la madre le andò vicino,-dai alzati che ti dò una sistemata- disse Johanna e il figlio annuendo si alzò in piedi,-allora...prima di tutto scompigliamo un pò i tuoi capelli dato che sembra che una mucca te li abbia leccati- disse ironicamente Johanna mentre gli scompigliava i capelli,-poi...sistemiamo questi occhiali- disse Johanna mentre glieli aggiustava sul naso,-ed infine la camicia sbottonati i primi due bottoni- le ordinò la madre e sospirando Louis si aprì due bottoni della camicia rossa facendo intravedere i suoi muscoli tonici,-perfetto!- esclamò la madre di Louis mentre girava intorno a suo figlio,-amore mio come sei bello!- esclamò Johanna, "si bello ma non perfetto" pensò fra se è se Louis, il momento madre/figlio venne interrotto dal campanello,-ohw! È arrivata la tua amica! Vado subito ad aprirle tu comportati bene e sii te stesso- si raccomandò la madre mentre usciva dalla camera del figlio, quest' ultimo prese a camminare avanti e indietro per la stanza sentendosi un completo idiota aveva una tale paura di fare brutta figura che era arrivato persino ad odiarsi da solo per il suo stupido atteggiamento, ma infondo era pur sempre timido e si sa la timidezza gioca brutti scherzi solo quando sentì qualcuno bussare alla sua porta si ricompose cercando di stare il più calmo possibile,-Louis?!! Sono Viola!!! Posso entrare?- domandò la voce delicata dall' altra parte della porta, Louis mandò giù il groppo che le si era formato in gola e decise di rispondere,-Sì! Entra!- esclamò Louis cercando di non usare un tono stridulo che di solito usava quando era nervoso o in soggezione, dalla porta della sua camera sbucò una testolina piena di boccoli castani che si "trasformò" in Viola che come lo vide le sorrise amorevolmente, Louis ricambiò il sorriso,-ehi- lo salutò Viola mentre appoggiava sul suo letto la sua borsetta blu elettrica,-e-ehi- ricambiò il saluto balbettando Louis dandosi in seguito dello stupido per essere stato così timido, Viola lo fissò intensamente come quando una persona legge un libro cercando di capirne i dettagli più semplici ed insignificanti,-va tutto bene?- domandò Viola mentre le si avvicinava e Louis annuì,-si è tutto okay ora però pensiamo a finire il modellino che domani lo dobbiamo portare a scuola- disse Louis in modo frettoloso mentre si siedeva per terra invitando la ragazza a fare lo stesso,-va bene- disse Viola mentre si sedeva accanto a Louis, quest' ultimo prese a spiegarle come poter finire il modellino ma Viola non ascoltava una virgola di ciò che Louis stava blaterando, continuava a guardarlo e qualcosa nel suo ventre si mosse, gli occhi azzurri risplendevano come non mai e le labbra erano più rosee e succose del solito, "cristo quanto è bello!" Pensò Viola fra se è se mentre continuava a guardarlo con la bocca semi/aperta,-ehi mi stai ascoltando?- domandò Louis mentre si voltava verso di lei ritrovandosela a pochi centimetri di distanza dal suo volto, il ragazzo dovette usare tutte le sue forze per non cedere alla tentazione di baciare la ragazza difronte a sé,-s-si- balbettò Viola mentre arrossiva leggermente, distolse lo sguardo dal ragazzo e iniziò a fissare il pavimento trovandolo molto interessante in quel momento, il suo istinto diceva di baciarlo ma se lui non voleva? Che figura ci avrebbe fatto? Non avrebbe più avuto il coraggio di rivolgerle la parola ne di guardarlo..."ma si chissene frega! Fanculo alla timidezza!" Pensò Viola prima di alzare lo sguardo e incontrare quelle pozze azzurre, Viola facendosi coraggio tolse gli occhiali al ragazzo difronte a sé,-che stai facendo? Non vedo niente così!- esclamò mentre ridacchiava Louis mentre la ragazza le toglieva completamente gli occhiali,-non vedi niente giusto?- domandò la ragazza e lui annuì, Viola si fece un pò più vicina,-e...così c-ci vedi?- domandò cercando di non rovinare tutto,-n-no- rispose Louis, Viola si fece un altro pò più vicina,-e così?- domandò con più coraggio,-appena appena- rispose Louis non capendo cosa stesse succedendo, Viola prese coraggio e si avvicinò ancora di più, i loro nasi si sfioravano e i cuori dei due erano a mille,-e così? Ci vedi?- domandò un attimo prima di far combaciare le loro labbra, le labbra di Louis erano succose come se le era immaginate e incredibilmente morbide, Louis dopo un primo momento di sorpresa ricambiò il bacio sentendo una scarica di brividi invaderle la schiena, era felice dopo tanti anni che aspettava questo momento finalmente era arrivato!, Louis mise una mano sul fianco di Viola e l' avvicinò ancora di più a sé, Viola invece mise una mano fra i capelli di lui sentendone subito la morbidezza, Louis passò prima la lingua sul labbro inferiore della ragazza e poi lo mordicchiò chiedendole l' accesso che non le fu negato, le loro lingue iniziarono a danzare come se fossero un tutt' uno, in quel bacio si sentiva la felicità e il bisogno di completarsi a vicenda e quando si staccarono erano tutti e due rossi dalla vergogna ma felici si felici perché per una volta avevano ascoltato il propio cuore e...
~continua...♡

Stringimi ancora//Louis TomlisonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora