La mattina successiva mi svegliai con tranquillità e senza la sensazione di essere stata investita da un tir in corsa. Era la prima volta che mi succedeva dopo aver passato una nottata così intensa.
Mi stiracchiai e cercando di non svegliare le due meraviglie che avevo accanto, mi alzai e andai in bagno.
Rimasi di versi minuti a guardarmi allo specchio.
Mi sentivo viva. Come non lo ero mai stata prima. Mi sentivo bene, appagata, euforica. Stavo vivendo qualcosa di veramente grandioso che mai e poi mai avrei immaginato che sarebbe successo nella mia vita.
Il sesso con quei due era qualcosa di grandioso. Veramente cose mai viste.
Ripensai un momento alla notte appena trascorsa.
Alle loro mani sul mio corpo, alle loro carezze, i loro baci, le loro lingue, il sapore della loro pelle. Un brivido mi corse sulla schiena. Era meglio non ripensarci più.
Sentii un rumore provenire dalla stanza, così aprii piano la porta per sbirciare cosa stesse accadendo.
Jong e Tae si era no svegliati.
Si erano avvicinati, le loro fronti si toccavano, Jong accarezzava i capelli di Tae che a sua volta lo teneva abbracciato sul fianco. Parlavano sottovoce in coreano, non capivo una parola, ma i loro sguardi erano così dolci, intimi, complici.
In quel momento capii due cose.
Quei due si amavano.
Io ero di troppo.
Presi una decisione.
Uscii dal bagno. Alla mia vista si allontanarono.
"Buongiorno ragazzi. Non dovete mica smettere di coccolarvi, mica sono gelosa" gli dissi.
Era vero. Non ero gelosa. Vederli li abbracciati a guardarsi con dolcezza mi riempiva di gioia.
Mi misi seduta sul letto.
Jong si avvicinò a me e mi baciò a stampo.
"Buongiorno Noona"
Anche Tae fece lo stesso.
Sarebbe stato estremamente difficile dire loro quello che avevo deciso.
Ma dovevo farlo.
Per il bene di tutti.
Respirai profondamente e poi parlai.
"Ragazzi, io ho bisogno di parlarvi!"
"Certo Noona, siamo qui, parla pure" disse Tae.
"Tra due giorni ripartirete per la Corea"
"E'...si purtroppo" rispose Jong.
"Beh...ormai sapete qual è la mia filosofia di vita...quindi finchè non ripartirete io staro con voi, con veramente molto molto piacere...ma ragazzi, voi due vi amate. Si vede lontano un chilometro"
"Ma che dici Noona, non è vero che ci amiamo, io te l'ho detto chi amo." Disse Jong.
"No Jong...pensaci bene. Non mi hai mai guardata come hai guardato Tae prima, non ho mai visto quello sguardo in te, né in lui" dissi guardandoli "Voi provate qualcosa di veramente grande e profondo l'uno per l'altro. Quindi...vivetevela. Amatevi, fate l'amore, sentitevi liberi di esprimere i vostri sentimenti". Lo dissi tutto d'un fiato.
Jong e Tae si guardarono.
"Tae...ma tu mi ami ancora? Anche dopo che abbiamo rotto?" chiese Jong.
"Io...credo...credo di si, ma non potevo dirtelo, tu ce l'avevi con me per quella storia del sesso e allora io non sapevo come comportarmi, non volevo che la mia prima volta fosse..."
"Ehi ehi...stai calmo Tae, non devi spiegarmi nulla!" disse Jong accarezzando Tae sulla guancia.
Li guardai sorridendo.
"E tu Jong? Non hai detto che amavi lei?" chiese Tae indicandomi.
"Beh...si lo credevo, ma ora forse ho capito che ti voglio bene Tae, non lo se è amore...ma sicuramente è qualcosa di molto forte che magari lo diventerà. Per ora so soltanto che sei sempre nei miei pensieri e che - senza offesa Noona - quando faccio sesso con te Tae...mi sento così bene."
"Tranquillo Jong...non mi offendo mica!" dissi ridendo.
"Allora...facciamo il punto della situazione. Voi DOVETE stare insieme! Io mi faccio da parte e per questi due giorni che vi sono rimasti qui ce ne andiamo a festeggiare come tre amici! Vi va?"
Jong e Tae si guardarono..."si, ci va! Ci va tantissimo!" mi dissero.
"Bene...ora però avete da fare!" dissi,
"Da fare? Jong abbiamo da fare?" chiese Tae.
"No, non mi pare, siamo in vacanza!"
"No no, belli miei...avete da fare...tanto da fare" gli dissi alzandomi e uscendo dalla stanza.
"Ora voi due...fate l'amore come se non ci fosse un domani!" gli dissi.
Poi uscii sbattendo la porta.
Ero felice. Come non lo ero mai stata. E lo sarebbero stati anche loro.
5 ANNI DOPO - APRILE - MESE DELLA FIORITURA
Avevo preso 3 settimane di ferie, mollato marito e due bambini per volare dritta dritta a Seoul.
Arrivai all'aeroporto e subito all'uscita vidi Key in macchina che mi stava aspettando.
Salii in macchina e gli saltai al collo.
"Key!!! Mamma mia quanto tempo!!" ero felicissima di rivederlo.
"Noona! Oddio che bello rivederti! Ci sei mancata tantissimo!" mi disse abbracciandomi forte.
"Comunque...dobbiamo sbrigarci, siamo in ritardo, ora andiamo al volo a casa mia, ti cambi e poi andiamo di corsa dagli altri, che ci stanno aspettando tutti"
"Vai vai, a tutto gas Divah! Non posso assolutamente fare tardi. Non oggi!"
Key guidava come un pilota, ero rimasta che il folle alla guida era Onew...invece in cinque anni le cose erano un po' cambiate.
Arrivammo alla svelta a casa di Key e corsi subito nella stanza degli ospiti a cambiarmi. Mi avevano fatto trovare già abito ed accessori pronti quindi mi cambiai velocemente e scesi di nuovo pronta per risalire in macchina.
Key mi stava aspettando già fuori.
Era uno splendore con l'abito.
"Mamma mia Key...sei uno schianto!" gli dissi.
"Grazie tesoro! Dai dai, sali in macchina!"
Saliti in macchina sfrecciammo per le vie di Seoul fino ad arrivare in centro dove, dopo aver parcheggiato, entrammo in una grande villa con un giardino pieno di alberi fioriti.
E li, infondo al corridoio ricreato con aiuole profumate e fiori di ogni tipo li vidi.
Kim Jong Hyun e Lee Tae Min.
I miei due grandi amici, vestiti di bianco, sorridenti, felici e pronti finalmente a fare il grande passo.
FINE
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Dreams come true
Hayran KurguSara aveva solo un pensiero nella testa. Un pensiero che mai e poi avrebbe pensato potesse diventare una realtà. La sua realtà. Il suo pensiero era lui. Era Taemin. Niente e nessuno glielo avrebbe fatto togliere dalla testa. N.B. - Ogni capitolo ri...