Love Is Strength (Part Three)

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Il giorno, che avrebbe segnato le loro vite e quelle di tutti quanti, era arrivato. La giornata era già iniziata da qualche ora, i preparativi erano quasi finiti, i cuochi stavano già cucinando tutto per il grande banchetto che si sarebbe tenuto subito dopo la celebrazione, i sarti e le serve erano davanti alla porta delle due, aspettando che si svegliassero, i camerieri erano già vestiti e pronti a servire, il custode della fiamma era già in piedi a ripetere il suo discorso che avrebbe dovuto tenere all’inizio, i diversi popoli, che abitavano al di fuori della Polis, erano già per strada verso la capitale e coloro che ci risiedevano, o erano già alla piazza in cui si sarebbe svolto il grande evento o si stavano preparando. Tutti erano iperattivi per l’eccitazione, l’entusiasmo, sia perché una cosa del genere non era mai successo sia per l’unione stessa, sapere che il proprio comandante si stava per sposare con una donna di un altro popolo, soprattutto con una del popolo del cielo, suscitava grande interesse, curiosità e purtroppo anche tanto astio. Infatti alcuni non riuscivano a comprendere come tutto questo fosse successo, come le due si siano innamorate, come fosse possibile che la loro leader voglia passare il resto della sua vita con una persona, da loro considerata, estranea.
La porta si aprì, Lexa si spostò leggermente sulla sua destra, permettendo il passaggio alla servitù e ai sarti. Successivamente uscì dalla stanza, lasciando Clarke sola insieme alle nuove arrivate che avevano il compito di vestire e truccare la sua amata nel miglior modo possibile. Entrò in un’altra camera seguita da altrettanti addetti al suo abbigliamento e il suo aspetto.

Dopo due ore e mezza le due erano pronte, la bionda indossava un lungo e semplice vestito di seta bianca, con scollo a cuore che le scopriva la sua rosea e liscia pelle, al collo portava una deliziosa collana di perle, abbinate perfettamente  con le scarpe a punta con tacco alto cinque centimetri, che erano di color beige chiaro ed erano coperte dall’abito che aveva addosso. Il viso era abbastanza pulito e con poco trucco, giusto un filo di matita e di eyeliner attorno agli occhi, che le faceva risaltare il suo colore bluastro delle iridi, e una piccola pettinata alle ciglia con il mascara.
La mora invece aveva optato per qualcosa ancora più semplice, indossava un elegante vestito bianco che le cadeva fino ai piedi, adornata da piccoli fiori bianchi cuciti con cura a mano e che erano poco visibili da lontano. A differenza della sua sposa, il suo abito era leggermente aperto sulla schiena e aveva sottili spalline. Sul viso aveva il solito trucco che le contornava gli occhi e che evidenziava il verde delle sue iridi.
La fanciulla proveniente dal cielo fu la prima a dirigersi verso l’altare, dove l’intera popolazione attendeva pazientemente e con fermento. In seguito fu raggiunta dalla leader dei terrestri, che faceva respiri profondi e cercava di mantenere un’espressione tranquilla mentre il suo cuore le stava esplodendo nel petto.

Le grida si fecero sentire, le persone si spingevano, sgomitavano pur di essere nelle prime file e avere una visione chiara.
Alla notizia del loro arrivo, Titus uscì e andò verso l’altare che era all’esterno di un palazzo e rivolto alla più grande piazza della città, dove un migliaio di persone stavano in quel momento.

“Siamo tutti riuniti oggi per celebrare non solo l’unione di due anime ma anche di due popoli, che sono stati fin dall’inizio nemici ma da adesso, tutto quanto cambierà per il meglio.
Facciamo entrare le due anime, i due cuori che fra pochi istanti si uniranno in un solo, il quale diventerà il simbolo dell’amore e della pace”

Clarke e Lexa fecero il loro ingresso, c’erano migliaia di persone a guardarle, i riflettori erano totalmente puntati su di loro e questo accresceva la tensione e l’ansia che si nascondeva al loro interno.
La mora diede una veloce occhiata alla sua sinistra, dove stava la sua futura sposa, che aveva un’espressione preoccupata la quale rifletteva benissimo il suo nervosismo, così le tese la mano che la ragazza colse con molto piacere.

“Vi presento Leksa Kom Trikru, una donna forte, coraggiosa, spietata, gentile, obiettiva e visionaria, è stata scelta fra altre sette persone come nostra comandante, nostra guida e ha unito dodici clan, diversi fra loro ma con un obiettivo comune, la pace. Ha dedicato la sua intera vita a noi e alla coalizione e continuerà a farlo finché il suo cuore batterà.
La sua sposa è Klark kom Skaikru, una giovane donna, forte, coraggiosa, sensibile, gentile, altruista e anche lei obiettiva, è atterrata in questa Terra poco tempo fa insieme alla sua gente ed è stata scelta dal suo popolo come guida, e nonostante la sua modesta età, ha affrontato situazioni difficili e ha preso decisioni altrettanto difficili e importanti.
Prima che i giuramenti abbiano inizio, lascio a loro la parola”

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