Mi sveglio sul pavimento. Carly si è impossessata del mio letto.
Mi alzo e lego i capelli in una coda disordinata dopodiché scendo in cucina per mangiare qualcosa, il mio stomaco reclama. Sono le due di pomeriggio, ieri sera abbiamo fatto proprio le ore piccole.
Mi preparo un panino con tutto quello che trovo nella dispensa, e mi catapulto sul divano, accendendo la tv.Poco dopo sento dei rumori provenire dal piano di sopra. Mi si gela il sangue, prendo la mazza da baseball di mio fratello e inizio a salire le scale, facendo meno rumore possibile.
La porta del bagno è socchiusa, c'è qualcuno dentro, si sentono chiaramente i rumori.Con tutto il coraggio che ho in corpo spingo la porta con il piede e la spalanco
Mi ritrovo Carly con la faccia coperta da una maschera per il viso verde mela.-Ahhhhh-
-Oddio, Carly, mi hai fatto prendere uno spavento. Sei la versione di Hulk al femminile!- tiro un sospiro di sollievo.
-Ma ti sei impazzita? Volevi aggredimi con una mazza da baseball!- urla sotto shock
-Scusami tanto Carly, mi ero completamente dimeticata che tu fossi qui.- dico sedendomi sul bordo della vasca.
-Non farlo mai più. Mi hai fatto prendere un colpo. So di essere spaventosa con questa maschera per il viso verde, ma non pensavo così tanto- fa una smorfia.
***
Dopo "pranzo" accompagno Carly a casa.
Sono le 17:36. È ancora presto così mi concedo una cioccolata calda nel mio bar preferito.
Entro nel bar facendo suonare il campanellino. È il mio bar preferito, fa la cioccolata calda più buona del mondo. Il bancone è bianco come tutto l'arredamento. Molto essenziale ma carino.
Scelgo un posto piuttosto isolato e mi accomodo. Poco dopo arriva il cameriere per prendere le ordinazioni. Ordino la mia solita cioccolata con panna e una ciambella con la glassa al cioccolato bianco.Oh, I'm a mess right now, inside out...
Il telefono squilla emettendo una delle mie canzoni preferite di Ed Sheeran.
Searching for a sweet surrender but this is not the end...
Dove cavolo è?
Finalmente lo trovo e senza leggere il nome rispondo:-Pronto?- chiesi
-Mor... Morgana- è mia madre, la sua voce è rotta dal pianto.
A quest'ora dovrebbe essere al lavoro. Sta piangendo. Deve essere successo qualcosa di brutto.*panico*
-Mamma calmati, cosa è successo?- chiedo nel panico più totale.
-Torna a casa, la zia Lucy...- singhiozza
-Mamma arrivo, due minuti e sono lì. Dopo mi spieghi.-
Chiudo la telefonata, pago la cioccolata e la ciambella ed esco di corsa dal bar.
Corro senza fermarmi fino ad arrivare davanti alla porta di casa.
Apro e corro in salotto. Trovo la mia famiglia stranamente al completo seduta sul divano. Mia madre in lacrime e mio padre cerca di tranquillizzarla.
-Cosa è successo?- chiedo infine.
Nessuno risponde.
-Qualcuno mi vuole dire cosa sta succedendo?- ripeto infastidita
Mia sorella Emma mi si avvicina e mi porta in cucina.
-La zia Lucy non ce l'ha fatta.- spiega trattenendo le lacrime.Non può essere. Non ci credo.
Uno stupido cancro me l'ha portata via.
Una lacrima riga il mio viso.-Morgana non è solo questo. La zia Lucy ha pregato di non lasciare i gemelli da soli, così ci ha lasciato la sua casa a New York per poterci trasferire e prenderci cura dei gemelli. Sono sicura che ti piacerà- dice cercando di sorridere
-Col cavolo! Io non ci vengo a New York, ne ora ne mai. La mia vita è qui è qui sarà. Non voglio lasciare tutto, Carly, Andrea, Rachel, Tommy, la mia scuola, la mia casa, le mie cose, la mia vita. Pensate solo a voi stessi, prendete le decisioni senza che io ne sappia niente, vi informo che faccio parte anche io di questa famiglia.- ormai sono in lacrime, e urlo come non mai. Sono sempre stata la ragazza ubbidiente, che non si lamentava mai, ma ora ne ho abbastanza, devono sapere che esisto anche io.
Corro in camera e chiudo la porta con violenza. Mi butto sul letto piangendo. Solo quando resto senza lacrime, scivolo in un sonno agitato.
**
Mi sveglio che sono le 7:17 am.
Scendo al piano si sotto e vedo mia madre giá impegnata con l'inscatolamento delle nostre cose.
-Cosa stai facendo?- chiedo con un filo di voce
-Imballo tutto. Dopodomani partiamo.- risponde fredda
-Cosa? Così presto?- sono nel panico più totale.
-Si prima ce ne andiamo meglio è- risponde senza degnarmi di uno sguardo.
Non la riconosco più. Lei non è mia madre.
Torno in camera prendo la roba e mi fiondo nel bagno.
Rimango sotto la doccia bollente per 30 minuti cercando di rilassare i nervi. Scoppio a piangere e mi accascio sul pavimento rifugiandomi in un angolo della doccia. Avvolgo le braccia attorno alle gambe e piango, mentre l'acqua continua a scendere.Dopo non so quanto tempo raccolgo tutte le forze ed esco dalla doccia.
Mi asciugo i capelli e indosso un semplice jeans nero con una maglia grigia e le vans nere. Torno in camera, prendo il giacchetto nero di pelle ed esco di casa pronta ad affrontare l'ultimo giorno nella mia scuola.Arrivo a scuola e vedo subito la montagna di riccioli neri di Carly.
Non mi va di salutarla. Non ora. Non in questo stato.
Quindi passo cercando di confondermi tra gli altri ragazzi ma lei ovviamente mi nota e corre verso di me per salutarmi.-Ora non si saluta neanche?- chiede con un sorriso che scompare alla vista dei miei occhi gonfi.
-Scusa, non ti avevo vista.- sparo una cavolata
-Si come no.- dice.
-Scusami.- È impossibile evitare Carly.-C'è qualcosa che non va?- mi chiede scrutandomi.
-No che non va!- dico
-Morgana calma, vieni con me così mi spieghi meglio-
Così mi porta sul retro della scuola.
-Allora cosa succede?-Scoppio nuovamente a piangere. Non voglio partire. Non voglio lasciare la mia migliore amica. Ho bisogno di lei.
Mi abbraccia forte, come solo lei sa fare. In quell'abbraccio c'è tutto quello di cui ho bisogno.
Mi scosto dall'abbraccio e inizio a spiegarle tutto ciò che è successo nelle ultime ore.
Alla fine cerca di consolarmi. Cerca in tutti i modi di nascondere la delusione, ma io so quello che prova in questo momento.
Mi abbraccia ancora ma il suono della campanella che segnava l'inizio delle lezioni ci interrompe.-Dai andiamo- dice Carly asciugandosi una lacrima.
*******************
Tadadadaaa, colpo di scena.
Morgana di trasferisce, lasciando tutto e tutti. Non è pronta per iniziare un nuova vita, farsi nuovi amici, andare in una nuova scuola, in una nuova casa.
I rapporti sembrano cambiare tra Morgana e sua madre. Cosa succederà una volta trasferiti?
Cosa ne sarà di Morgana? Riuscirà a farsi nuovi amici e iniziare una nuova vita?Lo scopirete nel prossimo capitolo.
Love you
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Cursed Love
Novela JuvenilTimida e riservata, Morgana è una ragazza di 16 anni. Una ragazza che può sembrare una qualunque, famiglia perfetta, vita perfetta, figlia perfetta. Purtroppo questa normalità non durerà ancora per molto. Un trasferimento improvviso, una nuova città...