La conversazione con Lexa si accese, le gridai "sei un'egoista". Lei mi guardò stupita e rispose "egoista? È l'ultimo degli aggettivi che potevi usare per definirmi. Se fossi davvero un'egoista, ti avrei aiutata, non avrei accettato l'accordo, sarei stata al tuo fianco ma ho deciso di salvare la mia gente, potrai non capire il gesto che ho fatto ma ti assicuro che sono tutto tranne che egoista."
"Mi fidavo di te" dissi con le lacrime agli occhi
"Se fossi stata nella mia stessa posizione, avresti fatto lo stesso, perciò Clarke incolpami quanto vuoi ma ricorda che non sei meglio di me"
Quelle parole mi ferirono profondamente, soprattutto perché erano dette da lei, dalla persona che amo. È vero, sono arrabbiata, per lo più delusa ma non potevo negare i sentimenti che provavo, perché erano forti.
"Non sono arrabbiata solo per ciò che hai fatto, sono arrabbiata, anzi furiosa dal fatto che la persona a cui tengo di più, la persona che amo, abbia fatto la cosa peggiore che poteva farmi: TRADIRMI. Quindi, comandante, non penso per niente di essere migliore di te, l'unica cosa è che fa solo male" risposi in lacrime.
Lexa rimase sorpresa dalla mia reazione, dopo un momento iniziale di silenzio, mi abbracciò, non volevo che lo facesse ma quando lo fece mi sentì al sicuro, riuscivo a sentire il suo cuore battere forte, e le sue lacrime cadere insieme alle mie. Stava piangendo anche lei, il che peggiorò solamente la situazione, infatti non riuscì più a fermare le lacrime.Lexa's POV
Vidi Clarke piangere e istintivamente l'abbracciai e poi iniziai a piangere pure io, mi faceva troppo male vederla così, soprattutto perché la causa di quelle lacrime ero io, volevo dirle tante cose, tante parole, ma in quel momento non uscì nulla se non lacrime. Avrei voluto dirle che la amavo anch'io e che se non fosse stato per il mio ruolo di comandante dei terrestri, avrei scelto un miliardo di volte lei. Ma mi limitai ad abbracciarla e stare in silenzio. Il nostro lungo abbraccio finì, quando sentimmo un rumore provenire da fuori. Entrambe asciugammo le lacrime e dopo di che, uscimmo fuori a vedere cosa fosse successo. Uno aveva fatto cadere il vaso ad un altro, fortunatamente nulla di grave, ma purtroppo adesso stavano litigando sul fatto di chi fosse la colpa. Come leader intervenni subito e chiesi
"Cosa sta succedendo?" Con tono molto severo
I due si inchinarono al mio cospetto, uno dei due parlò "sono Katsu, un povero artigiano, quel vaso che lui ha rotto, mi è stato regalato dal mio bisnonno, aveva un valore affettivo per me."
"Con tutto il rispetto Heda, io non l'ho fatto assolutamente apposta, il vaso era al lato del tavolo, anche solo un soffio di vento l'avrebbe fatto cadere" disse l'altro
"Tu (riferendosi all'ultimo che aveva parlato) salderai il conto a Katsu, dandogli parte del tuo raccolto, in quanto a te Katsu, sii più attento su dove metti i tuoi preziosi oggetti"Clarke's POV
Mi svegliai improvvisamente e mi accorsi che l'abbraccio con Lexa era stato un sogno, rimasi da una parte un po' delusa ma dall'altra, sollevata, il pensiero di averle confessato i miei sentimenti mi faceva venire la pelle d'oca.
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Clexa's story
FanfictionÈ il continuo dopo la seconda stagione, incentrata su Clarke e Lexa.