"Chi è quella persona vicino alla regina?" Chiese Clarke a Lexa, curiosa ma allo stesso tempo preoccupata.
Lexa esitò un po' prima di rispondere, non riusciva ancora a elaborare cosa stava succedendo, o meglio, chi aveva appena visto. Disse una parola in modo molto soffice e incredulo: "Costia"
Clarke da quella riposta non seppe più cosa dire, spostò il suo sguardo da Lexa a Costia, anche lei rimasta sorpresa dalla rivelazione.
"Pensavo fosse morta" disse Clarke a bassa voce, pensando che nessuno la sentisse
"Anch'io" rispose Lexa
Lexa ordinò a tutti di avvicinarsi con i propri cavalli alla Nazione del Ghiaccio, poi fece un respiro profondo e si preparò mentalmente di ciò che stava per accadere. I due leader dei due popoli erano faccia a faccia adesso, la regina Nia sembrava ed era molto sicura di sé, sapeva ciò che avrebbe provocato portando con sé una vecchia conoscenza di Lexa.
"Ciao Lexa" salutò cordialmente Costia
Lei la guardò per un attimo, con il suo solito sguardo freddo, anche se dentro stava provando un'insieme di emozioni che neanche lei sapeva esprimere a parole, poi si rivolse verso la regina, che era pronta a fare un grande annuncio."Sono qua per annunciare il nuovo ambasciatore della Nazione del Ghiaccio, ma tu già la conosci molto bene, non è vero Heda?" Domandò sorridendo la regina
"Se dovevi annunciare un nuovo ambasciatore, perché portare la tua intera armata al confine?" Chiese a sua volta il comandante, fingendo che non le importarse delle parole appena dette dalla sua nemica
"Era un'esercitazione, ai miei uomini fa bene fare un po' di allenamento"
Clarke rivolse il suo sguardo a Lexa, la vedeva in difficoltà, avrebbe voluto aiutarla solo che non sapeva cosa stesse provando in quel momento, perciò fece una mossa azzardata: intervenì nella conversazione tra le due leader
"Perché questo cambiamento di ambasciatori? Se non sbaglio, l'ambasciatore non è del tuo popolo ma quello dei terrestri, quindi perché mai dovrebbe rappresentarvi?"
"Clarke ha ragione, perché lei?" Intervenne successivamente il leader dei terrestri
Nia si trovò per un attimo in difficoltà, non si aspettava questa domanda, non si aspettava soprattutto che una del popolo del cielo marciasse insieme ai terrestri, perciò decise di contrattacare.
"Io non rispondo alle domande del popolo del cielo, e poi perché una di loro si dovrebbe trovare qui? Perché non sei con il tuo popolo Clarke? "
"Clarke è mia ospite" rispose il comandante"Beh, comunque... lei sarà una dei miei ambasciatori per mostrare agli altri 11 clans che noi siamo parte della coalizione e non abbiamo nessun desiderio di rompere gli accordi presi precedentemente. Lei è la prova che siamo fedeli alla parola data"
Questo era del tutto falso, Clarke, Lexa e il suo popolo lo sapeva, solo che non aveva scelta, doveva accogliere la sua ex amante come ambasciatrice del popolo nemico.
Poco dopo l'esercito della regina si ritirò, così fece anche quello del comandante, ma con loro c'era anche il nuovo ambasciatore, quel qualcuno che le avrebbe sconvolto la vita ancora una volta, però questa volta potrebbe essere leggermente diverso, perché insieme alle due amanti c'era anche la biondina con gli occhi azzurri.Tutti quanti arrivarono alla Polis, Clarke, Lexa e Costia andarono a palazzo dove poi si separarono, tutte e tre andarono nelle rispettive stanze, ma solo due si incontrarono successivamente.
Camera di Lexa
Qualcuno bussò alla sua porta, lei si avvicinò e aprì, le sue pupille si dilatarano di colpo per poi ritornare alle normali dimensioni, con il corpo si spostò verso il lato, facendo segno di entrare, l'ospite lo fece, Lexa chiuse la porta dietro di lei e le chiese
"Cosa ci fai qui?""Sono qui perché dovevo vederti, ti devo una spiegazione"
"Me ne devi più di una"
Il contatto visivo tra le due non si staccò neanche per un secondo, questo creava molta tensione.
"Pensavo fossi morta" affermò Lexa
"Lo so" mormorò Costia
"Perché lo stai facendo?"
"Perché devo farlo"
"Invece no"
"So che sei arrabbiata e sono qui apposta per aiutarti a capire, Lexa, io, io voglio davvero scusarmi per ciò che è successo"
"Intendi quando oggi sei comparsa magicamente dal regno dei morti oppure intendi il fatto che tu non sia mai realmente morta?" Chiese Lexa con gli occhi lucidi e la voce che le tremava dalla tristezza
"Entrambi. So di aver sbagliato ma l'ho fatto per te"
"Per me? Stai parlando sul serio?" Domandò alzando leggermente il tono della voce
"Sì, Lexa, l'ho fatto per te, potrai non crederci ma è così"
"Penso che sia meglio che tu te ne vada dalla mia camera adesso" ordinò il comandante con lo sguardo basso per non farle vedere che stava per piangere
Costia decise di andarsene senza opporsi, vedere la sua ex amante così, le spezzava il cuore, in questo momento Lexa aveva bisogno di un po' di spazio e di tempo per riflettere, così si allontanò piano piano e si diresse verso la sua camera ma non prima di averle detto: "quando sarai pronta ad ascoltarmi, ad ascoltare la verità, sai dove trovarmi, questa volta non vado da nessuna parte. Te lo prometto"
Una volta che Costia fu uscita, Lexa si lasciò andare, lasciò ogni lacrima cadere a terra, lasciò ogni debolezza che aveva, abbattere la sua armatura che nel tempo si era costruita, cadde in ginocchio distrutta dai suoi dolori e pianse, pianse finché non finì le lacrime, l'incontro con Costia l'aveva abbattuta emotivamente, si sentiva tradita ma sollevata al tempo stesso, adesso sapeva che non era morta a causa sua ma non poteva sopportare l'idea che il suo primo amore le avesse fatto questo.
Lexa's Pov
Qualcuno bussò ancora alla porta, pensando che fosse ancora Costia, aprì la porta di scatto e le dissi "penso di essere stata chiara, non voglio vederti"
Ma nel momento in cui realizzai che davanti a lei non era la persona che pensavo che fosse, diventai tutta rossa, abbassai lo sguardo dall'imbarazzo e chiesi umilmente scusa. Lei mi guardò dolcemente, era molta divertita da quel momento, mentre io stavo sprofondando dalla vergogna.
"Scusa se ti disturbo, ma volevo sapere come stavi prima di andare a dormire"
"Sto bene, grazie per avermelo chiesto Clarke"
Ci guardammo per un po', i miei occhi erano ancora rossi e gonfi, perciò mi nascosi un po' tra i miei capelli, dopo un minuto di silenzio lei mi augurò la buonanotte e io feci altrettanto. Quella era stata una lunga giornata, piena di sorprese, andai dormire con mille preoccupazioni ma c'era un punto fisso che me li faceva sparire e che mi permise di dormire.
STAI LEGGENDO
Clexa's story
FanfictionÈ il continuo dopo la seconda stagione, incentrata su Clarke e Lexa.