Una giovane donna dai lunghi capelli neri stava asciugando i bicchieri da dietro un bancone di uno squallido pub di Seattle. Aveva un viso familiare con quei suoi occhioni verdi e quelle labbra rosse screpolate dai morsi ossessivi che ricevevano e quell'espressione imbronciata su quel viso segnato dai cambiamenti e dagli anni, che anche se pochi, l'avevano resa severa con se stessa e con gli altri. Mi sedetti al bancone emozionato dall'idea di averla trovata, finalmente, e lei mi rivolse un cenno a mo di saluto.
-Che ti faccio?-
"Male" pensai, ed era vero perché dopo tanto tempo mi faceva ancora male.
-Un whisky, grazie-
In poco tempo avevo davanti sia la mia ordinazione che lei e la guardai inchiodandola con i miei pozzi ghiacciati, probabilmente portando di nuovo l'inverno in quei prati verdi che erano i suoi occhi.
-Andy..- mormoró -Sei davvero tu?-
-Direi proprio di sì- alzai le spalle mentre mi portavo il bicchiere alle labbra.
Il suo sguardo mi fece sentire una merda senza che avessi fatto nulla.
-Cosa vuoi?- chiese mentre ricominciava a pulire i bicchieri.
-Sto cercando di mantenere una promessa- la guardai ricordandomi la promessa che feci due anni prima a Louis, ovvero che l'avrei trattata bene.
La vidi irrigidirsi e cambiare espressione da scocciata a.. ferita? Forse era stata proprio colpita ma non ancora affondata.
-Non ti permetto di parlarmi di Louis- abbassò lo sguardo di nuovo su quel bicchiere che se avesse continuato a strofinare si sarebbe consumato.
-L'ultima volta che ho sentito Chloe mi aveva detto che eri tornata ad essere una ragazza normale- strinsi gli occhi per provocarla. Mi avrebbe parlato di sicuro nonostante le ricordassi un brutto periodo.
-Anche le ragazze normali vorrebbero chiudere col passato e non vedere più una delle cause del proprio dolore- mise i bicchieri a posto poi si voltò a guardarmi -E poi devo lavorare-
Le sorrisi ritrovando dopo tanto tempo la mia ex manager pronta a mettere da parte se stessa per il lavoro.
-Io posso beniss..-
-Echo, questo qui ti sta dando fastidio?-
Venni interrotto da un tizio coi capelli e gli occhi scuri che si avvicinò alla ragazza con aria protettiva.
"É impegnata? Ma certo, figurati se una ragazza bella come lei non trovava qualcuno subito" pensai finendo di bere.
-No Erik, non preoccuparti- gli mise una mano sul braccio e gli sorrise dolcemente.
Quando il ragazzo si allontanò mi lanciò un'occhiata come per dire "toccala e sei morto", ma io volevo semplicemente sapere come stava.
-É il mio fratellastro- disse come se mi stesse leggendo nel pensiero.
-Non si chiamava Dustin? E non era più piccolo?- la guardai ricordandomi che lei aveva un fratellastro più piccolo che era figlio della compagna di suo padre Fred.
-Si chiama Alex- rise -Dustin é il mio cane- mi guardò.
-Eh ma questo si chiama Erik- indicai il tipo che mi continuava a minacciare con gli occhi.
-Lui é il figlio di una donna con cui é stato papá prima di mettersi con mia madre, ma questa donna non gliel'ha mai detto altrimenti mio padre gli avrebbe fatto da padre come con me o come fa tutt'ora con quel coglione di Alex- concluse.
-Ok.. comunque ti stavo dicendo che posso aspettare che finisci il turno e riaccompagnarti a casa- le avvicinai il bicchiere ormai vuoto che lei mise nel cestello della lavastovoglie.
-Finisco stanotte alle tre- disse mentre azionava la lavastoviglie.
-Beh aspetterò- le feci l'occhiolino a cui lei rispose con una mezza risata.
-Comunque non é un locale molto affollato- mi guardai intorno vedendo solo uomini di mezza etá e vecchi ubriaconi.
-É presto ed é lunedì sera- guardò anche lei il locale in cui lavorava.
-Tanti dei clienti che vengono qui sono uomini sulla trentina che lavorano di giorno e di notte stanno qui- si passò una mano fra i capelli.
-Capisco- guardai Erik che stava servendo una coppia di signori anziani.
-Benvenuto nei bassifondi di Seattle, Biersack- disse versando dell'altro whisky in due bicchieri passandone uno a me e prendendo l'altro.
-Non hai ancora l'etá per bere- risi.
-E tu non saresti dovuto essere qui, quindi zitto e brindiamo a..- ci pensò su.
-Al marcio che c'é in ognuno di noi- suggerii ridendo.
-Ecco- rise anche lei -Brindiamo a questo-
Facemmo tintinnare i nostri bicchieri e poi bevemmo.
"L'ultima volta che ho bevuto con una ragazza due giorni dopo me la sono portata a letto" sorrisi al pensiero di un eventuale amplesso, ma poi mi resi conto che dopo due anni il suo corpo mi faceva ancora lo stesso effetto.Primo capitolo di una nuova avventura, che ve ne pare? Pensate che stavolta Andy ed Echo riusciranno a...?
Un bacio
Chantal♥
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World Of Sacrifice ~Black Veil Brides~
FanfictionSOSPESA Sequel of I Am Bulletproof ~Black Veil Brides~ -Ma io volevo affondare- urlai non riuscendo a trattenere le lacrime -Io non volevo rivedere le albe e o tramonti senza avere davanti i suoi capelli verdi, non volevo spaccare l'anta del mio arm...