-Sarebbe dovuta essere una bella vacanza, non un set di CSI- disse Echo mentre si accendeva una sigaretta.
-Immagina tutto come un mega Cluedo- risi -Solo che sappiamo già chi è il colpevole- la guardai.
-Mi spieghi come mai tutte le donne che hai avuto sono delle pazze morbose?- si appoggiò alla ringhiera con i gomiti e mi guardò. Nei suoi occhi c'era solo curiosità.
-Mi piacciono le persone pragmatiche, tutte da scoprire-
-Peccato che dietro a tutto questo mistero si nascondono delle potenziali killer-
L'abbracciai da dietro tenendola stretta a me dai fianchi sottili.
-Nessuno è perfetto, Echo, la gente sbaglia tutti i giorni. L'unica cosa che possiamo cercare di controllare è la portata dei nostri danni e cercare di vivere il più serenamente possibile- mi avvicinai al suo orecchio -
-Lo so, ma non ha senso provocare tanta sofferenza per una questione di interessi!- buttò il mozzicone nel posacenere.
-Non capisco perchè Melanie abbia scelto di colpire te per far del male a me- appoggiai il mento sulla sua testa e guardai la soleggiata Los Angeles dopo tanto tempo passata nella nuvolosa Seattle.
-Vieni- la presi per mano e la riportai in casa.
-Vestiti leggera e metti il costume- le sorrisi -Ti porto in spiaggia-
Dieci minuti dopo la vidi uscire dalla camera con una canotta dei Seattle SuperSonics e degli shorts.
-I Sonics sono falliti nel 2008, Jones- risi.
-Noi di Seattle continuiamo a sperare- mise gli occhiali da sole.
Uscimmo di casa e prendemmo la macchina per andare in spiaggia.
La gente si ammassava a prendere il sole e come al solito c'erano milioni di belle ragazze abbronzate che sfoggiavano fisici perfetti e tatuaggi che facevano cadere lo sguardo nei loro punti forti.
Seguii con lo sguardo una biondina con il seno sicuramente rifatto e l'anellino al naso che mi fece l'occhiolino.
-Fai pure!- Echo stese il telo che avevo preso e ci buttò sopra la borsa.
-Come scusa?- mi sedetti affianco a lei.
-Vi stavate praticamente scopando con gli occhi- si tolse le scarpe e le posò accuratamente affianco alla borsa da cui tirò fuori la crema solare. Eravamo entrambi bianchissimi, perciò dovevamo metterci la protezione per evitare di ustionarci e diventare due aragoste.
-Ma chi? La bionda di prima?- risi -Sei gelosa?-
Si legò i capelli a cipolla e mi porse il tubetto con la crema -No. Spalma- si indicò il collo.
Mentre le spalmavo la crema notai un leggero movimento del viso, probabilmente un sorrisetto dei suoi.
-Non hai messo il costume?- le chiesi alzando la spallina del suo reggiseno verde.
-No ma tanto prenderò solo un po' di sole- si sistemò gli occhiali da sole.
Mi tolsi la maglia e la presi in braccio.
-Andrew Dennis Biersack, mettimi subito giù o te ne pentirai!- entrai in acqua con lei in braccio facendomi spazio tra i bambini che giocavano a palla e signore che spettegolavano.
-Come desidera signorina- risi e cercai di buttarla in acqua ma si era aggrappata a me come un fottuto koala e l'unica soluzione sarebbe stata andare giù con lei, perciò lo feci.
Una volta tornati fuori le tolsi gli occhiali e prima che potesse parlare corsi a posarli nella sua borsa.
-Se mi rimane la maglia dei Sonics macchiata sei un uomo morto- mi disse col broncio e le braccia incrociate una volta che fui tornato da lei.
-Arriviamo a casa e la mettiamo in lavatrice- la guardai e le tolsi una ciglia da sotto l'occhio.
-Esprimi un desiderio-
-Non credo a queste cose, lo sai-
-Zitta e esprimi il desiderio-
Bloccai la ciglia fra l'indice e il pollice e dopo che ebbe espresso il desiderio la feci soffiare sulle dita.
-Sopra, sotto o in mezzo?-
-In mezzo- guardò le mie dita mentre si aprivano e rivelavano la ciglia rimasta attaccata sia all'indice che al pollice.
-In mezzo- sorrisi.
Dieci minuti dopo uscimmo dall'acqua e ci asciugammo.
-Odio le magliette bagnate- si staccò la maglia dalla pelle che aderiva come una ventosa.
-Sei incredibile, riesci a lamentarti anche quando qualcuno ti fa un regalo- risi mentre si arrotolava la maglia fin sotto al seno.
-Sei troppo bianca- le punzecchiai i fianchi facendola dimenare come un pesce fuori dall'acqua.
Mi bloccò la mano e mi morse il braccio lasciandomi il segno.
-Perchè?- guardai il segno rosso sul braccio e poi lei.
-Perchè mi andava- rise -Vuoi una birra?-
-Sì, vado a prenderle io così ti asciughi e la smetti di lamentarti- le lasciai un bacio sui capelli che sapevano di mare ma profumavano ancora di fragola come il suo shampoo.
Quando tornai alla spiaggia vidi Echo conversare amichevolmente con un bagnino.
Avrei giurato si chiamasse Luke, come tutti i bagnini, e come tutti i bagnini era alto, muscoloso, abbronzato a cui la maglietta rossa andava stretta sul petto.
Mi avvicinai e constatai che quello steroide ambulante stava palesemente provandoci con Echo, e lei gli stava dando corda.
-Ecco perchè sei così pallida allora- le toccò il braccio.
-Eh già, Seattle non regala molto sole- gli sorrise poi si accorse di me e il suo sorriso da ammiccante diventò soddisfatto, quasi perfido avrei detto -Luke, lui è Andy, un mio amico- mi venne incontro e mi baciò sulla guancia.
Luke sorruse soddisfatto di aver riuscito ad abordare una bella ragazza, quindi fece un passo avanti, sia letteralmente che metaforicamente.
-Ah, piacere di co..- si alzò gli occhiali e mi scrutò con quegli occhi blu come il mare che gli stava alle spalle -Tu sei Andy Biersack!- venne a stringermi la mano -Sono un tuo grandissimo Fan dai tempi di We Stitch These Wounds e sono sempre venuto a tutti i vostri concerti- aveva smesso di lusingare Echo per iniziare con me.
-Ehm.. sono contento- gli diedi un paio di pacche sulla spalla mentre mi stritolava la mano e snocciolava complimenti banali.
-Echo, ci fai una foto? Ti lasciò il mio numero così me la puoi mandare- il suo sorriso a trentadue denti era sincero ed esaltato. Strano che le uniche persone che mi apprezzavano erano sempre quelle che si presentavano male.
Echo prese il cellulare e ci fece un paio di foto, dopodichè si fece lasciare il numero dal bagnino.
Quando fu tornato alla sua postazione mi girai verso Echo la cui maglia era legata in vita come una di quelle ragazze negli autolavaggi dei film.
-Odio i bagnini-
STAI LEGGENDO
World Of Sacrifice ~Black Veil Brides~
FanficSOSPESA Sequel of I Am Bulletproof ~Black Veil Brides~ -Ma io volevo affondare- urlai non riuscendo a trattenere le lacrime -Io non volevo rivedere le albe e o tramonti senza avere davanti i suoi capelli verdi, non volevo spaccare l'anta del mio arm...