Love Is Strength (Part One)

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Spazio autrice
Siamo arrivati quasi alla fine della storia perché questa è la prima parte del penultimo capitolo e mi sembrava doveroso dirvelo. Spero che vi piaccia e buona lettura!

Clarke restò immobile e la fissò per qualche secondo, incredula dalle parole appena udite, ma appena riprese un po' di coscienza, sorrise.

"Solo se lo vuoi anche tu" disse.

La heda si alzò in piedi e le due si scambiarono un bacio appassionato che tolse il respiro ad entrambe.

"Questo significa che verrai con me?"

"Sì ma prima devo parlare con mia madre"

Il sorriso di Lexa si spense e annuì all'affermazione della giovane in segno di approvazione, sapendo che sia sua madre che il suo popolo dovesse saperlo. Ma ciò che la preoccupava realmente erano le possibili reazioni che il cancelliere potesse avere, darla in sposa a una persona era un passo importante, però darla al comandante del popolo che li ha minacciati dal primo giorno, era un passo di importanza universale.

Le ragazze si separarono nel corridoio, una svoltò a destra dove era collocata la sala riunione e l'altra invece continuò dritto verso l'uscita.


Prima di entrare la bionda bussò, dopo aver sentito uno strano verso simile a un entri pure, abbassò la maniglia della porta e la spinse in avanti mentre con i piedi fece qualche passo all'interno.

"Clarke?!" annunciò stupito Bellamy


"Avrei un bisogno urgente di parlare con mia madre"

"Okay. Io e Bellamy ce ne andiamo allora e vi lasciamo parlare tranquille tra di voi" Intervenne Marcus

I due, come affermato, uscirono dalla stanza, Bellamy, però, si fermò appena davanti alla porta che aveva socchiuso così da poter ascoltare la conversazione.

"Lexa se ne sta andando" affermò la bionda

"Lo so, l'ho dimessa io stamattina"

"E io andrò con lei" Continuò Clarke, prendendo di sorpresa la madre

"Come? Perché?"

"Noi... ci sposeremo tra qualche settimana" Esitò la fanciulla per un attimo

"Cosa?! È uno scherzo?" Chiese incredula la donna sperando che fosse così.

"No. Me l'ha chiesto stamattina e ho accettato. So di averti preso alla sprovvista e che magari è troppo presto ma sento di voler fare questo passo e vorrei che tu l'accettassi"

"Se mi stai chiedendo quello che sto pensando che tu mi stia chiedendo allora la risposta è no. Sei ancora una bambina. La mia bambina. Non sei ancora pronta per la vita matrimoniale e delle responsabilità che ne comporta. Fino ad oggi hai fatto di testa tua, hai preso delle decisioni che talvolta erano sbagliate e che hanno influenzato tutti, ma da d'ora in avanti non ti lascerò più fare, è ora che tu ti rimetta in riga e sicuramente non lo farai con lei"

"Hai ragione. Ho preso brutte decisioni e me ne pento ogni singolo giorno, ma ti assicuro che questa non è una di quelle"

"Davvero? Perché l'ultima volta che ho controllato la donna che stai per sposare è la stessa che ti ha portato a uccidere un popolo intero, che ti ha reso quello che sei ora, un mostro"

Gli animi iniziarono a surriscaldarsi, la giovane era sul punto di piangere ma fece di tutti per trattenere quelle lacrime che le pungevano gli occhi, non si sarebbe mai aspettata una reazione simile da parte di sua madre e questo la feriva ancora di più.

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