Capitolo 19

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Ci sono sempre ragioni giuste per fare cose sbagliate.

La mia sveglia trilla facendomi svegliare di soprassalto. Allungo un braccio e afferro il telefono per spegnere il suono fastidoso. Oggi si torna a scuola e per la prima volta sono di buon umore.

Mi arriva un messaggio, passo le mani sul viso e lo apro.

"Buongiorno piccola"

Fisso lo schermo del telefono sorridendo come un'ebete.
Sono passate circa tre settimane
dal giorno in cui io e Daniel abbiamo finalmente deciso di provarci. Tre settimane da quando finalmente ho deciso di dare una possibilità a lui, a noi. Non ci siamo ancora confessati ciò che proviamo l'uno per l'altra.
So che Daniel ci tiene a me, me l'ha ripetuto più volte in questi giorni. Tuttavia ho la sensazione che io provi un'attaccamento più forte nei suoi confronti che lui nei miei.
Scaccio quel pensiero con un gesto della mano. Non ci voglio pensare per adesso, sono solo delle paranoie che di insinuano nei miei pensieri ed ogni volta mi impediscono di godermi al massimo le cose più belle.
Abbiamo deciso di andarci piano per il bene di entrambi.
Entrambi non abbiamo mai avuto una relazione, lui perché preferiva quelle da una notte e via, io perché non sentivo il bisogno di legarmi ad una persona, preferivo aspettare la persona giusta. "Arriverà la persona giusta... sono sicura che arriverà" mi ripetevo. Poi è arrivato lui e ho capito che Daniel era quella persona.
Dire che le cose vanno a meraviglia è dire poco. Sono finalmente felice.
Con Daniel posso essere me stessa, non sento in bisogno di fingere per piacergli.

Scendo dal letto e vado verso l'armadio aprendo le grandi ante.
Scelgo un jeans skinny di un blu scuro e una felpa grigia.
Li indosso e scendo in cucina per fare colazione.

Prendo una tazza, la riempio di latte e la metto nel microonde per scaldarlo.

-Buongiorno- dice mio fratello Niall con voce assonnata.

-Buongiorno- gli dó un bacio sulla guancia.
Lui mi guarda male.

-Ragazzi sono distrutta- esclama mia sorella sbadigliando.

-Volete del latte?- chiedo

-Si grazie-

Prendo altre due tazze di latte e le metto a scaldare.

-Ma quindi tu e Daniel...- dice Emma con sguardo malizioso

-Dai Emma! Ora anche tu?- la spingo giocosamente

Ride ma continua a fissarmi dal bordo della tazza con uno stupido sorrisetto.
Alzo gli occhi al cielo e dopo aver posato la tazza ormai vuota, salgo sopra diretta in bagno.
Mi lavo i denti e il viso e dó una passata di mascara sulle ciglia.
Spazzolo velocemente i capelli e torno in camera, metto la giacca e scendo.

Mi arriva un'altro messaggio.

"Sono fuori"

Afferro lo zaino ed esco.
Subito noto Daniel appoggiato alla sua macchina scura.

È bello da mozzare il fiato. Indossa dei semplici skinny neri e una grande felpa nera dei Nirvana.

Lo adoro.

-Ehi- dico avvicinandomi

-Buongiorno piccola- mi lascia un piccolo bacio a fior di labbra.

Mi sciolgo a quelle parole. Ho sempre odiato i nomignoli ma lui rende perfetta ogni singola parola.

-'giorno- dico abbracciandolo.

Lui non perde tempo, mi stringe a se e aspiro l'odore del suo profumo.

-Dai andiamo, faremo tardi!- dico salendo in macchina.

-Non ci andiamo. Voglio stare un po' con te- chiude la portiera e mette in moto.

-Non se ne parla!-

-Per me?- fa gli occhi da cucciolo.

"Non devo cedere. Non devo cedere." Mi ripeto mentalmente

Ma poi inizia a lasciarmi dei baci sul collo, poi sulla spalla, sulla mascella.

-Daniel stai guidando- lo allontano.

-Inutile che fai l'indifferente, so che effetto ti faccio- dice con voce sensuale avvicinandosi sempre di più alla bocca.

Ferma la macchina e mi guarda da sotto quelle lunghe ciglia.

-Oh al diavolo la scuola!- mi fiondo sulle sue labbra. Lo sento sorridere.

Mi prende per i fianchi e mi fa sedere a cavalcioni su di lui.
Allaccio le mie braccia attorno al suo collo.
Mi sposta i capelli dal collo e lo inclina così da avere maggiore accesso.
Lascia una scia di piccoli baci bagnati, fino ad arrivare alle mie labbra.
Posa le sue labbra su di esse.

-Baciami- ringhia

Mi lascio scappare una piccola risatina e lo accontento ricambiando il bacio. Passa la lingua sul mio labbro inferiore chiedendo maggiore accesso e senza esitare lo accontento.

Senza fiato si stacca da me affondando il suo viso nel mio collo.

-Non so cosa farei senza di te. Mi fai così felice, felice da star male, per la prima volta mi sento bene, non potrei chiedere altro- mi dice stringendomi in un abbraccio.

Affondo la testa nell'incavo del suo collo e mi perdo per l'ennesima volta in Daniel.

-Prima di incontrarti vagavo per la vita senza una direzione, senza una direzione. So che, per qualche motivo ogni passo che ho fatto da quando ho imparato a camminare era un passo verso di te. Eravamo destinati a incontrarci.-

Mi stupisco a queste parole. In queste tre settimane non si era mai aperto in questo modo. Ne sono felice.

Lo bacio ancora, ancora, ancora. Non mi basta mai.

**

-Dove mi porti?- chiedo

-È una sorpresa- sorride tenendo lo sguardo sulla strada.

Lo osservo. Si mordicchia il labbro inferiore, ha lo sguardo concentrato sulla strada. È stupendo. Ed è tutto per me. Ancora non realizzo. Quando l'ho detto a Maya non riusciva a crederci.

*tre settimane prima*

Appena finisco di raccontarle tutto Maya assume una faccia scioccata ma poi inizia a gridare.

-Non ci credo! Tu e Daniel? Sei seria? Oddio non ci posso credere! Avevo ragione- continua a saltare.

Rdacchio alla vista di Maya che inciampa nel grande tappeto della sua camera.

-L'ho sempre detto che tra di voi c'era qualcosa. Daniel non è più stato lo stesso da quando sei arrivata. Prima se ne stava sempre per fatti suoi, l'unico che tollerava era Tye, ma ora grazie a te non è più il ragazzo scorbutico di prima- continua

-Ok. Ora che hai saputo tutto calmati e dimmi come mi devo comportarmi, è una situazione nuova per me.- nascondo il viso nelle mani per l'imbarazzo.

-Ehi tranquilla, non devi vergognarti per questo. E non sei la sola. Non mi sembra che Daniel abbia avuto una vera ragazza prima di te.- dice ridacchiando

-Ho paura di fare qualcosa di sbagliato, di essere troppo appiccicosa. Non voglio che si stanchi di me.-

-Non lo farà. Altrimenti ci sarò io a tranciargli i gioielli di famiglia.-

-Sii te stessa. Sempre.-

****

Eccomi non sono sparita!
Non ho giustificazioni questa volta, semplicemente non avevo la giusta ispirazione per scrivere.
Spero che il capitolo vi piaccia anche se un po' corto.

Grazie mille per le 3000 visualizzazioni!❤

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