Capitolo 23 .Love You

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CAPITOLO 23

L'acqua è così limpida che sembra quasi uno specchio, domani si torna a casa dopo questa bella vacanza, un velo di tristezza si cela in me, qui la vita è diversa, nessuno conosce mio padre e le sue ricchezze, nessuno mi giudica per come sono, sono una persona normale, sono ciò che ho sempre desiderato.
"È fredda" urlo toccando l'acqua con il piede.
Nate:" ci tuffiamo insieme, dammi la mano"
Io:"neanche per sogno, non entro in acqua" rispondo rimettendo i piedi a penzoloni dal pontile.
Nathaniel si allontana di qualche passo, inizia a correre e si tuffa a pochi passi da me schizzandomi alcune gocce sul corpo.
"Sei un cretino" esclamo rannicchiandomi.
Nate:"vieni" nuota verso me per poi porgermi la mano.
Io:"no davvero ho freddo"
Nate:"mi dai un bacio?" Domanda unendo le labbra facendo segno di baciarlo.
Mi abbasso leggermente per unire le mie con le sue ma non accade, in poco tempo le sue braccia mi prendono e mi buttano in acqua velocemente.
Appena riemergo un forte brivido di freddo mi pervade il corpo,"sei un cretino" urlo ridendo mentre i denti picchettano a ritmo con le onde.
Nate: "Vieni ti scaldo io"
Mi avvicino a lui con calma, appena sono abbastanza vicino gli schizzi un po d'acqua per gioco, tento di scappare ma appena si asciuga gli occhi con la mano mi rincorre a nuoto e mi prende.
"Ti ho acchiappata amore" sorride abbracciandomi da dietro intanto che i nostri piedi si muovono alternati sotto l'acqua.
È la prima volta che mi chiama così, non so cosa sento dentro, il mio stomaco fa un salto fino alle stelle mentre il cuore vorrebbe moltiplicare i battiti ogni secondo.
Io:"amore amore amore... Mi piace" lo prendo in giro voltandomi per baciarlo.
Con il pensiero della giornata precedente mi sveglio tra le sue braccia, ormai ogni giorno è così, sogno ciò che è reale la notte e la mattina rivivo la giornata prima come se non fosse mai passata.
Nate:"le tue valige sono pronte?" Domanda stiracchiandosi.
Io:"si, devo solo farmi una doccia e poi sono pronta per andare in aeroporto"
Nate:"io uso l'altro bagno"
Io:"oppure la facciamo insieme" azzardo in modo scherzoso quando in realtà lo vorrei davvero.
Nate: "ormai l'hai detto quindi ti tocca" risponde premendo le sue labbra sulle mie appena appena umide.
I preparativi per la partenza sono strazianti, oltre a portarmi a casa tante belle esperienze, mi porto un carico di tristezza, è così facile per me affezionarmi ai luoghi ma sopratutto alle persone.
Appena saliamo in aereo mi accorgo di come il tempo passa in fretta, i giorni qui sono volati e a pensarci bene sono sicura di averlo sfruttati al meglio, sono fiera di questa mia crescita interiore.
"Stai tranquilla" mi accarezza il viso Nate dolcemente sapendo che ho una forte fobia.
Io:"con te al mio fianco sono sempre tranquilla" gli stringo la mano appoggiando la mia testa sulla sua spalla.
"Sei la felicità fatta in persona, con te è tutto più leggero, tratta bene mio figlio e torna presto a trovarmi, ma sopratutto resta così come sei perché è la tua spontaneità a rubare il cuore delle persone" le parole della mamma di Nathaniel, una donna così saggia e dolce, mi picchiano in testa per ore accompagnando il mio corpo in un sonno profondo.


If we cease to believe in love, why would we want to live?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora