What About Her?~Echo~

435 52 3
                                    

Fu un bacio delicato, nulla di invasivo. Le sue labbra erano morbide e la sua mano mi accarezzava i capelli.
Mi chiesi cosa stessi provando, ma l'unica cosa che mi venne in mente fu che ne avrei voluto ancora. Non baciavo qualcuno da tanto, troppo tempo ormai.
Mi strinsi a lui e decisi di approfondire quel bacio sfiorandogli il labbro inferiore con la lungua, e lui acconsentì prendendomi il viso fra le mani e aprendo di più la bocca.
Era un vero bacio quello, pieno di sentimenti e..
"E Vera?"  mi tornò in mente la ragazza che lui aveva incontrato a Mosca e mi era parso di capire che ci fosse ben altro oltre al sesso fra loro due. Mi staccai da lui, nonostante non ne avessi per niente voglia, ma non volevo nemmeno baciare un uomo impegnato con un'altra.
-Come sta Vera?- gli chiesi con un tono abbastanza acido.
-Cosa? Vera? Sta bene, penso, perché?- era in imbarazzo, si vedeva da come evitò di guardarmi in faccia.
Mi alzai dalla sedia e andai verso l'uscita del locale portandomi il bicchiere. Non mi andava più di stare tanto vicina a lui, quindi una volta uscita mi diressi a passo svelto verso casa.
-Echo fermati!- mi afferrò il braccio prima che potessi svoltare all'angolo.
-Cosa ti é preso?- si decise a guardarmi negli occhi, ma questo mi fece salire solo più rabbia.
-Stai ancora con Vera?- lo guardai anche io ma lui distolse lo sguardo per primo e abbassò la testa.
-Come pensavo- dissi con calma -Non é giusto da parte tua fare questo, perché stai prendendo in giro sia me che lei, ma sai una cosa? Non puoi averci entrambe e voglio facilitarti la scelta, perché io mi tiro fuori da questa storia ancora prima che inizi.- buttai il bicchiere nella pattumiera che c'era affianco a noi e ricominciai a camminare versi casa, sentendo subito dietro di me i passi di Andy.
Una volta arrivati a casa me ne andai in camera mia, presi la foto e soffocai l'impulso di strapparla a metá mentre la infilavo nella cornice comprata da poco.
-Mi dispiace- Andy era appoggiato allo stipite della porta che si grattava la nuca.
-No Andy, a me dispiace. Mi dispiace di essere stata tanto debole da ricambiare quel bacio. Però posso dirti che sei un grandissimo stronzo, non si prende in giro così la gente- posai la cornice sul davanzale della finestra, il più lontano possibile dal mio letto e dai miei sogni.
-Ma io non ti ho preso in giro- si avvicinò a me ma in risposta mi spostai.
-Io ci tengo davvero a te e non avrei mai voluto far niente per farti star male..- si mise le mani sul viso sembrando molto dispiaciuto, ma a me sembrò solo patetico.
-Non puoi pretendere di stare con me e stare anche con lei, non puoi pretendere di avere qualcosa con me se poi hai giá Vera- mi infilai le mani fra i capelli -E io stupida che ci spero ancora in noi- mi coprii la bocca. Non avrei dovuto confessargli che in fondo mi piaceva ancora.
-Echo io..-
-Esci dalla mia stanza- lo interruppi.
-Ti prego non cacciarmi- mi prese per le spalle -Lo so che anche tu provi qualcosa e..-
Lo spinsi via.
-No, non hai proprio capito un cazzo- le mani iniziarono a tremarmi dal nervoso -Non cercare di farmi cambiare idea, ok? Perchèvnon ne ho voglia di diventare l'amante di qualcuno e innamorarmi sapendo che non è solo mio. Non voglio stare male inutilmente perchè ne ho abbastanza di delusioni, e adesso vattene dalla mia camera, per favore-.
Appena uscì lasciandomi sola chiamai mio padre che si era trasferito a Portland. Rispose dopo tre squilli
-Ehi tesoro, come va?-
-Mmh.. diciamo bene, posso venire da te?-
-Non é un po' tardi? Arriverai quì alle nove passate-
-Lo so papà, ma ho voglia di vederti- mi morsi le unghie in attesa di una sua risposta.
-E va bene, ma rimani a dormire qui perchè non ho intenzione di farti fare tre ore di macchina-
-Grazie papà, ci vediamo più tardi- sorrisi al telefono.
Scrissi un biglietto per avvisare Chloe della mia temporanea fuga da quella casa dall'aria troppo pesante, presi in prestito il suo parka e uscii di casa prima che Andy potesse sentirmi. Non avrei sopportato delle sue domande e di sicuro l'avrei mandato a farsi fottere, quindi mi diressi a passo svelto verso la mia macchina. Un vecchio maggiolino con la carrozzeria un po' arrugginita ma che ogni volta che lo rimettevo in moto, anche dopo giorni, il suo motore ricominciava a rombare.
Mentre lasciavo il garage accesi il riscaldamento al massimo, perché nonostante avessi una giacca pesante addosso il freddo continuava a pungermi fin nelle ossa.
Imboccai l'autostrada per Portland e accesi la radio nella speranza di distrarmi dai pensieri.

Dopo tre ore di macchina arrivai finalmente a casa di mio padre.
Si era trasferito lì con Megan e Alex mentre io ero in tour con i ragazzi e mi aveva detto che si erano trovati tutti meglio.
Bussai alla porta laccata di bianco e sentii dall'altra parte il mio cane che abbaiava, subito dopo un paio di braccia mi strinsero facendomi sentire al sicuro.
-Echo, tesoro mio- mio padre mi baciò la fronte e mi fece entrare in casa. Megan venne ad abbracciarmi come se fossi un parente indesiderato, ma alla fine ero andata solo per mio padre.
-Ehi ciao- la testa di Alex sbucò dalla cucina.
-Ciao marmocchio- risi e andai ad abbracciarlo. I rapporti col ragazzino si erano riappacificati dopo che uscii dalla clinica. Lui mi era stato stranamente vicino e parlammo molto sia di lui che di me, trovando molte cose in comune e grazie ad esse riuscimmo a diventare finalmente fratelli. Fortunatamente non era anaffettivo come la madre che mostrava affetto solo verso suo marito.
Ci sedemmo in soggiorno e iniziammo a parlare del più e del meno fino a che non si fece tardi. Mi sistemai nella stanza degli ospiti e mentre mi stavo per addormentare mi arrivò un messaggio di Andy che cancellai senza nemmeno leggerlo.
"Non mi sono fatta tre ore di macchina per poi cedere a qualche suo messaggio sdolcinato" pensai.

World Of Sacrifice ~Black Veil Brides~ Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora