Capitolo 23 -colpo di fulmine per Hazza-

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*piccolo avviso*
(Capitolo concentrato per lo più su Harry spero vi piaccia Buona lettura)
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Niall era in piedi sulla soglia della porta con le braccia conserte e uno sguardo alquanto arrabbiato, Harry invece sembrava sorpreso di vedere sua cugina,-ma cosa ci fai qui?- domandò sorpreso Harry mentre l' abbracciava,-lunga storia che ti racconterò- disse Georgia mentre si staccava dal abbraccio, Niall era senza parole quando vide la bambina che aveva visto da nando's addormentata sul divano del salotto,-e lei chi è?- domandò Harry quando notò la bambina, Georgia sorrise amorevolmente e Niall temette il peggio, che fosse sua figlia? No impossibile ma la somiglianza c' era,-lei è Samira...mia nipote- rispose Georgia mentre baciava la fronte della bambina con delicatezza, Niall si rilassò ma non abbassò la guardia era ancora arrabbiato per ciò che le aveva fatto, Georgia si rivolse a Niall e sorrise timidamente, Niall sentì le gambe molli a quel piccolo ma importante gesto, si ricompose e lottò contro l' impulso di ricambiare il sorriso,-ciao Niall- salutò in imbarazzo Georgia ma Niall non ricambiò e Georgia sbuffò,-sei ancora arrabbiato con me?- domandò in modo sofferente Georgia,-tu che dici?- domandò in modo arrogante Niall mentre incrociava le braccia al petto,-senti...- cercò di parlare Georgia ma venne interrotta da Niall,-senti un corno! Io ti avevo dato tutto quando vivevo nella miseria e tu mi hai ripagato in quel modo! Andandoti a baciare e magari scopare quel coglione di Justin! E non provare a dire che non è vero perché è vero!- esclamò a denti stretti Niall diventando sempre più rosso in viso ma non per l' imbarazzo ma per la rabbia, Georgia sentì chiaramente gli occhi pizzicarle chiaro segno che le lacrime stessero minacciando di uscire,-mi...dispiace ma sono stata obbligata! Capiscimi cazzo! Se non lo facevo Justin avrebbe detto a suo padre di licenziare mia madre e non potevo permetterlo!- esclamò con voce rotta Georgia, Niall sentì gli occhi inumidirsi chiaro segno che stesse per scoppiare, avrebbe fatto meglio ad andarsene subito se non voleva farsi vedere debole davanti agli occhi degli amici,-non tirar fuori la scusa di tua madre perché non c' entra un cazzo! E poi se tu mi amavi veramente avresti scelto me al posto suo- disse con voce rotta Niall mentre si voltava verso la porta,-ehi aspetta niall!- prese parola Harry e Niall si voltò verso l' amico,-che c' è?- domandò in uno sbuffo,-non resti più a mangiare da noi?- domandò Harry e Niall scosse la testa in segno di negazione,-preferisco tornare a casa- disse Niall per poi rivolgersi a Viola e guardarla duramente,-e io che pensavo fossi mia amica!- esclamò Niall prima di lanciare un' occhiata veloce a Georgia per poi sbattere la porta dietro di sé facendo svegliare Samira,-zia chi era quel ragazzo?- domandò con la voce assonnata mentre con una manina chiusa in un piccolo si stroppicciò un occhio ancora mezzo aperto e mezzo chiuso,-non era nessuno tranquilla- disse Georgia mentre tirava su col naso, ma in realtà Niall era il suo angelo, suo e di nessun' altra,-hai fame piccola?- cercò di cambiare discorso Harry, la bambina lo guardò e annuì,-dai su vieni qui che ti porto in cucina e vediamo se c'è qualcosa da mangiare- disse Harry mentre prendeva in braccio Samira,-ma tu chi sei? Il mio principe azzurro?- domandò la bambina facendo sorridere i tre ragazzi,-non propio ma per te se vorrai lo sarò- disse Harry mentre le accarezzava i capelli tenendola sempre in braccio, gli occhi della bambina si illuminarono di luce propia e abbracciò Harry,-si che voglio che tu sia il mio principe!- esclamò felicissima Samira mentre Viola e Georgia sorridevano amorevolmente alla scena,-dai ora andiamo hai bisogno di mettere qualcosa sotto i denti piccola- disse Harry mentre si dirigevano in cucina, Georgia guardò Viola e in contemporanea scoppiarono a ridere,-da quando tuo fratello è così dolce con i bambini?- domandò Georgia mentre salivano al piano di sopra, Viola alzò le spalle non sapendo cosa dire e continuarono a salire le scale.
Il giorno dopo Harry andò a scuola e non salutò nessuno apparte Stewart e la signora Olga, dato che i suoi zii erano usciti presto questa mattina per vedere la villa che avevano appena comprato, mentre la piccola Samira dormiva beatamente nel suo lettino caldo,invece sua sorella e sua cugina erano andate a scuola per riscrivere la cugina alla scuola, Harry per fortuna oggi non doveva nemmeno passare a prendere Niall dato che Liam lo avrebbe accompagnato, Harry non capiva del perché Niall serbasse tutto quel rancore verso la cugina, forse perché si trattava di una sua parente o forse perché non capiva la situazione ma Harry non era quel ragazzo che di solito diceva la sua no lui preferiva farsi i fatti suoi piuttosto che i fatti degli altri come la maggior parte dei suoi compagni si ostinava a fare ma Harry non capiva del perché alla gente dovesse importare di ciò che faceva l' altra gente, forse per ammazzare il tempo o forse semplicemente era un hobby un hobby molto strano pensava Harry, Harry parcheggiò la sua auto nel suo solito posto e scendendo dalla macchina la chiuse assicurandosi che fosse ben chiusa prima di dirigersi verso l' edificio scolastico, una volta che vi fu entrato Harry si diresse verso il suo armadietto spostando a furia di spallate gli studenti che vi erano nel corridoio, Harry arrivò finalmente al suo armadietto laccato di bianco e inserendo la combinazione lo aprì infilandoci lo zaino e prendendo il libro di testo di matematica, a lui l' algebra non era mai piaciuta infatti prendeva a mala pena la sufficienza nei compiti, Harry chiuse con un colpo secco il suo armadietto propio mentre la campanella suonò, sbuffò,non aveva propio voglia di affrontare la noiossissima ora di algebra della professoressa Thompson la trovava estremamente noiosa ma se voleva passare e prendere il diploma doveva subire quella prof hai suoi occhi noiosa e patetica, si voltò e nello stesso momento una ragazza chiuse il suo armadietto, subito quella ragazza catturò l' attenzione di Harry, non l' aveva mai vista per i corridoi della scuola ma la trovò estremamente carina, era piuttosto bassa di corporatura, era magra e aveva delle gambe perfette, i capelli erano boccoluti e biondi le ricordavano tanto quelli della sorella, gli occhi erano un misto fra il verde e il giallo tipo e le sue labbra erano carnose e rosee, la ragazza sconosciuta si accorse di Harry e le rivolse un sorriso tenero, non ne seppe spiegare il motivo ma il cuore di Harry prese a palpitare fortemente, fece un mezzo sorriso prima di voltarsi e camminare verso la sua aula, una volta arrivato in aula come sempre Harry si beccò l' ennesima sgridata da parte della prof a causa dei suoi due minuti di ritardo causati a loro volta da quella misteriosa ragazza dai capelli boccoluti e biondi,mentre la prof spiegava il nuovo argomento qualcuno bussò alla porta e la professoressa sbuffò,-e adesso chi è?- domandò infastidita mentre andava ad aprire la porta, una volta aperta Harry si sorprese nel vedere la ragazza che prima aveva incontrato per il corridoio,-ehm mi scusi professoressa Thompson ma lei è la nuova alunna- spiegò la bidella,-ohw si mi avevano avvisato che sarebbe arrivata una nuova studentessa dall' Albania Prego si presenti pure signorina- disse la prof mentre scriveva qualcosa sul registro, la ragazza fece un passo avanti e guardò la classe,-ehm...ciao io sono Kaya Wilson ho 19 anni e vengo dall' Albania- si presentò la ragazza arrossendo di poco,-Prego si vada pure a sedere...
Guardi c'è un posto vicino al signorino Styles si può sedere lì- suggerì la prof e Kaya annuendo si andò a sedere al suo posto, la lezione proseguì senza interruzioni, Harry non sapeva il motivo ma si sentiva completo con Kaya al suo fianco, forse si stava innamorando di quella ragazza solo che a causa del orgoglio per ora non lo avrebbe ammesso i suoi sentimenti avendo paura di essere rifiutato dalla ragazza stessa, al termine del ora Harry si affrettò a prendere i suoi libri e prima che Kaya potesse svoltare l' angolo Harry l' afferrò per il polso sbattendola contro gli armadietti, Kaya lo fissò stranita e Harry le sorrise mostrando le sue fossette,-io sono Harry- disse prima di lasciarle un bacio al angolo della bocca e andarsene facendo rimanere Kaya da sola in mezzo al corridoio.

Stringimi ancora//Louis TomlisonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora