Bellamy's POV
Io, Abby, Marcus e Lincoln, insieme ad alcuni soldati eravamo partiti da arkadia fino alla capitale dei terrestri: la Polis. Entrammo senza armi poiché non ci era concesso, lunghe queste strade notammo quanto gli abitanti di questa città fossero diversi dagli altri terrestri che avevamo conosciuto, era una popolazione che aveva la propria cultura ed economia, c'erano diversi banchetti per le vie dove vendevano di tutto ed era assolutamente strabiliante, ovviamente la nostra presenza non passò inosservata, gli sguardi diffidenti e pieni di rabbia erano piuttosto evidenti. Le persone sussurravano, parlavano fra di loro e poi abbassavano lo sguardo appena incrociavano il nostro, era come se avessero paura di noi. Poco dopo incotrammo Indra che ci scortò fino a palazzo, ci guidò verso una stanza dove dovevamo stare in attesa dell'incontro. che deciderà la sorte di Lincoln. osservai ogni dettaglio di questa città, più conoscevo meglio era. All'interno dell'edificio, cercai con lo sguardo Clarke, speravo che fosse qui, dopo tutto questo tempo che non si era fatta trovare, che non la vedevo, speravo di poterla finalmente incontrare.Lexa's POV
Entrai nella stanza di Clarke e l'avvertì che sua madre e i suoi amici erano qui."Sono qui per cercare di convincermi a tornare a casa?"
"Non sono sicura che sappiano della tua presenza qui"
"Allora perché sono qui?"
"Lincoln. Come ben sai, su di lui pende ancora una condanna a morte e stasera ci riuniremo a decidere la sua sorte"
"Ci?"
"Sì, Clarke. Ci sarai anche tu, dopo tutto è un tuo amico, nonché il ragazzo della tua amica"
"Hai già preso una decisione a riguardo?"
"Non spetta me a decidere, bensì tutti i rappresentanti dei diversi clan"
"Ma l'ultima parola è la tua, quindi se decideranno di lasciarlo morire cosa faresti?"
"Non c'è tanto che possa fare, Clarke"
"Ma fa parte del tuo popolo!"
"E ci ha traditi, la morte è ciò che ottiene se si volta le spalle alla propria gente"
"E Costia? Lei vi ha traditi, ti ha tradito eppure su di lei non pende nessuna condanna"
"Lei è sotto la protezione della Regina"
"Posso sapere una cosa?"
Annuì per farla procedere
"Come fai a vederla tutti i giorni e comportarti normalmente nonostante tutto ciò che ti ha fatto?"
Questa domanda mi colpì molto, sapevo che era riferito a lei stessa e non al mio rapporto con Costia, il problema è che era grazie a lei che riuscivo a gestire tutto, perché ogni volta che la guardavo, tutte le mie insicurezze e le mie paure sparivano e ogni volta che mi guardava con quei bellissimi occhi azzurri il resto del mondo non esisteva più, eravamo solo io e lei ed era fantastico. Purtroppo non glielo potevo dire perciò le risposi dicendo "Costia fa parte ormai del passato, sono andata avanti. Il mio ruolo di comandante non mi permette di esprimere emozioni, o meglio dire di non averle, per questo che non mi turba vederla ogni giorno. Aggiungo col dire che lei è qua in ruolo di ambasciatore, quindi per me non è che tale persona e io per lei non sono altro che il comandante"
Penso di averla convinta con queste parole, lei infatti non ebbe più nulla per ribattere, la vedi un po' scossa perciò mi avvicinai e senza dire niente l'abbracciai e lei me lo permise. Non so nemmeno io per cui lo feci ma sentivo solo il bisogno di abbracciarla, fu un lungo abbraccio che si fermò quando lei si staccò. Mi guardò dritto negli occhi e mi disse "grazie" io le risposi "se vuoi, puoi andartene oggi stesso con i tuoi amici. Sei libera di andare"
La sera arrivò, tutti gli ambasciatori si sedettero ai propri posti, quando mi alzai, tutti quanti si inchinarono al mio cospetto.
"Oggi siamo qui riuniti per decidere la sorte di quest'uomo Lincoln kom trikru, che è accusato di alto tradimento. Ognuno di voi dovrà votare se lasciarlo vivere o morire"
"Prima di procedere alla votazione, volevo sapere una cosa dall'imputato, perché ha tradito" disse Costia
"Non ha importanza il motivo per cui l'ha fatto, conta solo che l'abbia fatto " intervenne un altro ambasciatore
"Basta così. L'imputato ha il diritto di difendersi, quindi può spiegare per cui lo ha fatto" gridai per sovrastare le voci altrui
"Per proteggere le persone che amo e i suoi amici" spiegò Lincoln con un filo di voce
"Molto nobile da parte tua, ma ciò non ti risparmierà la vita" continuò a parlare l'ambasciatore
"Io penso invece che meriti di vivere. Sbaglio o è per questo per cui tutti combattiamo? Per proteggere le persone che amiamo, per tenerle al sicuro. Siamo disposti a sacrificare la nostra stessa vita per salvare la loro e quest'uomo non ha fatto altro che questo, quindi io voto per far sì che lui viva, chi è con me?" Domandò Costia speranzosa
Altre 5 mani si alzarono a favore, mentre le altre 6 si alzarono a sfavore di questa proposta.
"A quanto pare è un pareggio, adesso sta a te a decidere se lasciarlo vivere o morire" mi disse la mia ex fiamma
Guardai Clarke, nei suoi occhi c'era la stessa speranza che c'era negli occhi di Costia, tutti quanti mi stavano fissando, la mia decisione avrebbe segnato la vita di una persona per sempre, feci un respiro profondo, analizzai la situazione e arrivata a una conclusione lo comunicai a tutti.
"Come conseguenza di questo pareggio, la decisione spetta a me e dichiaro che Lincoln kom trikru è un uomo libero d'ora in poi, potrà camminare tra le strade e i boschi senza aver paura di essere ucciso, la condanna a morte che pendeva sulla sua testa è ritirata. L'assemblea è terminata, grazie a tutti per aver partecipato, siete liberi di andare"
A questa mia scelta ci furono 2 reazioni, molti avevano fatto un respiro di sollievo, mentre altri se n'erano andati arrabbiati e delusi, Clarke e Costia rimasero a guardarmi per un attimo, mi sentì un po' a disagio, però entrambe erano felici della decisione presa.
Narratore esterno's POV
Clarke si avvicinò a Costia e la ringraziò."Non devi ringraziare me, ma Lexa, è stata lei a dire l'ultima parola"
"Ma è solo grazie a te se siamo arrivati in una situazione di parità. Il tuo discorso è stato affascinante "
"Felice che ti sia piaciuto."
Clarke le sorrise e se ne stava per andare quando una voce la fermò.
"Ehi Clarke, prima che te ne vada, vorrei farti una domanda"
"Dimmi"
"Non vorrei essere troppo indiscreta e diretta ma tu e Lexa siete..."
Non la fece neanche finire la frase che intervenne dicendo "non c'è niente fra di noi nel caso che è quello che stavi chiedendo, se non è così, ho fatto una pessima figura"
Costia ridacchiò e le disse "sei molto divertente. Comunque te l'ho chiesto perché Lexa prima di prendere una decisione ti ha guardato ma anche se non c'è niente fra di voi, sono sicura che ci tenga molto a te"

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Clexa's story
Fiksi PenggemarÈ il continuo dopo la seconda stagione, incentrata su Clarke e Lexa.