Trust ~Echo~

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Entrammo in una caffetteria e ci sedemmo in un tavolo al centro del locale. In poco tempo arrivò una donna di colore sulla trentina con dei grandi orecchini a cerchio e delle fantastiche treccine lunghissime.
-Cosa vi porto?- chiese sbrigativa.
-Due cappuccini, uno con del cacao sopra se possibile- disse Andy.
La donna annotò tutto sul suo tacquino e tornò dietro al bancone.
-Cappuccino con cacao?- sorrisi.
-Pensavo che mi avresti chiesto perchè avessi ordinato anche per te- rise e si passò una mano sulla nuca -Ogni tanto mi piace cambiare e dimenticarmi di essere troppo grande per volere certe cose-
-Penso che a volte faccia bene lasciar uscire il bambino che è in noi, il difficile è riuscire a gestirlo e non permettergli di dominare sempre sulla ragione- mi misi a fare un origami con un tovagliolo.
-Il tuo compleanno è il 28 febbraio, vero?- Andy aveva appoggiato il mento sui palmi delle mani.
-No, è il 29- alzai lo sguardo dalla piccola gru che stavo creando -Quindi quest'anno lo festeggio- accennai un sorriso.
-Oh. Wow!- il suo sorriso si allargò -Allora faremo una grande festa per compensare i quattro anni che non hai festeggiato-
-Come vuoi- risi e nel frattempo arrivarono i cappuccini.
Dopo che Andy ebbe bevuto il cappuccino gli rimase la schiuma sui baffi, ma evitai di dirglielo e gli feci una foto. Prima di andarcene gliela mostrai e gli passai un tovagliolo per pulirsi.
Uscimmo dalla caffetteria e tornammo verso casa. Durante il tragitto la mia mano sfiorò la sua, e lui la strinse facendo incrociare le nostre dita.
Pensai che era tutto troppo perfetto per essere vero, che prima o poi sarebbe arrivato qualcosa, o qualcuno, che ci avrebbe tolto questo piccolo spiraglio di felicità.
-Se ti riempi la testa di paranoie come potrai essere felice?- aveva detto Andy dopo avermi spostato una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

~

-Ti piacerebbe tornare a Los Angeles?- mi chiese il ragazzo dopo aver chiuso la porta alle sue spalle. Rimise il cellulare in tasca.
-Non lo so, penso che tornerei solo per rivedere i ragazzi- lo guardai e appesi il cappotto all'attaccapanni.
-E allora vieni con me- mi guardò -La prossima settimana devo tornare a casa per parlare con Ray del tour. Ci saremo tutti-.
Mi morsi le labbra e considerai l'idea di riabbracciare i miei ex idoli. Nella mia mente era tutto molto bello, finchè non mi ritrovai davanti la faccia di una bella russa scontrosa.
Scossi la testa.
-Dai Echo! Perchè per una volta non pensi ad Ash, Jake, Jinxx e Christian? Metti da parte le nostre divergenze e pensa a quanto sarebbe bello per loro rivederti- vedendo che non battevo ciglio si mise due dita sotto la base del naso e chiuse gli occhi -L'ultimo ricordo che hanno di te è la tua freddezza al funerale. Vuoi davvero che rimangano con questo.. questo..non so come definirlo, ma è brutto- riaprì gli occhi e mi guardò intensamente.
-Non sanno del..?- mi toccai i polsi al ricordo del mio tentato suicidio.
-No, ho preferito non dirglielo- i suoi occhi puntarono ai miei avambracci, dove ormai non c'erano più segni.
-C'è anche Vera a Los Angeles- dissi.
-Dio, Echo- si infilò le dita fra i capelli -Perchè non ti fidi di me? Perchè per una fottutissima volta non mi dimostri che ci tieni?-
-Cos.. Io devo dimostrarti che ci tengo?- lo fissai a bocca aperta.
-Avanti, dimmi cosa hai fatto per me da quando sono qui in questa cittá che non mi piace per niente-
Ci pensai su. Lo feci davvero, e ci misi tutta la concentrazione possibile, ma non mi venne in mente niente. Sospirai.
-Devo vedere se Erik mi concede una settimana di ferie per il mio compleanno- vidi la sua espressione mutare in un nanosecondo -Ma non lo faccio per te, sia chiaro- mi sedetti sul divano e accesi la tv.
In realtà lo feci solo per lui, solo per togliergli l'espressione rassegnata da quel volto spigoloso e bellissimo, solo per dimostrargli che anche io posso provare a renderlo felice come lui stava provando a fare con me.
La sua risata riecheggiò per tutto l'appartamento, colmandomi di una sensazione di serenità.
Andy si sedette affianco a me e dopo circa dieci minuti si stese obbligandomi ad imitarlo.
-Hai freddo?- mi chiese solleticandomi il collo col fiato.
-Non tanto- mentii nascondendo fra le coscie le mani che erano diventate quasi viola.
Lui prese la coperta e la stese su entrambi, appoggiai la testa al suo braccio e lui mi strinse a sè.
-Certo che sei impossibile da convincere. Hai pochissima fiducia- mi morse il lobo facendomi scendere i brividi dalla schiena fino alla punta delle dita dei piedi.
-È che ci vuole troppo tempo e fatica a sciogliersi, poi basta una folata di vento per farti tornare un blocco di ghiaccio- mormorai.
-Allora vediamo di far sciogliere questo grande blocco di ghiaccio molto molesto- rise e mi strinse ancora di più mettendomi le mani sotto la maglia e posizionandole bene aperte sullo stomaco e sul fianco.
-Non è neanche una questione di poca fiducia, è che proprio non voglio rivedere Vera. Non voglio vedere la sua reazione quando ci vedrà insieme, quando vedrà i piccoli particolari che ci rendono una.. insomma, quello che siamo- lo sentii sospirare e armeggiare con la tasca dei pantaloni.
-Andy ma cos..?- mi ritrovai lo schermo del suo cellulare davanti e un messaggio di Vera che diceva "Dobbiamo parlare, mi sono rotta di stare con i tuoi amici mentre tu non ci sei. Vedi di muovere il culo e tornare a L.A".
Mi girai verso di lui facendo attenzione sia a non cadere, sia a non fargli male.
-Che despota- feci un verso a metà tra uno sbuffo e una risata.
-Già- sorrise e mi fece sciogliere mandando al diavolo il blocco di ghiaccio -Ma non era quello che volevo farti capire. Vera e io non andiamo più d'accordo da un paio di mesi, ed è anche per questo che ho deciso di venirti a cercare-
-Per rimpiazzarla?- lo guardai sdegnata.
-Ma stai zitta- rise -Non è per rimpiazzarti perchè ci stavo pensando da un sacco di tempo. I litigi con Vera mi hanno solo dato una spinta in più per ritrovarti- ci guardammo per lunghi istanti. Io cercavo di assimilare le informazioni, lui cercava di capire la mia reazione.
-Mi stai dicendo che..- mi tappò la bocca con la sua e infilò le dita fra i miei capelli.
-Fidati di me, Echo- sussurrò sulle mie labbra.
Annuii e lo baciai.

World Of Sacrifice ~Black Veil Brides~ Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora