CAPITOLO FINALE .7 Years

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7 ANNI DOPO.

Posso decidere come interpretare un ruolo al meglio, posso inventare gesti, dire le parole in modo diverso se ne ho l'occasione, posso seguire Odiare e Amare, ma questo solo nei Film e ciò che vivevo con Nate non era uno di quelli con la trama tempestosa e un finale da favola.
La vita non è un Film e questo è ciò che ho imparato appe le nostre strade si sono divise, non posso negare che sia stata una bella storia che riviverei volentieri, se dovessi tornare indietro farei di tutto per tenere salda la relazione, ma alla fine è andata diversamente e non posso farci nulla.
3 anni, siamo stati insieme tutto questo tempo, lui c'era quando mi sono Laureata, lui c'era quando mi hanno preso come personaggio secondario in una serie tv, lui c'era quando ho deciso di dire a mio padre ciò che pensavo di lui, lui c'era quando i giornalisti parlavano male di me e io ero sfinita..... c'è sempre stato, nel bene e nel male.
Abbiamo vissuto ogni giorno come se fosse l'ultimo, vivevamo la nostra storia in ogni angolo e in ogni momento, avevo iniziato ad andare in chiesa con lui nonostante non fossi praticante, come può un dio togliere l'amore a due persone cosi, da un momento all'altro lasciandoci con l'amaro in bocca e tante lacrime soffocate durante le giornate.
e poi? una pausa, troppi impegni lavorativi, troppa immaturità da parte di entrambi, la paura di perdersi e non ritrovarsi più e li è tutto terminato, come si finisce una sigaretta, un amore vissuto, cuttato e calpestato come se fosse un mozzicone.
Dopo esserci lasciati mi sono trasferita nella mia Italia, la mia casa, ho iniziato a prendere in mano le redini di tutto, ho ricominciato a vivere senza pensare a lui o almeno è ciò che credevo ma come si può dimenticare quel sorriso dolce da bambino, quello sguardo seducente... come si possono dimenticare quelle mani che accarezzavano il mio corpo nudo appena ne aveva l'occasione e quella voce cosi calda che era in grado di sgretolarmi l'anima.
"Paura?" Domanda un ragazzo accanto a me sull'aereo facendomi distogliere lo sguardo da una foto di Nathaniel su Instagram.
Io: "Dopo tanti viaggi non sono neancora riuscita a togliere questa paura" rispondo guardandolo negli occhi perdendomi in quell'azzurro mare.
"Se ti serve la mia mano per sentirti meglio è tutta tua" ammicca mostrando dei denti bianchi come il latte.
Io: "non do la mano a degli sconosciuti" ammicco ironica.
" mi chiamo ian, ora se vuoi è qui, non penso scappi" dice ridendo.
Io: "Io ho paura di volare ma mi sembra che qui ci sia qualcuno peggio di me" rispondo ironica porgendogli la mano.
Ian: "mi hai scoperto" risponde afferrandola nel momento in cui l'aereo parte.
Ora, dopo questo viaggio tutto cambierà, forse il destino non mi ha riservato nulla di speciale ma ho qui accanto la persona che più mi ha sostenuto in questi lunghi anni e forse è lui la vera svolta di questo libro ormai graffiato dai fallimenti.


If we cease to believe in love, why would we want to live?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora